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San Nicola

san nicola1.jpgNon nacque a Bari, non fu vescovo di Bari, non morì a Bari, il santo che in questa terra è il più famoso e amato. S. Nicola, infatti, nacque a Patara (Asia minore) intorno al 210 e fu vescovo di Myra in Lycia, dal 314 al 345, svolgendo il suo ministero soprattutto al tempo di Costantino il Grande, ma soffrendo, probabilmente, anche per le persecuzioni di Diocleziano e di Licinio.

I tratti che lo caratterizzano ci parlano di un pastore pieno di carità, attento ai bisogni spirituali e materiali dei suoi fedeli e fortemente impegnato nella lotta all'idolatria e alle eresie.

La sua morte avvenne probabilmente poco dopo aver partecipato al Concilio di Nicea nel 325.

Celebre per la sua protezione sul mare, divenne tra I'XI e il XV secolo uno dei santi più venerati della cristianità, soprattutto dopo la traslazione del suo corpo a Bari nel 1087, quando sessantadue marinai baresi trafugarono le ossa del Santo nella sua Basilica di Myra (Turchia) e le portarono a Bari ai vespri della domenica 9 maggio, festosamente accolti dalla popolazione. Le reliquie furono consegnate all'Abate Elia che, col consenso dell'arcivescovo Ursone, diede inizio alla costruzione della cripta. Nel 1089, alla presenza del Papa Urbano II, furono definitivamente collocate sotto l’altare principale della Basilica.

La tomba di S. Nicola, anche per il "myron" che scaturiva dalle sue ossa (chiamato "manna" in occidente), divenne meta di pellegrinaggi che ne diffusero universalmente il culto in Oriente e in Occidente, rendendolo segno vivo e punto d'incontro nel cammino dell’ecumenismo e della riconciliazione.

Nel maggio 1953, in occasione dei lavori di restauro e di consolidamento della Cripta e del sottosuolo, una Commissione speciale, nominata da Pio XII, procedette alla ricognizione delle ossa del Santo, che furono esposte alla venerazione dei fedeli fino alla sera del 7 maggio 1957, quando furono nuovamente deposte sotto l’altare della cripta alla presenza del card. Adeodato Giovanni Piazza, legato pontificio.

Il calendario proprio della Diocesi di Bari ricorda S. Nicola due volte: il 6 dicembre e il 9 maggio, come data della sua traslazione.

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