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5-6 Dicembre 2016: La Chiesa di Bari-Bitonto accoglie il Patriarca di Costantinopoli Sua Santità Bartolomeo I

Il 5 e 6 dicembre prossimi il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, sarà in visita a Bari in occasione della festa di San Nicola.

La visita del Patriarca è "un evento di grande significato ecumenico che segna la Chiesa di Bari-Bitonto e che contribuisce al dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa”».

 

Programma della visita

  • Domenica 4 dicembre (ore 19.00 circa): arrivo in auto a Bari di S.S. il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, accompagnato dal Seguito.
  • Lunedì 5 dicembre, ore 10.30, Basilica San Nicola in Bari, Inaugurazione Anno Accademico della Facoltà Teologica Pugliese: S.S. Bartolomeo I tiene la Lectio Magistralis. A seguire, sarà conferito al Patriarca Ecumenico il Premio San Nicola da parte dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica.

Saranno presenti:

- S.E. Mons. Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani

- Mons. Andrea Palmieri, Sotto-Segretario del medesimo Dicastero

- S.E. Mons. Ambrogio Spreafico, Vescovo di Frosinone, Presidente della Commissione Episcopale per l'ecumenismo e il dialogo

- S.E. Mons. Giorgio Demetrio Gallaro, Vescovo di Piana degli Albanesi

- Don Cristiano Bettega, Direttore dell’Ufficio Nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso

 Programma:

- Introduzione Musicale

- Saluto delle Autorità accademiche, religiose e civili

- Laudatio di S. Santità il Patriarca Bartolomeo I (S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Cacucci)

- Lectio Magistralis di S. Santità Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli - Patriarca Ecumenico

- Consegna del Premio Ecumenico "San Nicola"

Il Premio Ecumenico "San Nicola" è un importante riconoscimento che la Facoltà Teologica Pugliese assegna ad eminenti personalità cattoliche ed ortodosse per il servizio reso alla promozione dell'unità dei cristiani.

Il Premio è stato promosso nel 1995 per solennizzare il XXV anniversario di fondazione dell'Istituto di Teologia ecumenico-patristica "San Nicola". Consiste in una fedele riproduzione in scala 1/3 in argento e oro della "lampada uniflamma" che arde perennemente dal 1936 presso le reliquie di San Nicola nella cripta della Basilica a lui dedicata.

Durante la sua visita pastorale a Bari il 26 febbraio 1984, Papa Giovanni Paolo II, pellegrino ecumenico, in segno profetico di comunione con la chiesa sorella ortodossa, volle alimentare la lampada insieme al rappresentante del Patriarcato Ecumenico, il metropolita Konstantinidis.

L'opera è stata realizzata dall'orafo barese Felice Caradonna.

 

  • Martedì 6 dicembre, ore 10.00: S.S. il Patriarca fa visita alla Comunità del Pontificio Seminario Teologico Regionale "Pio XI" in Molfetta.
  • Lunedì 5 dicembre, ore 18.00: Sua Santità presiede i Vespri nella Chiesa del Sacro Cuore (in Corso Cavour), che l’Arcivescovo di Bari, subito dopo, assegnerà a Sua Eminenza il Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, per servire alle necessità liturgiche della Parrocchia Ortodossa di Bari. Segue breve visita alla Cattedrale.

  • Martedì 6 dicembre, ore 18.00, Basilica San Nicola in Bari: S.S. il Patriarca assiste alla Concelebrazione Eucaristica per la solennità del Santo Patrono, presieduta dall’Arcivescovo di Bari-Bitonto S.E. Mons. Francesco Cacucci; alla fine della S. Messa, interviene e si reca in cripta per la venerazione delle Reliquie di San Nicola (la celebrazione sarà trasmessa in diretta da Telenorba).
  • Mercoledì 7 dicembre (ore 11.00 circa): il Patriarca Ecumenico lascia la Città.

Alla celebrazione, parteciperanno tutti i Sacerdoti e i Religiosi della Diocesi con le comunità parrocchiali.

 

Riguardo la memoria liturgica di san Nicola

 

Lettera di S.E. Mons. Francesco Cacucci al Clero, ai Presbiteri, ai Consacrati, ai Laici dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto

 

Carissimi,

Sono lieto di comunicarvi che la memoria liturgica di San Nicola, Vescovo (6 dicembre), è stata estesa a tutte le Diocesi che sono in Italia.

Sono passati alcuni anni da quando, nel corso dell’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (23-27 maggio 2011), avevo avuto modo di presentare un’istanza con la quale mi facevo interprete della richiesta che il culto del nostro Santo Patrono venisse elevato da memoria facoltativa a memoria obbligatoria. Già in quella occasione potetti constare che la proposta venne accolta a larghissima maggioranza. Ora, un Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti datato 4 novembre 2016 (Prot. N. 531/16), offre la possibilità a tutte le Chiese italiane di celebrare già il prossimo 6 dicembre San Nicola come ‘memoria’; contestualmente, ne stabilisce l’obbligatorietà a partire dal prossimo anno.

Non sfugge ad alcuno come questi passaggi esprimano la comune consapevolezza della rilevanza per la Chiesa della figura del nostro Santo Taumaturgo, soprattutto sotto il profilo ecumenico..

Questo “riconoscimento” precede felicemente la visita del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I  a Bari il 5 e 6 dicembre prossimi.

                        Certi che questo “evento” segnerà provvidenzialmente la nostra Chiesa di Bari – Bitonto, i cui legami con Costantinopoli hanno caratterizzato la nostra storia ecclesiale e civile e rinsalderà la nostra peculiare vocazione ecumenica vivremo intensamente e coralmente la partecipazione ai vari momenti della Visita.

† Francesco Cacucci

Arcivescovo di Bari-Bitonto

Delegato Pontificio

della Basilica di San Nicola

 

Lettera del Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ai Vescovi per la Memoria Liturgica di San Nicola

Tra i testi e gli adattamenti sottoposti a varie Assemblee Generali della Conferenza Episcopale Italiana in occasione dell'approvazione della traduzione della terza edizione del Messale Romano, assume particolare rilevanza, anche sul versante ecumenico, la proposta di rendere obbligatoria la memoria facoltativa di san Nicola vescovo (6 dicembre), il cui culto si diffuse in Italia fin dall'XI secolo. La relativa istanza, presentata dall'arcivescovo di Bari - Bitonto, venne approvata a larghissima maggioranza dall'episcopato nella 63a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, svoltasi a Roma nei giorni 23-27 maggio 2011 (112 placet - 23 non placet).

Con decreto in data 4 novembre 2016 (Prot. N. 531/16), la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha concesso la necessaria recognitio.

Pertanto, a partire dal 6 dicembre 2016, nelle Diocesi italiane sarà già possibile celebrare san Nicola come «memoria». La variazione diventerà obbligatoria a partire dal 6 dicembre 2017.

†Card. Angelo Bagnasco

Presidente Conferenza Episcopale Italiana

 

Bartolomeo di Costantinopoli

bartolomeo sfondo.jpgBartolomeo, nato nell’isola di Imbro in Turchia il 29 febbraio 1940, ricevette alla nascita il nome di Dimitrios Archontonis.

Dopo i primi studi compiuti ad Imbro, frequentò il Liceo-ginnasio Zografeio di Istanbul (l'antica Costantinopoli) per poi entrare successivamente alla facoltà teologica di Chalki conseguendo la laurea magna cum laude in teologia.

Il 13 agosto 1961 diventò diacono. Dal 1961 al 1963 prestò servizio militare con il grado di sottotenente. Dal 1963 al 1968, grazie a borse di studio del patriarcato ecumenico, poté ottenere diplomi di specializzazione post-universitari presso l'Istituto Orientale dell'Università Gregoriana di Roma, l'Istituto Ecumenico di Bossey in Svizzera e l'Università di Monaco di Baviera.

Conseguì poi un dottorato all'Università Gregoriana di Roma discutendo una tesi sulla codificazione dei canoni e dei decreti canonici nella Chiesa ortodossa.

Conosce il greco, il turco, il latino, l'italiano, il francese, l'inglese e il tedesco.

Ritornato a Istanbul nel 1968, fu nominato vice-rettore della facoltà teologica di Chalki.

Il 19 ottobre 1969 venne ordinato presbitero. Dopo solo sei mesi, il patriarca ecumenico Atenagora di Costantinopoli, gli conferì la carica di archimandrita (Superiore di un monastero di rito greco ortodosso).

Nel 1972, dopo la morte del patriarca Atenagora, divenne patriarca ecumenico Demetrio di Costantinopoli. Quest'ultimo creò un ufficio patriarcale di cui, il giorno di Natale del 1973, Bartolomeo fu nominato direttore. Bartolomeo mantenne questa carica fino al gennaio del 1990 quando fu eletto metropolita di Calcedonia.

Dal marzo 1974 e fino alla sua elezione al trono patriarcale (avvenuta nel 1991), è stato membro del santo sinodo, e anche di diverse commissioni sinodali. Nel 1990 dopo la morte del metropolita Melitone di Calcedonia, Bartolomeo prese il suo posto.

Il 22 ottobre 1991 dopo la morte del patriarca Demetrio venne eletto dal santo sinodo, arcivescovo di Costantinopoli e patriarca ecumenico, cariche che furono assunte di fatto il 2 novembre.

Il 16 Aprile 2016 visitò, insieme al Papa Francesco e all'Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Ieronimos, il campo di Mòrias all'isola di Lesbo, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dei profughi. I tre leader cristiani hanno firmato una dichiarazione congiunta.

Il Patriarca ha visitato l’Italia in diverse circostanze:

Il 21 marzo 2001 visitò la Certosa di Serra San Bruno.

Il 1º luglio 2004 ha preso possesso della chiesa di San Teodoro al Palatino, già importante titolo cardinalizio, concessa in uso al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e alla comunità greco-ortodossa di Roma per volontà di S.S. Giovanni Paolo II. Nel corso della cerimonia, il metropolita Gennadios ha deposto all'interno della chiesa una preziosa reliquia di san Teodoro d'Amasea, ricevuta in dono nel febbraio dello stesso anno dall'arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Rocco Talucci, e proveniente dalla basilica cattedrale di Brindisi, dove riposano le spoglie mortali del martire.

Il 20 novembre 2005 fu a Bologna nella chiesa ortodossa greca di San Demetrio Megalomartire, presenti anche i cattolici, e il 19 novembre ha incontrato il cardinale Roger Etchegaray, inviato di Benedetto XVI, nella basilica cattolica di San Petronio in piazza Maggiore, dove ha presieduto una solenne liturgia dei Vespri in Rito Bizantino con l'assistenza dell'Arcivescovo di questo capoluogo, monsignor Carlo Caffarra.

Il 14 maggio 2006 fu presente a Firenze al "Premio Galileo".

Nell'ottobre 2007 visitò la città di Napoli in occasione dell'incontro mondiale delle religioni per la pace organizzato dalla comunità di Sant'Egidio. In tale circostanza ha celebrato nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo dei greci ed ha ricevuto nel duomo di Amalfi dal vescovo Orazio Soricelli una reliquia di Sant'Andrea apostolo di cui il patriarca di Costantinopoli è considerato successore. In occasione di questa visita ha inoltre ricevuto una laurea honoris causa in “Relazioni culturali e sociali del Mediterraneo” dall'Università "L'Orientale".

Il 3-4-5 marzo 2008 si recò a Trieste, invitato dalla comunità Greca e dall'Università degli Studi di Trieste, che gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Durante il suo soggiorno a Trieste visitò luoghi di culto - Chiesa di S. Spiridione e Cattedrale di San Giusto, Basilica di Santa Eufemia, Chiesa della Madonna degli Angeli e Basilica della Cripta del Battistero a Grado, istituti accademici - Università e Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico a Duino - e di scienza - Sincrotrone Trieste. Nella Chiesa di San Nicolò dei greci celebrò il Solenne Vespero Patriarcale, a San Giusto la Preghiera Ecumenica assieme a tutte le comunità cristiane di Trieste, mentre nella Basilica di Aquileia officiò la Preghiera Ecumenica.

Il 5 marzo 2008 ha visitato il monastero greco-ortodosso a Montaner di Sarmede.

Il 6 marzo 2008 ha visitato Roma ed ha incontrato il papa Benedetto XVI.

In occasione della celebrazione del bimillenario della nascita di San Paolo, il 28 e il 29 giugno 2008 fu a Roma dove venne ricevuto da Benedetto XVI e con lui celebrò e condivise l'omelia della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo, leggendo la parola del giorno in contemporanea in greco e lanciando entrambi messaggi di riconciliazione tra le rispettive chiese.

Il 19 marzo 2013, in occasione della Messa di Inizio del Ministero Petrino di Papa Francesco, si è recato in Vaticano; è la prima volta che un patriarca ortodosso presenzia alla cerimonia di inaugurazione di un Pontefice dal Grande Scisma avvenuto nell'anno 1054, che ha diviso la Chiesa di Roma e la Chiesa Ortodossa.

L'8 giugno 2014, assieme al Presidente Abu Mazen e al Presidente Shimon Peres, si è recato in Vaticano da Papa Francesco per pregare, tutti insieme, per la pace in Terra santa.

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