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Giubileo dei ragazzi, il Papa a sorpresa confessa i giovani in piazza S.Pietro

A sorpresa il Pontefice è arrivato stamattina in piazza San Pietro e insieme a 150 sacerdoti ha iniziato a confessare i ragazzi. Oggi è il loro Giubileo: attesi in 70mila

Papa Francesco è sceso a sorpresa in Piazza San Pietro dove ha iniziato a confessare i ragazzi e le ragazze che partecipano, a partire da oggi, al loro Giubileo. Il Papa è seduto su una sedia, vicino al colonnato, e confessa gli adolescenti, di età fra i 13 e i 16 anni. In tutto i sacerdoti mobilitati per il "confessionale" all'aperto in Piazza San Pietro e nelle zone adiacenti, per il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze, sono 150.

Papa Francesco è entrato in piazza San Pietro intorno alle 11.30, tra la sorpresa generale dei ragazzi, che hanno cominciato anche a scattare foto con i telefonini. Francesco, in talare bianca e con la stola viola intorno al collo, si è seduto su una semplice sedia e confessa i ragazzi all'aperto, come gli altri sacerdoti che si sono attivati in questo confessionale-extra lungo il colonnato del Bernini.

Tema dell'evento giubilare, riservato a ragazzi e ragazze dai 13 ai 16 anni (i giovani di età maggiore avranno poi il loro Giubileo a fine luglio a Cracovia con la Giornata Mondiale della Gioventù) è "Crescere Misericordiosi come il Padre". Sono attesi oltre 70 mila partecipanti.

anto stupore e altrettanta commozione nei volti delle due giovani che in queste foto vediamo confessarsi con il Santo Padre.

© Avvenire, 23 aprile 2016

 

Intervista alla cantante 21enne

 

Francesca Michielin: «Ai miei coetanei dico: sognare è importante»

«Come dice mia mamma, sono in missione per conto di Dio. Intendendola alla Blues Brothers: la mia è una missione di felicità attraverso la musica». Ha il volto da bambina, ma le idee chiare Francesca Michielin, la vera rivelazione del Festival di Sanremo, dove si è piazzata seconda. Per la 21enne vicentina è un momento d’oro. Il brano Nessun grado di separazione è disco di platino, il videoclip ha già superato 14 milioni di visualizzazioni sul web, a metà maggio la cantautrice rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2016 e in autunno si esibirà con undici nuovi concerti in tutta Italia. Ma il successo non le ha fatto abbandonare l’università (studia Beni culturali all’Università Ca’ Foscari aVenezia) e il Conservatorio. Un bell’esempio per le migliaia di giovani che oggi allo Stadio Olimpico di Roma festeggeranno con un grande concerto il Giubileo dei ragazzi.

Francesca, sarà una bella festa, con contenuti importanti.
Cerco di rimanere sempre con i piedi per terra. Mi piace il contatto con i miei coetanei, voglio mostrarmi per quella che sono. Questo grande evento mi rende emozionata e felice, e so di avere come artista grandi responsabilità perché vado a proporre contenuti a un pubblico eterogeneo, che comprende anche ragazzi molto piccoli. Amo il Favoloso mondo di Amélie e ho voglia di trasmettere con la musica felicità, unire e condividere messaggi.

Come in “Nessun grado di separazione”?
Sì, lo canterò anche all’Eurosong perché parla di superare le divisioni fra le persone e i popoli. Porterò in Europa un messaggio di pace, speranza e amore in un momento di tensione e terrore, dove l’unica soluzione sembra quella di alzare muri invece di costruire ponti accettando le diversità.

Incontrerà papa Francesco a Roma?
Spero proprio di sì, anche se l’ho già incontrato perché ho suonato al concerto da lui voluto a san Valentino. Volevo portare con me mio fratello, insegnante alle elementari, che ha due lauree, una in scienze religiose e filosofia delle religioni e un’altra in teologia. Ci teneva tanto, ma non è stato possibile. Allora l’ho detto al Papa e gli ho chiesto se poteva darmi qualcosa per lui, e lui mi ha consegnato un rosario.

So che lei ha iniziato a cantare nei cori parrocchiali.
Nel coro della parrocchia di Sant’Eusebio a Bassano del Grappa: andavo cantare con le mie amiche, poi in un coro Gospel. Mi è sempre tanto piaciuto cantare insieme, più ancora che da solista.

Il suo rapporto con Dio com’è?
Sono giovane e mi faccio tante domande. Di una cosa sono sicura, felice e realizzata: da quando avevo 11 anni faccio tanto volontariato con gli scalabriniani, come pure mio fratello. L’anno scorso a Foggia ho partecipato a un programma di cooperazione allo sviluppo che dà sostegno ai braccianti che raccolgono i pomodori. Per quest’estate mi sto organizzando con gli amici per andare a Lampedusa ad occuparmi di migranti, perché sono sensibile al tema dell’integrazione. Invito tutti a fare volontariato perché fa bene e fa stare bene.

Tutta questa positività la ritroviamo anche nelle sue canzoni?
Mi sono messa in gioco come cantautrice, e più è sincero un lavoro più si sente. Nel mio album #di20are c’è un brano a cui sono legata, 25 febbraio, la mia data di nascita. L’ho scritta immaginando un dialogo tra me stessa appena nata e la Francesca di adesso. Una canzone d’amore verso se stessi, di protezione e incoraggiamento, per quello che è passato e quello che succederà.

Di amore per se stessi avrebbero molto bisogno i suoi coetanei oggi.
Per i ragazzi della mia generazione è un mondo complicato, sognare sembra utopia. Io ad esempio studio beni culturali, ed è una laurea che non dà grandi prospettive di lavoro. Ma anche se sognare sembra da persone immature, è importante perché quando riesci a immaginare qualcosa di unico, lo puoi creare. Bisogna osare, avere paura e coraggio perché quando tiri fuori quello che sei trovi la tua strada.

E Francesca Michielin che strada prenderà? Popstar o ministro dei Beni culturali?
Magari tutti e due. Intanto il 29 aprile mi metto davvero sulla strada con un furgoncino. Parto da Bassano e in 6 tappe raggiungerò Stoccolma per l’Eurosong (la finale il 13 e 14 maggio su Raiuno) come in un campeggio. Là canterò in parte in inglese per fare arrivare a tutti il messaggio di condivisione del testo, e preparerò una performance molto emozionante a partire da un seme.

Angela Calvini

© Avvenire, 23 aprile 2016

 

A Roma il 23 e il 24 aprile. Il programma

 

Giubileo dei ragazzi, attesi in 70mila

 

Foto Lapresse

Tre giorni tra preghiera, confessione, pellegrinaggio alla Porta Santa, ma anche giornate di festa e condivisione nel segno dell’Anno Santo della Misericordia. È il Giubileo dei ragazzi che si celebra a Roma dal 23 al 25 aprile con oltre 70mila giovani provenienti dall’Italia e dal mondo.

Qual è il programma di sabato 23 aprile?
La giornata si apre con il pellegrinaggio alla Porta Santa, che inizia con il percorso dei giovani pellegrini da Castel S. Angelo lungo tutta via della Conciliazione per arrivare a Piazza San Pietro. Oltre 150 sacerdoti sono a disposizione dalle 09:30 alle 17:30 per far vivere ai ragazzi il Sacramento della Riconciliazione.
Nel pomeriggio, al termine del percorso giubilare all’interno della Basilica che si conclude con la professione di fede sulla Tomba di Pietro, i ragazzi si sposteranno allo Stadio Olimpico la grande festa (ore 20.30).

Chi partecipa sabato 23 aprile alla festa alla Stadio Olimpico?
Molti sono gli artisti protagonisti della serata: Lorenzo Fragola, Francesca Michielin, Arisa, Giovanni Caccamo, Moreno, Deborah Iurato, Shari, Dear Jack, Fuoricontrollo e Andrea D’Alessio. Uno spettacolo condotto da Simone Annichiarico e dedicato ai ragazzi vede la partecipazione anche di altri artisti e il contributo del grande coreografo della tv e del teatro, Manolo Casalino.

Foto Lapresse

Come si può partecipare alla festa alla Stadio Olimpico?
Per partecipare alla festa è necessario iscriversi al Giubileo dei ragazzi e versare il contributo di partecipazione di euro 10 che comprende anche l’ingresso allo stadio.

Dove alloggiano i ragazzi che sono a Roma sabato 23 e domenica 24 aprile? La maggior parte dei ragazzi che arriveranno a Roma per questo evento giubilare verrà ospitata nelle parrocchie romane. Sono infatti oltre 200 le comunità che metteranno a disposizione un alloggio a terra stile Gmg.

Foto Lapresse

Qual è il programma di domenica 24 aprile?
Domenica 24 aprile alle 10,30 viene celebrata la Messa presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro. La giornata prosegue poi con la visita alle tende della Misericordia allestite in 7 piazze nel centro storico di Roma (Piazza S. Silvestro, Piazza di Spagna, Piazza S. Salvatore in Lauro, Piazza S. Maria in Trastevere, Piazza di S. Maria in Vallicella – Chiesa Nuova, Piazza Pia a Castel Sant’Angelo e la zona della Terrazza del Pincio) per raccontare ai pellegrini e ai cittadini di Roma testimonianze di opere di misericordia spirituale e corporale.

Chi ha promosso il Giubileo dei ragazzi?
L’evento è organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e il Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei con la collaborazione di Tv2000.

Come è possibile seguire il Giubileo dei ragazzi sui mezzi di informazione?
A Tv2000 (canale 28 digitale terreste, 18 TivuSat, 140 Sky, in streaming su www.tv2000.it) è stata affidata la diretta televisiva dalle 15.20 di sabato 23 aprile. Durante la maratona, collegamenti da Piazza San Pietro e dallo Stadio Olimpico.

Mentre la diretta radiofonica sarà sul circuito inBlu, il network delle radio cattoliche italiane.

© Avvenire, 22 aprile 2016

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