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Ha concesso misericordia… si è ricordato della sua Alleanza

Un nuovo anno liturgico ci è donato dal Signore come segno della fedeltà dello Sposo per la sua Sposa, la Chiesa. E questa è pronta ad immergersi, ancora una volta e in modo sempre nuovo, nel mistero del suo amore

È un anno che si annuncia, sin dall’inizio, ricco di grazia perché dalla solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, “aurora di salvezza al mondo intero”, tutta la Chiesa sarà introdotta nel Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. La memoria degli inizi della redenzione in Maria, madre di Cristo e della Chiesa segno della nuova umanità, diventa la chiave per entrare in questo anno di grazia, nuovo e straordinario.

«Un Anno Santo straordinario - scrive il Papa - per vivere nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il Padre estende verso di noi. In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita».

Contemporaneamente, in questo anno particolare, il nostro Arcivescovo domanda di “aiutare ciascuna comunità a fare memoria della Visita pastorale, sia per verificare il proprio cammino secondo le indicazioni suggerite dal Vescovo, sia per farlo con uno sguardo che, varcando i confini della Parrocchia, sappia leggere la propria storia nel contesto della vita pastorale dell’intera Diocesi”.

In particolare nel tempo di Avvento e di Natale siamo invitati a lasciarci sorprendere da un Dio ricco d’amore che continua a visitare il suo popolo, facendo memoria della visita pastorale del Vescovo. Si tratta di rileggere le indicazioni contenute nelle Lettere del Pastore, allargando però lo sguardo del cuore e della mente per rileggere la storia particolare delle nostre comunità e della nostra Chiesa locale alla luce della storia più ampia della Chiesa universale e dell’umanità. Ognuno è chiamato a scoprirsi parte di una storia che, al di là delle debolezze e delle fragilità, oltre il limite del peccato, è storia di salvezza in cui Dio precede ogni nostra iniziativa e supera ogni nostra attesa. Nella pagine della storia, rilette con “sapienza” e “discernimento”, ogni comunità si lascerà sorprendere dal Signore che ci «ha concesso misericordia e si è ricordato della sua alleanza» (cfr Lc 1,72). Le parole dell’anziano Zaccaria ci aiutano ad entrare nel mistero di questo tempo liturgico, benedicendo il Dio dei padri che «ha visitato e redento il suo popolo» (cfr Lc 1,68) e continua a manifestare e concedere la sua grazia e la sua misericordia. Essa si rivela come «alleanza» nuova e definitiva «nella pienezza del tempo» nel volto di Cristo Gesù nato dalla Vergine Maria.

Proprio in quel volto di Cristo così ravvicinato al volto di Adamo - particolare del mosaico da cui è tratto il logo del Giubileo - possiamo cogliere tutta la bellezza e la profondità di questa alleanza d’amore e «contemplare la Luce venuta nelle tenebre, il Volto offerto nelle Scritture, il Redentore celato nei segni eucaristici, il Cristo radioso, che ti guarda e ti invita a incontrarlo e annunciarlo nei gesti di carità e di misericordia in cui continua a scriversi fra gli uomini la sequenza vivente del Santo Vangelo» (Mons. Bruno Forte).

Questa alleanza d’amore, a cui Dio non viene meno perché «eterna è la sua misericordia», deve essere “ricordata” anche da noi, accolta ogni volta nella celebrazione liturgica, soprattutto nell’Eucaristia domenicale, scrutata con intelligenza nella catechesi e nei segni dei tempi e ridonata con la carità e il bene condiviso nella propria vita.

Memoria grata e stupore siano gli atteggiamenti con i quali rileggere la storia personale e quella delle nostre comunità e lo Spirito Santo ci aiuti a riconoscere i tempi e i modi nei quali siamo visitati da Dio che senza limiti concede la sua misericordia e, attraverso Cristo, viene a fare alleanza con noi.

 

sac. Mario Castellano

Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano

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