Arcidiocesi di Bari-Bitonto

Madonna di Pompei

parrocchia in Bari - Carbonara

Ascensione del Signore anno B. L'Ascensione di Gesù nel profondo della mia esistenza

Con l'Ascensione Gesù non è andato altrove o in alto, è andato avanti e accende il suo roveto all'angolo di ogni strada

È asceso il Signore, ma non nel grembo dei cieli, bensì nel profondo della mia esistenza, «più intimo a me di me stesso» (Sant' Agostino): «agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che l'accompagnavano».

«L'Ascensione non è un percorso cosmico ma è la navigazione del cuore che ti conduce dalla chiusura in te all'amore che abbraccia l'universo» (Benedetto XVI).

A questa navigazione del cuore Gesù chiama un gruppetto di uomini impauriti e confusi, un nucleo di donne coraggiose e fedeli, e affida loro il mondo: E partirono e predicarono dappertutto... Li spinge a pensare in grande e a guardare lontano: il mondo è vostro. E lo fa perché crede in loro, nonostante abbiano capito poco, nonostante abbiano tradito e rinnegato, e molti dubitino ancora. E quanta gioia mi dà sentire che ha fiducia in me, in queste mie mani, in questo mio cuore, più di quanta ne abbia io stesso; sa che anch'io posso contagiare di cielo e di nascite chi mi è affidato. Ma è davvero possibile? Lo è, a credere al versetto conclusivo: ed essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro.

Straordinario verbo, che raggiunge anche me, qui e ora: «Il Signore agiva in sinergia con loro», la loro energia e quella del Signore inseparabili, una sola forza, una sola linfa, una sola vita. Mai soli. Ultima definizione di Gesù secondo il vangelo di Marco: Gesù è energia che opera con te per la vita.

Gesù mai stanco di dare vita ad ogni creatura, in ogni angolo della terra, che non ti molla: è con te in ogni tuo gesto di bontà, quando porgi una parola fresca e viva, quando costruisci pace. Nelle tue mani, le sue mani; lui l'Amore in ogni amore; terra profonda delle tue radici, cielo del tuo cielo. Esistere è coesistere, in sinergia con Cristo e per gli altri.

Imporranno le mani ai malati e questi guariranno. Im-porre, porre le tue mani sopra qualcuno, come una carezza, come un gesto di cura, con l'arte della prossimità. Non si può neppure cominciare a parlare di morale, di etica, di vangelo, se non si prova un sentimento di cura per qualcosa o per qualcuno.

Il lebbroso di Assisi comincia a guarire quando Francesco lo abbraccia; ritorna uomo quando è accolto così com'è, ancora malato; ritorna pienamente uomo quando Francesco gli impone non solo le mani, ma l'abbraccio, il corpo a corpo.

Se ti avvicini a chi soffre e tocchi, con mani e occhi che accarezzano, quella carne in cui brucia il dolore, potrai sentire una divina sinergia, sentire che «Dio salva, e lo fa attraverso persone» (R. Guardini).

Ermes Ronchi

  • Clicca qui per scaricare il ritornello al Salmo per la celebrazione
  • Scarica l'inno "Testimoni dell'Aurora" per la Pastorale Giovanile 2021, clicca qui
  • Novità: 3 minuti per te piccolo Bach, clicca qui
  • Scarica la nuova partitura del Gloria, clicca qui

Dalla Diocesi

Notizie

Eventi