Carissimi,

ci prepariamo a vivere il tempo liturgico della Quaresima, in questa perdurante situazione di pandemia, come una nuova occasione che il Signore, crocifisso e risorto, ci offre per disporci a condividere la sua passione, ossia la totale consegna di sé.

La luce sfolgorante della gloria pasquale, ossia la vittoria piena dell’amore ci deve rendere certi che anche in questa dolorosa, drammatica situazione, il Signore Gesù è vivo tra noi e può aiutarci a trovarne il senso.

Papa Francesco ha commentato che “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”.

Aiutiamoci, dunque, vicendevolmente, ad accogliere i segni pasquali, presenti dentro questo tempo di complessità, che tuttavia dobbiamo pazientemente decifrare, anche se a fatica.

Come cristiani e come cittadini siamo chiamati innanzitutto a una “presenza di speranza”, che invoca cammini di comunione e di corresponsabilità, mediante un’opera di riconciliazione a vantaggio di tutti, a partire dai più vulnerabili e dagli ultimi della società.

Il cammino quaresimale include per noi cristiani, soprattutto, l’impegno (e non solo il proposito!) di iniettare uno “speciale vaccino”, quello del cuore, che ci chiama a riconciliarci con Dio, innanzitutto mediante la celebrazione del sacramento della Penitenza, che in questo periodo è stato trascurato!

Nello stesso tempo, siamo invitati a prenderci responsabilmente cura degli altri, soprattutto di quanti la società considera come un peso, superando quel clima di generale indifferenza che ci distoglie dal riconoscerci tutti “sulla stessa barca”.

Vi invito, pertanto, ad avvalervi della lettura, meditata e attualizzata, della recente enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti”, quale comune impegno quaresimale. 

Un altro modo per sentirci in comunione di intenti tra noi, tra gli sconvolgimenti e le incertezze che sperimentiamo, è quello di trasmetterci reciprocamente quelle belle “iniziative di carità” che, come singoli e come parrocchie, stiamo realizzando, illustrate da molteplici esempi concreti.

In particolare voglio ricordarvi che a livello diocesano quest’anno la “Quaresima di Carità” è stata anticipata alla prima domenica di Quaresima e non, come di consueto, alla quarta e con una finalità specifica, quella relativa alla “Emergenza Balcani”: come cristiani, non possiamo restare indifferenti dinanzi alla grave catastrofe umanitaria che vede vittime protagoniste i migranti in Bosnia e Erzegovina e lungo la rotta balcanica.

Come sempre, ciò che sarà raccolto durante la questua nella prima domenica, sarà devoluto alla Caritas diocesana per questa finalità. Sarà possibile donare anche utilizzando i seguenti canali

• IBAN IT40Z0311104007000000007986 Arcidiocesi Bari-Bitonto Caritas diocesana

• CCP 000011938701 Arcidiocesi Bari-Bitonto Caritas diocesana

Causale: Emergenza Balcani.

Per quanto riguarda il nostro cammino in parrocchia, sarete costantemente aggiornati su iniziative e momenti di preghiera.

Anzitutto il Mercoledì delle Ceneri del prossimo 17 febbraio. Le celebrazioni in chiesa saranno in due orari diversi:

• alle ore 18.00 (privilegiando i ragazzi, i giovani e i fanciulli del catechismo)

• alle ore 20.00 (per favorire anche coloro che rientrano da lavoro).

Sapete come il rito subirà una lieve variazione a motivo del Covid: la formula che accompagna il gesto penitenziale dell’imposizione delle ceneri, sarà pronunciata una sola volta, all’inizio del rito e si riceveranno le ceneri in silenzio.

Vorrei anche proporvi una iniziativa a carattere diocesano, che potete seguire in diretta streaming: il prossimo 23 febbraio, a un anno dall'incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace”, alle ore 19.30, presso la Basilica di San Nicola, si terrà un incontro ecumenico di preghiera presieduto dall’Arcivescovo sul tema "Cristiani insieme per i Balcani".

Vi auguro, dunque, un operoso cammino quaresimale, accompagnato dal Signore Gesù, che ci ama e continua a dare la vita per noi, perché possiamo impegnarci, a nostra volta, a dare la vita per Lui e per i nostri fratelli, particolarmente i poveri, nei quali Egli ama identificarsi.

Buona Quaresima a tutti, già pregustando la gioia della Pasqua!

don Carlo, parroco