Il Magnificat, che la Chiesa proclama ogni giorno nei vespri, è l'esultanza della vergine, ma anche la nostra esultanza: “ha guardato l'umiltà della sua serva”, la sua povertà. Maria non ci è presentata come una semidea, una privilegiata: è una di noi, vera nostra sorella, prima dei discepoli del Signore, la sua compagna più generosa e la serva più fedele, che riflette in se stessa quei doni che anche a noi sono fatti
Il Dio biblico non porta la falsa pace della neutralità o dell'inerzia, ma «ascolta il gemito» e prende posizione contro i faraoni di sempre
Il Signore si mette a fare il servo! Dio viene e si pone a servizio della felicità dei suoi, della loro pienezza di vita!
Alla fine dei giorni, sulla colonna dell'avere troveremo soltanto ciò che abbiamo avuto il coraggio di mettere nella colonna del dare
I discepoli non domandano al maestro una preghiera o delle formule da ripetere, ma chiedono: insegnaci a stare davanti a Dio come stai tu
Dio non cerca servi, ma amici (Gv 15,15 ); non cerca persone che facciano delle cose per lui, ma gente che gli lasci fare delle cose, che lo lasci essere Dio
Al centro del Vangelo, una parabola; al centro della parabola, un uomo. E il sogno di un mondo nuovo che distende le sue ali ai primi tre gesti del buon samaritano: lo vide, ebbe compassione, si fece vicino
Gesù manda discepoli, ma non a intonare lamenti sopra un mondo distratto e lontano, bensì ad annunciare un capovolgimento: il Regno di Dio, Dio stesso si è fatto vicino
Gesù spalanca le menti dei suoi amici: mostra che non ha nulla da spartire con chi invoca fuoco e fiamme sugli altri, fossero pure eretici o nemici, che Dio non si vendica mai
La festa del Corpo e Sangue del Signore è raccontata dal vangelo attraverso il segno del pane che non finisce