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Editoriali

III Domenica di Avvento anno C. “Che cosa dobbiamo fare?”

Ciò che Giovanni il Battista chiede nella sua predicazione appartiene alla vita quotidiana. Affinché il popolo sia preparato all’incontro con il Veniente, egli non richiede di fare sacrifici e olocausti, di recarsi più volte al tempio per partecipare alle solenni liturgie, di rispettare calendari liturgici o di fare particolari digiuni, ma chiede azioni umanissime. Chiede di assumere comportamenti quotidiani, nelle relazioni con gli altri: condivisione, giustizia, non violenza. Ecco dove si mostra concretamente la conversione, la metánoia.

Immacolata Concezione della Vergine Maria anno C. Maria, sorriso di Dio

Quando si rivolge lo sguardo ad un'opera d'arte, bellissima, ti viene spontaneo il sorriso di gratitudine e di gioia. In questo giorno della solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria è legittimo pensare che quando Maria è stata concepita, il sorriso di Dio si è acceso su quella meravigliosa creatura, perché Dio l'ha riservata tutta a se, preservandola dal peccato originale, in vista di una missione unica ed irripetibile nella storia dell'umanità e della salvezza, quella di essere la Madre di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l'Emmanuele il Dio con Dio, come ricordiamo oggi nella preghiera iniziale della celebrazione eucaristica.

I Domenica di Avvento anno C. Vieni, Signore Gesù, vieni presto!

Noi cristiani aspettiamo davvero l’evento della venuta nella gloria del Signore Gesù oppure non ci crediamo, lo consideriamo un mito? Ma è su questa venuta che si decide la nostra fede cristiana, la quale non è solo un’etica nello stare al mondo, non è solo l’adesione a una storia di salvezza, ma è speranza certa della venuta del Signore

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo anno B. Gesù, un “Re al contrario”

Gesù è un “Re al contrario”, non ha il potere mondano, la gloria dei re della terra. Proprio nella nudità di un uomo trattato come schiavo, torturato, flagellato, finanche incoronato di spine, si rivela quale unico e vero Re di tutto l’universo, con una gloria che nessuno può strappargli: la gloria dell’amore vissuto e mai contraddetto.

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario anno B. La venuta del Figlio dell’uomo nella gloria

Se il credente sa leggere la storia, aderendo alla realtà quotidiana della vita umana e ascoltando la parola di Dio che sempre risuona nel suo oggi, allora sarà pronto per l’ora della venuta temibile e misericordiosa del Signore: un’ora che solo il Padre conosce, un’ora in cui i figli di Dio dispersi saranno finalmente una comunione, che non conoscerà più né morte, né male, né peccato.

Commemorazione dei fedeli defunti. Messa 1

La commemorazione dei fedeli defunti ogni anno offre un momento di silenzio e di riflessione. Molte famiglie sono state chiamate nel corso di quest'anno a vivere il distacco della morte, alcune di loro hanno dovuto farlo anche in modo drammatico

Festa di Tutti Santi anno B. Le Beatitudini, promessa e programma

La beatitudine non è una gioia esente da prove e sofferenze, uno “stare bene” mondano. No, la si deve comprendere come la possibilità di sperimentare che ciò che si è e si vive ha senso, fornisce una “convinzione”, dà una ragione per cui vale la pena vivere. Questa felicità la si misura alla fine della sequela, nel Regno, perché durante il cammino è presente, ma a volte può essere contraddetta dalle prove, dalle sofferenze, dalla passione

XXX Domenica del Tempo Ordinario anno B. "La tua fede ti ha salvato"

Ogni lettore può identificarsi con il cieco Bartimeo. Deve solo prendere coscienza della propria cecità e gridare al Signore Gesù: “Abbi pietà di me!”, con piena fiducia che egli può salvarlo, cioè può strapparlo dalla tenebra e fargli vedere quello che i suoi occhi non riescono a vedere

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