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Cari nonni, leggete voi ai nipotini le favole al telefono

L'idea è di una onlus di Udine, la facciamo nostra, rivisitata e corretta, per dare ai nonni e ai nipotini forzatamente separati un'idea da condividere per soffrire meno la lontananza

Sono giorni difficili per tante ragioni, anche per le distanze forzate che rompono le consuetudini affettive. In un Paese in cui i nonni sono una delle più grandi risorse di welfare familiare, chiamati a occuparsi dei nipotini mentre i genitori lavorano, accorrendo in caso di necessità anche da lontano, l’isolamento forzato significa anche tenere lontani fisicamente i nipoti dai nonni per precauzione, ma anche un sacrificio per entrambi che in un modo o nell’altro ci piacerebbe provare ad alleviare.

Abbiamo pensato per questo di rubare l’idea a Demetrà una onlus di Udine che si è inventata l’inziativa Favole al telefono in cui volontari leggono, al telefono appunto, su prenotazione le brevi favole che Gianni Rodari inventò per poterle raccontare alla propria bambina anche in teleselezione, per la quale all’epoca il tempo era denaro come i nonni ben ricordano.

Favole brevi, surreali, lievi: chi è stato bambino negli anni Settanta si è spesso addormentato con Giovannino Perdigiorno, l’omino di burro, Il naso che scappa, piccole storie di una pagina o due, capaci di colpire l’immaginario dei più piccoli.

E allora, perché no, cari nonni, perché non rubate l’idea di Rodari e di Demetrà e non date voi ai vostri nipotini un appuntamento telefonico per la favola quotidiana, quale che sia?

I genitori costretti al lavoro agile, facendo le acrobazie, ve ne saranno grati, i nipotini apprezzeranno e anche a voi peserà meno la distanza perché la lettura condivisa la ridurrà magicamente.

Elisa Chiari

© www.famigliacristiana.it, domenica 15 marzo 2020

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