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Il Papa: aiutare i poveri è questione di giustizia. La sicurezza non si afferma con le armi

Nel suo Messaggio per la IX Giornata Mondiale dei Poveri, il prossimo 16 novembre, Leone XIV ricorda che i poveri sono “i fratelli e le sorelle più amati” della Chiesa e spera che questo Anno Giubilare “possa incentivare lo sviluppo di politiche di contrasto alle antiche e nuove forme di povertà” davanti alle disuguaglianze e i conflitti nel mondo. ”Lavoro, istruzione, casa, salute sono le condizioni di una sicurezza che non si affermerà mai con le armi”

Il Papa: giovani, rimboccatevi le maniche. Rispondete a Dio che vi chiama

Nella sua terza udienza generale il Papa approfondisce la parabola del padrone di un terreno alla ricerca di operai da impiegare. È Dio che “esce più volte per andare a cercare chi aspetta di dare un senso alla sua vita”. Assolda persone in diverse ore della giornata e paga poi tutti allo stesso modo: sembra ingiusto, ma Dio vuole che “ognuno abbia ciò che è necessario per vivere” e "la vita piena, eterna e felice”, spiega Leone XIV. Gesù “non fa graduatorie, a chi gli apre il cuore dona tutto"

Leone XIV: sogno la Chiesa fermento di un mondo riconciliato

Nella Messa di inizio ministero petrino, il Papa, visibilmente emozionato alla consegna del Pallio e dell'Anello del Pescatore, richiama l’unità e l’amore come risposta alle “troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso”: Pietro deve pascere il gregge senza cedere mai alla "tentazione di essere un condottiero solitario," a lui è chiesto di "servire la fede dei fratelli, camminando insieme a loro"

Il Papa: il mio nome per Leone XIII. La Chiesa risponda a sfide di dignità, giustizia, lavoro

Leone XIV riceve i membri del Collegio cardinalizio e spiega la scelta del nome pontificale: un riferimento a Leone XIII che con la Rerum Novarum affrontò la questione sociale nella prima rivoluzione industriale. Oggi la Chiesa deve “rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale". Ai porporati la richiesta di sostenerlo in questo cammino appena iniziato, nel solco del Concilio e raccogliendo l'eredità di Francesco: "Riprendiamo questo cammino"

Il 18 maggio la Messa di inizio pontificato di Papa Leone XIV

La Prefettura della Casa Pontificia ha reso noti gli impegni di maggio del neo eletto Pontefice: il Regina Caeli la prossima domenica dalla Loggia di San Pietro, poi l'incontro con la stampa mondiale, le udienze alla Curia e ai dipendenti vaticani e al corpo diplomatico, la presa di possesso delle Basiliche papali

Leone XIV: la Chiesa sia faro che illumina le notti del mondo

Papa Prevost celebra la Messa pro Ecclesia con i cardinali nella Cappella Sistina. Prima dell'omelia alcune parole a braccio in inglese, poi l'invito a testimoniare la fede negli ambienti in cui "è considerata una cosa assurda" perché "si preferiscono tecnologia, denaro, successo, potere, piacere". E in alcuni contesti, aggiunge, Gesù "è ridotto solamente a leader carismatico o un superuomo", e ciò anche "tra molti battezzati che finiscono così col vivere un ateismo di fatto"

“Il vescovo è un pastore vicino al popolo, non un manager”

Riproponiamo l’intervista a monsignor Robert Francis Prevost del direttore editoriale Andrea Tornielli, del maggio 2023, poco dopo la nomina a prefetto del Dicastero per i Vescovi: “Spesso ci siamo preoccupati di insegnare la dottrina ma rischiamo di dimenticare che il nostro primo compito è comunicare la bellezza e la gioia di conoscere Gesù”. Sugli abusi: “Dobbiamo essere trasparenti e accompagnare le vittime”

“La pace sia con voi, Dio ama tutti”, l’abbraccio di Leone XIV alla Chiesa e al mondo

Dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, il primo affaccio di Robert Francis Prevost, finora prefetto del Dicastero per i Vescovi, eletto dai cardinali in Conclave come 267.mo Pontefice della Chiesa universale. Inni, canti, preghiere, applausi, cori di “Viva il Papa” e cori di esultanza all’annuncio dell’Habemus Papam da parte delle 100 mila persone presenti. Poi l’arrivo del Vescovo di Roma, le prime parole e la benedizione Urbi et Orbi

Il messaggio di Pasqua dei Patriarchi e Capi delle Chiese a Gerusalemme

"Dal mezzo dell’oscurità attuale che avvolge la nostra regione, Noi, i Patriarchi e i Capi delle Chiese a Gerusalemme, proclamiamo tuttavia con audacia al mondo un messaggio di vita e di speranza. È lo stesso messaggio annunciato per la prima volta alle donne che si erano recate al sepolcro di Cristo per piangerlo. Come disse loro l’angelo: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto” (Luca 24:5). A queste parole sconvolgenti, il dolore delle donne si trasformò improvvisamente in gioia, il loro lutto in esultanza. Il Signore era davvero risorto!" Così inizia il messaggio di Pasqua che i Patriarchi e i Capi delle Chiese a Gerusalemme hanno rilasciato congiuntamente in occasione della Pasqua che, quest'anno, le Chiese di Gerusalemme celebrano in contemporanea

Il Papa ai sacerdoti: uscire dal clericalismo per diventare annunciatori di speranza

Nella Basilica di San Pietro la Messa crismale del Giovedì Santo presieduta dal cardinale Calcagno su delega di Francesco. Nell’omelia del Pontefice l’invito ai preti a “ricominciare” durante l’Anno giubilare “nel segno della conversione” e a trasformare le parole in azioni tangibili: “I poveri, prima degli altri, e i bambini, gli adolescenti, le donne e anche coloro che nel rapporto con la Chiesa sono stati feriti, hanno il “fiuto” dello Spirito Santo: lo distinguono da altri spiriti mondani"

Pizzaballa: "Annunciare l'amore di Cristo risorto nonostante dolore e morte"

Diffuso oggi il videomessaggio del patriarca di Gerusalemme dei Latini: "L'amore di Dio si è manifestato nella nostra vita come umanità, che è piena di peccato, piena di odio, piena di tenebre, e nonostante tutto, per il suo amore, è riuscito a trasformare tutto in luce, gioia, relazione e desiderio di vita"

Il Credo di Nicea, carta d’identità del cristiano

Pubblicato dalla Commissione Teologica Internazionale il documento “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore – 1700° anniversario del Concilio Ecumenico di Nicea (325-2025)” dedicato all’assise passata alla storia per il Credo che e proclama la fede nella salvezza in Gesù Cristo e nel Dio Uno, Padre, Figlio e Spirito Santo. Quattro capitoli nel segno della promozione dell’unità dei cristiani e della sinodalità nella Chiesa

Il successo della Bibbia? Sete di verità

Il teologo Melloni: «Ma esistono tendenze ambigue, come la scoperta che si può includere anche la religione nel pacchetto benessere insieme a yoga, malghe e monasteri»

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