Giornata Missionaria Mondiale: tutti protagonisti dell'evangelizzazione
La Giornata di quest'anno è stata presentata stamattina nella Sala Stampa della Santa Sede dal card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; mons. Giampietro Dal Toso, presidente delle Pontificie Opere Missionarie e padre Fabrizio Meroni, del PIME, segretario generale della Pontificia Unione Missionaria e direttore dell'Agenzia Fides. Una Giornata quest’anno un po' speciale perchè concomitante con il Sinodo dei Vescovi sui giovani. E il tema del Messaggio di Papa Francesco per l’occasione, pubblicato il 20 maggio scorso, si rivolge proprio alle nuove generazioni e 'intitola: “Insieme ai giovani, portiamo il Vangelo a tutti”.
L'opera missionaria della Chiesa non è finita
Il card. Filoni lo ha subito ricordato la voluta coincidenza e le prime parole della lettera-messaggio del Papa che suonano come un gesto coinvolgente: ”Cari giovani, - scrive- insieme a voi desidero riflettere sulla missione che Gesù ci ha affidato”. Francesco ha sottolineato ai giovani, ha detto il porporato, che ogni vita è una missione, è una vocazione. E che tutti sono protagonisti della missione della Chiesa e cioè l’annuncio del Vangelo fino agli estremi confini del mondo. Confini non solo geografici, ha sottolineato. Molti sono ancora i popoli che non hanno ricevuto il primo annuncio - i due terzi della popolazione mondiale, secondo le statistiche - ma molte sono anche le comunità dove c’è bisogno di una seconda opera di evangelizzazione. Il compito della Chiesa, dunque, non è finito.
I doni che derivano dal Vangelo
Il prefetto ha anche precisato quanto il Vangelo, attraverso la Chiesa, sia una ricchezza per i territori in cui arriva in termini anche sociali, in scuole, ospedali, e in termini di educazione al dialogo e alla convivenza pacifica. In molte parti del mondo, ha poi sottolineato, sono nate o stanno crescendo le giovani Chiese che sempre più stanno prendendo coscienza di essere loro stesse missionarie per i loro territori. Con il sostegno della Chiesa universale e, concretamente, della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
La Giornata missionaria mondiale
La Giornata missionaria mondiale vuol essere, dunque, il momento culmine di questo sostegno. Attraverso due modalità, ha spiegato mons. Dal Toso: prima di tutto la preghiera, perché la fede è sempre comunque un dono di Dio e attraverso la raccolta di offerte durante le celebrazioni eucaristiche della domenica in cui ricorre la Giornata. L’opera missionaria ha infatti necessità anche di sostegno concreto per poter essere portata avanti.
Le giovani Chiese protagoniste dell'evangelizzazione
Riguardo alla raccolta fondi, mons. Dal Toso ha detto come le giovani Chiese locali siano sollecitate alla trasparenza amministrativa e al buon uso dei contributi finanziari ricevuti. Ad una domanda sugli esiti di questa raccolta, il presidente della Pontificie Opere Missionarie, ha affermato che esso corrisponde all’andamento del senso di appartenenza delle persone alla Chiesa e alla fede. La secolarizzazione in tante società ha portato ad una flessione delle offerte, ma, ha precisato, anche alcuni Paesi europei hanno visto di recente una crescita. Le offerte durante le Messe non sono tuttavia le uniche forme di raccolta e si sta studiando anche un utilizzo maggiore delle possibilità messe a disposizione da Internet.
Nel 2019 un ottobre missionario straordinario
Da padre Meroni l’annuncio, infine, di una nuova iniziativa voluta da Papa Francesco: un ottobre missionario straordinario da tenersi l’anno prossimo in occasione dei 100 anni della Lettera apostolica di Papa Benedetto XV: “Maximum Illud“ che cambiò l’atteggiamento missionario della Chiesa. Tema dell’iniziativa sarà: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”. L’obiettivo è risvegliare nei credenti la consapevolezza d’essere missionari proprio in quanto battezzati. Padre Meroni ha sottolineato anche il legame tra il Sinodo per l’Amazzonia e l’ottobre missionario straordinario 2019: il Papa infatti desidera che essi rappresentino l’unica passione della Chiesa per l’evangelizzazione.
Tutti hanno diritto di ricevere l'annuncio del Vangelo
Ed è importante, ha affermato ancora il card. Filoni, sollecitato anche dalla domanda di un giornalista, capire come il concetto di missione sia maturato nel tempo all’interno della Chiesa. Da un atteggiamento di tipo quasi ‘colonialistico’ ad una proposta rispettosa della cultura e dell’identità di ciascun popolo. Non proselitismo, ma testimonianza e annuncio di Cristo guidati dall’amore verso il Signore e verso le persone. E ha ricordato le parole di San Paolo quando invita a: “dare ragione della vostra speranza”.
Adriana Masotti - Città del Vaticano
© www.vaticannews.va, venerdì 19 ottobre 2018