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Nasce a Bari il Forum “Bambini e mass media”

E presenta un Lettera aperta alla Quarta Conferenza Nazionale sull’Infanzia e sull’Adolescenza

 

Dopo la Carta di Treviso e la Carta di Milano ecco la Lettera di Bari, per andare oltre le regole, molto spesso disattese, e proporre una crescita culturale che ci riguarda tutti.

Siamo convinti che un mondo che pensa ai bambini è un mondo che trasferisce a tutti lo stesso rispetto. E’ un mondo che si preoccupa di educazione e di formazione per affermare i valori principali della vita: onestà, giustizia, libertà, verità. Un mondo che sappia decidere di fare a meno dell’audience e del consenso facile, “rubato” ai più deboli.

Il Forum “Bambini e mass media” nasce nella convinzione che si può comunicare ogni cosa nel rispetto della persona umana. Che protagonisti e fruitori della comunicazione possano trarre solo vantaggi da un linguaggio della comunicazione che tenga conto dei bambini e degli adolescenti. Una comunicazione a misura loro è una comunicazione buona per tutti.

I sogni possono essere la nostra guida maestra e a volte si realizzano. Meglio averne che non averne. Crederci aiuta ancora di più a condividere i sogni come comunità.

Il Forum “Bambini e mass media” nasce a Bari dove si svolge contemporaneamente la Quarta Conferenza Nazionale sull’Infanzia e sull’Adolescenza con il tema che condividiamo “Investire sull’infanzia”, e cerca consensi ovunque tramite il web, su facebook.com/forumbambinimassmedia e su Change.org http:bit.ly/bimbimassmedia.

Bari 26 marzo 2014

Enzo Quarto

Portavoce del Forum “bambini e mass media”

enzoquarto@fastwebnet.it

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Su Change.org

 

Il testo della Lettera

 

 

Lettera aperta
agli operatori della comunicazione, agli educatori, alle imprese, alle istituzioni governative, territoriali, economiche, scolastiche, culturali e sociali.

 

Abbiamo dato vita al Forum “Bambini e mass media”, perché abbiamo un sogno da condividere con chi vuole che i mezzi della comunicazione sociale preferiscano sempre la realtà al racconto irreale, che rischia di imporre l’omologazione di una logica mercantile al senso dell’umano.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che abbia coscienza di informare le persone prima che conquistare i consumatori. Abbiamo il sogno di una informazione che sappia dialogare invece che ammaliare e convincere.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che usi la manipolazione solo come forma di un contenuto autentico e libero.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che illumini il mondo con la bellezza delle parole, consapevole di formare menti e coscienze. Abbiamo il sogno di una comunicazione che si preoccupi della buona educazione sempre.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale fondata sul rispetto, che sappia rivolgersi a chi ascolta, legge, osserva con l’attenzione che si deve ad ogni persona, e che si ricordi sempre che parlare alla massa significa parlare in
realtà ad uno ad uno.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale che sappia fondarsi sulla fiducia tra le persone e rivolgersi alla intelligenza di ognuno contemporaneamente ai sensi e all’emotività. Una comunicazione che sia immagine e parola di verità e, quindi, riflessione critica e considerazione.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale che non urli, che ci alieni dalla fretta e dalla improvvisazione, che sappia cercare e trovare le parole giuste per raccontare anche l’orrendo e l’irraccontabile.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale che guardi al futuro con speranza, prestando attenzione all’umano.

Abbiamo il sogno che di questi temi si parli più spesso non solo tra gli addetti ai lavori, né tantomeno per dettare regole, il più delle volte disattese.

Abbiamo bisogno che nel tam tam mediatico e crossmediale i bambini e gli adolescenti siano la stella polare del linguaggio che si usa, perché sono fruitori-protagonisti come gli altri (se non più degli altri) e hanno diritto a conoscere, capire, interpretare, essere educati e formati ad essere cittadini del mondo, giusti e veri.

 

Hanno già sottoscritto la petizione

  • Alessandro Amato, ingegnere, direttore della Città dei Ragazzi - Mola di Bari
  • Giuseppe Antonelli, pensionato, presidente AIART - Puglia - Associazione Spettatori Onlus;
  • Ada Bagnato Ranieri, pubblicista;
  • Tommaso Basso, pubblicista, vicepresidente UCSI Puglia (unione cattolica stampa italiana);
  • Gianvito Cafaro, giornalista;
  • Silvana Calaprice, docente, delegata del Rettore per l'infanzia - Università di Bari "Aldo Moro";
  • Giuseppe Campanile, avvocato;
  • Annalisa Caputo, ricercatrice universitaria, ricercatrice e docente di filosofia, Università di Bari "Aldo Moro";
  • Lodovica Carli, medico ginecologo, presidente forum delle associazioni familiari di puglia;
  • Carlo Cinquepalmi, sacerdote, direttore comunicazioni sociali diocesi Bari-Bitonto;
  • Roberto Cramarossa, bancario in pensione, presidente Ass. "Il Seme e La Rondine" di Palo del Colle (Bari);
  • Giuseppe De Stefano, frate francescano, fondatore comunità frontiera - Città dei ragazzi - Mola di Bari;
  • Michela Di Trani, giornalista free lance
  • Nunzio Falcicchio, sacerdote, direttore comunicazioni sociali diocesi Altamura;
  • Rosanna Guglielmi, educatrice riabilitaz. psich., presidente associaz. onlus "G.Moscati" - Bari;
  • Pasquale Laselva, psicologo e psicoterapeuta, pres. Ass. Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici - Sez. Puglia;
  • Francesco Loiudice, dottore in scienze politiche, coordinatore servizi educativi della Città dei Ragazzi - Mola di Bari;
  • Maria Pia Maiullari, media educator, docente educazione mediale Istituto Preziosissimo Sangue Bari;
  • Tommaso Mastrandrea, sacerdote, superiore comunità società san Paolo Bari;
  • Maurizio Maurelli, psicologo e psicoterapeuta, Ass. Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici - Sez. Puglia;
  • Elvira Maurogiovanni, docente, docente di Lettere - Istituto Preùziosissimo Sangue - Bari;
  • Celeste Maurogiovanni, docente, docente di Lettere - Liceo Quinto Orazio Flacco - Bari;
  • Andrea Melodia, giornalista, presidente nazionale UCSI (unione cattolica stampa italiana);
  • Andrea Mongelli, pubblicista;
  • Rosy Paparella, docente, garante dei diritti dei minori -Regione Puglia;
  • Anna Pellegrini, pubblicista, vicedirettore comunicazioni sociali diocesi Conversano-Monopoli;
  • Renato Piccoli, giornalista;
  • Enzo Quarto, giornalista, presidente UCSI - Puglia (unione cattolica stampa italiana);
  • Anna Santoliquido, poetessa, presidente Movimento Internazionale "Donne e poesia";
  • Benedetta Saponaro, ricercatrice universitaria; ricercatrice di Filosofia morale - Università di Bari "Aldo Moro";
  • Giuseppe Sferra, docente, docente di sociologia nell’ISSR-Bari -Facoltà Teologica Pugliese;
  • Maria Luisa Sgobba, giornalista, consiglio nazionale UCSI (unione cattolica stampa italiana);
  • Annarita Spadaccino, mediatore familiare, coordinatore Moige puglia - Movimento Italiano Genitori;
  • Vittorio Stagnani, narratore;
  • Francesco Tempesta, pubblicista, direttivo UCSI - Puglia;
  • Gianni Vessia, ingegnere, Fondazione Giovanni Paolo II onlus - Bari.

 

La prima riunione pubblica del Forum “Bambini e mass media” avverrà martedì 3 giugno nell’Aula Magna del Università degli Studi di Bari.

 

Scarica la Lettera aperta del Forum, clicca qui