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Perché a Pasqua ci scambiamo le uova?

Una tradizione antica, che era già presente nella Pasqua ebraica. L'uovo è il simbolo della nascita di una nuova vita. Le prime di cioccolato risalgono a Luigi XIV. Quelle preziose di Fabergé furono le prime a contenere la sorpresa

pulcino_2144882.jpgUna forma perfetta che racchiude una nuova vita: l'uovo è un simbolo importante della Pasqua, e lo ritroviamo in svariate forme, da quello di gallina a quello di cioccolato, dalle uova smaltate a quelle preziose con fregi in oro. La Pasqua cristiana si andò a sovrapporre a una festa già esistente nella religione ebraica. Per gli Ebrei celebrare la Pasqua significava e significa tuttora ricordare l'esodo dall'Egitto, guidati da Mosè, per raggiungere la Terra promessa. In questa celebrazione uno dei simboli era l'uovo: proprio in virtù della sua forma non ha né un vero inizio né una vera fine, ma rappresenta il ciclo continuo della vita e della morte. Ovvero, è il simbolo del lutto per la perdita, ma è anche la speranza per una nuova rinascita. Ma anche nelle altre civiltà l'uovo era un simbolo di vita e fertilità: i contadini dell'antica Roma, per esempio, avevano l'abitudine di seppellire nei campi un uovo dipinto di rosso per propiziarsi un buon raccolto.

SIMBOLO DI RINASCITA
Con il Cristianesimo l'uovo non è solo la rinascita della Natura, ma dell'uomo stesso, cioè Cristo risorto: come dall'uovo nasce un pulcino, Gesù esce dalla sua tomba. Molto popolare anche una leggenda secondo la quale Maria Maddalena aveva annunciato all'imperatore Tiberio la resurrezione di Gesù presentandogli un uovo dipinto di rosso, a simboleggiare il sangue di Cristo e quindi la redenzione dell'umanità. Con il passare dei secoli nacque la tradizione di portare le uova in chiesa per essere benedette. Uova di gallina (ma anche di quaglia e faraona), da mangiare sode, assenti per tutto il periodo della Quaresima in segno di penitenza e digiuno, che poi riapparivano sulla tavola proprio il giorno di Pasqua. Una delle ricette campane tipiche della Pasqua è il casatiello, una torta salata a forma circolare (in ricordo della corona di spine), su cui vengono sistemate delle uova sode ancora con il guscio.

uova_2144843.jpgCOLORI FAI DA TE
Le uova, una volta ben sode, possono essere decorate in tanti modi. Anche utilizzando colori naturali trasformando la preparazione alla Pasqua in un'attività divertente che coinvolge tutta la famiglia. Per esempio le bucce di cipolla cotte oppure le foglie di tè colorano il guscio di marrone; le foglie di edera e ortica rendono verdi le uova; zafferano cotto e cumino ed ecco un bel giallo; succo di rape rosse per il rosso. Per far fissare bene i colori occorre tenere immerse le uova nell'acqua calda colorata, oppure fatele cuocere direttamente al colore, che sarà più brillante con qualche goccia di aceto. Le uova così decorate possono essere un originale segnaposto nella tavola di Pasqua.

uova2_2144856.jpgCAPOLAVORI DI CIOCCOLATA
Le uova più popolari tra i bambini sono senza dubbio quelle di cioccolato. Sembra che le prime siano state realizzate ai tempi di re Luigi XIV, il re Sole.I primi esemplari sembrano non fossero vuoti come gli attuali, ma completamente ricolmi. François Louis Cailler fondò nel 1819 a Vevey il primo stabilimento svizzero per la produzione di cioccolato dove, grazie a un particolare macchinario, il cacao veniva trasformato in pasta manipolabile. La sua cioccolata fu la prima a essere commercializzata in forma di tavolette.L’avvio della produzione in serie di uova di cioccolato di John Cadbury è datata 1875, pochi anni dopo l’avvio della vendita di massa di scatole di cioccolatini (1868). Ancora oggi i maestri cioccolatieri trasformano questa "dolce materia" in sculture meravigliose.

uova3_2144869.jpgUOVA PREZIOSE
Prima di diventare di cioccolato le uova pasquali si coprirono d'oro. Un capriccio dello zar Alessandro III di Russia, che nel 1885 commissionò all'orafo francese Fabergé un gioiello davvero esclusivo a forma di uovo per sua moglie, la zarina Maria Fyodorovna. L'uovo di smalto bianco ne conteneva altre più piccole, come in una matrioska, per finire con un "tuorlo" tutto d'oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d'oro e smalti con gli occhi di rubino che indossava la miniatura della corona imperiale. Da quel momento Fabergé divenne "gioielliere di corte", e ogni anno elaborava un uovo sorprendente e sempre diverso. Per esempio l'uovo del 1900 dedicato alla costruzione della ferrovia Transiberiana era decorato da una fascia grigia metallica con inciso il programma dell'itinerario della ferrovia, ma all'interno aveva un intero treno molto piccolo in oro. Ancora oggi la maison Fabergé crea uova preziose e originali.

Fulvia Deg'Innocenti

© www.famigliacristiana.it, 15 aprile 2017

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