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Visite mediche a offerta libera: la Giovanni XXIII di don Benzi ancora alla frontiera della carità

Si realizza un altro grande sogno di don Oreste Benzi: un poliambulatorio dove le visite specialistiche e gli esami diagnostici si pagano secondo le proprie possibilità. Chi riesce dà qualcosa di più, chi non ce la fa può ricevere le cure gratis. Ci lavorano tutti medici professionisti con uno studio avviato alle spalle

E’ nato a Rimini, per iniziativa della Papa Giovanni XXIII, un poliambulatorio dove le visite specialistiche e gli esami diagnostici si pagano secondo le proprie possibilità economiche. Chi riesce dà qualcosa di più, chi non ce la fa può anche ricevere le cure gratis, nel rispetto del tempo che i medici, tutti professionisti con uno studio avviato alle spalle, mettono a loro volta a disposizione.

“Così si realizza il grande sogno di don Oreste Benzi, un tassello importante della società del gratuito che lui nella sua vita ha messo in pratica per primo”, spiega la dottoressa Elisabetta Cimatti, psicoterapeuta, “ognuno dà secondo le proprie possibilità e riceve secondo il suo bisogno”.

Il nuovo poliambulatorio si chiama “La Filigrana” ed ha appena inaugurato gli spazi perfettamente attrezzati e a norma di legge in zona “Le Befane”, nella periferia di Rimini. Per ora sono a regime solo le sedute di psicoterapia, con le quali era stato avviato un centro sperimentale, sempre a Rimini, fin dal 2015. “In due anni abbiamo preso in carico 42 richieste e in questo momento seguiamo una ventina di pazienti, adulti e minori. Si rivolgono a noi persone con problemi di fragilità anche gravi e famiglie che hanno ragazzi bisognosi di supporto ma che non potrebbero permettersi di andare dallo psicologo e di intraprendere un percorso di cura in genere lungo oltre che costoso”.

Attualmente prestano la loro opera presso il “Filigrana” sei psicoterapeuti e cinque medici, tutti a titolo gratuito. Gli introiti sono utilizzati interamente per le spese di gestione. Entro l’anno, appena ultimate le pratiche burocratiche con l’autorizzazione formale dell’Asl, si potranno prenotare visite specialistiche e anche alcuni esami come per esempio le ecografie.

“Il nostro ambulatorio non vuole assolutamente sostituirsi o sovrapporsi al sistema sanitario nazionale”, chiarisce la dottoressa Cimatti, “il medico di base rimane il punto di riferimento, ma a volte le liste di attesa per le visite specialistiche o gli esami sono lunghe e c’è chi non può permettersi di rivolgersi al privato”. C’è una cosa essenziale però che va sottolineata. “Il poliambulatorio è un aiuto importante non solo per i poveri che hanno bisogno ma anche per noi professionisti. Ci ricorda infatti che il nostro titolo deve essere vissuto con spirito di servizio. E’ una vera palestra, per tutti noi”.

Simonetta Pagnotti

© www.famigliacristiana.it, sabato 11 novembre 2017

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