
Concorso Missionario “Don Franco Ricci”
Concorso Missionario “Don Franco Ricci”
Edizione 2025 – 2026
Ambiente, Giustizia e Pace
Quest’anno 2025-2026, giungiamo alla 25a edizione del Concorso Artistico e Letterario intitolato a “Don Franco Ricci”, sacerdote barese, missionario martire, che donò la sua vita per l’annuncio del Vangelo in Etiopia nel giugno 1992.
Solitamente, ogni anno viene proposto un tema su cui sviluppare i lavori che vengono presentati alla selezione.
In occasione del 25°, la proposta si rinnova con una piccola novità: al posto di un tema unico, vengono proposti tre temi, per cui ogni partecipante ne sceglierà uno di sua preferenza, secondo i suoi gusti, la sua creatività e la sua sensibilità.
I temi proposti coprono tre grandi argomenti che ci sembrano di grande attualità, nel periodo storico che stiamo vivendo globalmente: la pace, la cura dell’ambiente, e la giustizia, quest’ultima legata alla figura sempre attuale di don Franco Ricci.
Spunti di riflessione
La pace, perché, come dichiarò Papa Francesco una decina di anni fa, stiamo vivendo la “terza guerra mondiale a pezzi”. Di fatto, la guerra in Ucraina perdura. La guerra Israelo-Palestinese, nonostante una fragile tregua, miete ancora vittime (si parla, inequivocabilmente, di genocidio). E con questo, una buona parte del Medio-Oriente soffre violenze e conflitti. In continenti come l’Africa, l’Asia, il Sud America, le guerre, ad alta o bassa intensità, continuano. La riflessione sulla pace nel mondo resta dunque di grande attualità. Non si parlerà mai abbastanza di questo grande valore così essenziale e irrinunciabile per il bene di tutta l’umanità, che richiede, per la sua realizzazione, l’impegno concreto di tutti.
https://www.unimondo.org/atlante-delle-guerre
https://valori.it/global-peace-index-2025/
https://www.youtube.com/@LimesGeopolitics/videos
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/04/riarmo-europa-pace-guerra-oggi/8215577/
La cura dell’ambiente, a 10 anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’, e a cinque anni dalla scadenza della realizzazione dell’Agenda 2030 dell’ONU, è un tema di grande attualità. La parola d’ordine che deve guidare le nostre scelte, in tutti i campi, deve essere la “sostenibilità”. Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 ci sono: garantire l’accesso all’acqua per tutti, assicurare l’accesso all’energia pulita, promuovere una crescita economica duratura e sostenibile, sviluppare un’industrializzazione sostenibile, garantire modelli di consumo e di produzione sostenibili, combattere il cambiamento climatico, salvaguardare oceani e risorse marine, promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi.
“La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare (...) L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune” (Papa Francesco – Enciclica Laudato si’)
https://it.wikipedia.org/wiki/Obiettivi_di_sviluppo_sostenibile
https://it.wikipedia.org/wiki/Laudato_si%27
https://www.lavitacattolica.it/10-anni-di-laudato-si/
La giustizia in relazione alla figura di don Franco Ricci, che fu crudelmente ucciso in Etiopia, durante la sua esperienza missionaria, è il terzo tema proposto.
L’ Etiopia, subito dopo la caduta del dittatore Mengistu, nel 1991, visse un periodo di gravi disordini, con la presenza di bande armate di ribelli che spadroneggiavano dappertutto. Anche nella foresta tra Soddu Abala e Kibre Mengist, taglieggiavano e rapinavano la povera gente. Don Franco denunciò le ingiustizie e i soprusi che opprimevano la popolazione e incrementavano la povertà di un Paese che già mancava del minimo necessario per permettere a tutti una vita dignitosa.
“Per amore della giustizia – disse don Franco – non tacerò”. Don Franco aveva scritto di sé e di altri come lui impegnati nella missione: “Siamo persone scomode, perché vediamo e non sappiamo tacere”. Persone scomode per un Paese che in un periodo di instabilità politica continuava a calpestare la libertà e la dignità del popolo etiopico, per meri interessi economici e di potere. Tutta la vita di don Franco Ricci è stata una testimonianza di carità, di promozione umana e di annuncio del Vangelo, in un contesto in cui era necessario da una parte mettersi al servizio della gente, con opere di carità e di sviluppo umano. Dall’altra parte era altrettanto necessaria la promozione della giustizia sociale, facendo prendere coscienza al popolo dei suoi diritti fondamentali, al prezzo di rendersi persona non gradita agli occhi delle autorità civili e delle organizzazioni criminali, che facevano il bello e il cattivo tempo.
La testimonianza di don Franco Ricci ci ricorda l’esperienza del vescovo brasiliano Hélder Câmara, che disse un giorno: «Quando io do da mangiare a un povero tutti mi chiamano santo. Ma quando suscito una riflessione e chiedo le ragioni per cui i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano sovversivo».
- Testimonianza/Biografia su don Franco Ricci:
http://www.arcidiocesibaribitonto.it/curia/settore-evangelizzazione/ufficio-missionario/materiale-da-scaricare/biografia-don-franco-ricci.pdf/view (pdf scaricabile)
Presentazione regolamento
1. Obiettivi
- Favorire una riflessione comune, in merito al tema proposto, che possa arricchire il percorso personale, sia dal punto di vista culturale che spirituale.
- Sollecitare un approccio conoscitivo ed una riflessione critica attraverso l’uso di diversi linguaggi espressivi: opere letterarie, pittoriche, musicali e altre forme artistiche.
2. Articolazione
Il Concorso si articola su diversi livelli, è indirizzato a soggetti differenti per età e maturità, coinvolgendo vari ambiti culturali ed artistici.
Il Concorso si rivolge a:
- Scuola primaria - Scuola secondaria di I grado
- Scuola secondaria di II grado - Università
- Parrocchie, Gruppi, Associazioni, Movimenti.
3. Concorrenti
A partire da questa edizione il concorso si articolerà in due sezioni:
- Una per le giovani generazioni, dalla scuola dell’infanzia all’università.
- Una per gli adulti.
Al concorso pertanto possono partecipare:
- Singoli - Gruppi - Classi - Studenti universitari - porzioni di classe o di interclasse, di gruppo, di associazione, di movimento, gruppi parrocchiali.
Insegnanti e tutor sono pregati di verificare la presenza di tutti i dati significativi del partecipante, prima della consegna dei lavori.
4. Modalità di partecipazione
I concorrenti possono esprimere proprie valutazioni sul tema proposto; o anche il risultato di indagini o ricerche, con le seguenti tecniche di comunicazione:
Scrittura
Saggio - Composizione di racconti - Lettera ad un amico - Articolo di giornale (editoriale, lettera al direttore, articolo di spalla, ecc.) - Poesia (composizione di testo poetico).
Ad eccezione del saggio, ogni altra composizione non deve superare le tre cartelle.
Arti figurative
Dipinti - Collages - Cartapesta - Mosaici - Tecniche a scelta libera. Dimensioni massime 70 x 100 cm
Fotografia analogica e digitale
Foto in bianco e nero - Foto a colori – Video-clip.Titolo e didascalie esplicative in scheda a latere; dimensioni massime 50x70 cm
Cinematografia
Ricerca di pellicole tematiche (scheda filmografica).
Produzione di cortometraggi amatoriali di qualsiasi genere: comico, drammatico, noire, giallo, ecc. Durata massima 15 minuti
Musica
Composizione di testo musicale (parole e musica) e sua eventuale esecuzione, sia strumentale, sia vocale.
5. Consegna dei lavori
- Lavori scritti
La Scuola, l’Istituto o altro Ente partecipante invii i lavori scritti (formato pdf) all’indirizzo e-mail indicato nel bando; nell’e-mail sia indicato il titolo dell’opera, il nome dell’autore, la classe, la scuola o il gruppo di appartenenza, l’indirizzo e il telefono dell’autore del lavoro e dell’insegnante o tutor.
- Lavori di arti figurative, fotografia ...
Ogni lavoro sia fotografato in maniera che si vedano bene i diversi particolari; le immagini vengano inviate via e-mail, corredate da una scheda che indichi: titolo, contenuto dell’opera, nome, classe, scuola di appartenenza, indirizzo dell'autore e dell'insegnante.
- Lavori di musica e video ...
I file musicali e video vengano inviati via e-mail, corredati da una scheda che indichi: titolo, contenuto dell’opera, nome, classe, scuola di appartenenza, indirizzo dell’autore e dell’insegnante.
I lavori devono essere inviati entro il 30 aprile 2026 ai seguenti indirizzi e-mail:
oppure consegnati presso la:
Curia Arcivescovile, Ufficio/Centro Missionario oppure
Portineria del Seminario in Corso A. De Gasperi 274/A - 70125 Bari
6. Commissione esaminatrice
Le opere pervenute entro la data indicata saranno esaminate da una apposita Commissione, formata da membri competenti. Il giudizio della commissione è insindacabile.
7. Premi e attestati
Verranno assegnati, sia alla sezione giovani che a quella adulti:
- Premi: Buoni-libro di diverso importo al I - II - III classificato.
- Attestato di partecipazione a ciascun concorrente.
- Attestato di partecipazione alla Scuola concorrente o altro Ente.
- Segnalazioni della Giuria.
- A richiesta dei vincitori sarà rilasciata documentazione valida per i crediti scolastici.
8. Premiazione
La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 29 maggio 2026, presso l’Aula Sinodale “Mons. Magrassi” (C.so A.De Gasperi, 274/A), alle ore 17.00.
Il Concorso - Cenni storici
Don Franco Ricci nasce il 23 aprile 1948 a Bitonto (BA). Il 4 ottobre 1975 è ordinato sacerdote. Il 17 novembre 1982 parte per l'Africa, inviato dalla Diocesi di Bari al Vicariato Apostolico di Awasa, in Etiopia, come sacerdote Fidei donum. Nel 1988 viene trasferito nel villaggio di Soddu Abala, dove assume la responsabilità di parroco. Il 19 giugno 1992 è ucciso in un agguato.
La I edizione del Concorso "Don Franco Ricci" è del 2001/2, decimo anniversario dell’agguato.
Il concorso ha lo scopo di:
- Stimolare le nuove generazioni a coltivare i valori di giustizia e di servizio che hanno animato Don Franco nel suo apostolato in Etiopia.
- Favorire la creazione di “ponti” per costruire circuiti di solidarietà.
- Sensibilizzare ad un impegno sociale, culturale e religioso per favorire i percorsi di integrazione.
- Impegnarsi a conoscere tradizioni, stili di vita, mentalità di altri popoli, per costruire la pace con azioni concrete.
