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“L’Italia sono anch’io”

Campagna nazionale per il diritto di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera che vivono in Italia.

italiasonoanchio1.jpgE’ il nome significativo della Campagna nazionale per il diritto di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera che vivono in Italia,  promossa a partire da giugno scorso grazie a 19 organizzazioni ecclesiali e della società civile (tra le quali Caritas, Acli, Fondazione Migrantes, Centro Astalli, Arci, Asgi, Libera, Tavola della Pace,  Rete G2, Cgil). Presidente del comitato promotore è Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia.

Le persone di origine straniera che vivono in Italia sono oggi circa 5 milioni e di questi circa un quinto sono bambini e ragazzi. Attualmente non esiste una legge in grado di riconoscere automaticamente a questi minori la possibilità di divenire cittadini italiani, ma lo straniero nato in Italia, solo al raggiungimento della maggiore età ed entro un anno da questa data, ha facoltà di chiedere la cittadinanza italiana, intraprendendo un percorso ad ostacoli che spesso consente di ottenerla non prima dei 30 anni. Ancora più difficile la situazione di minori arrivati in Italia con i genitori o per il ricongiungimento con i famigliari, perché, pur vivendo nel nostro paese, a partire dalla maggiore età devono seguire il percorso burocratico degli immigrati stranieri adulti.  E’ evidente il rischio di un’intera generazione di restare straniera nel paese in cui nasce, vive, va a scuola, si forma, si integra socialmente, una generazione per molti versi straniera anche nei confronti del paese di origine proprio o dei propri genitori. E poi ci sono gli adulti, lavoratori stranieri da anni in Italia, che qui formano famiglie, contribuiscono allo sviluppo delle comunità in cui vivono, pagano le tasse ma non possono votare, neanche alle elezioni amministrative. E hanno bisogno di 10 anni di residenza in Italia per chiedere la cittadinanza ma difficilmente la ottengono.

Per rimuovere questi ostacoli i promotori della campagna “L’Italia sono anch’io” hanno avviato un percorso con lo scopo di portare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare. La prima vuole modificare la normativa sulla cittadinanza così da conferirla a chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente da un anno nel nostro Paese, introducendo inoltre lo “ius soli”, cioè la possibilità di acquisizione della cittadinanza con la maggiore età da parte di bambini nati in Italia da genitori privi di titolo di soggiorno o entrati in Italia entro il 10° anno di età e che qui abbiano soggiornato legalmente. Per quanto riguarda gli adulti, la proposta di legge impegna i Sindaci, come vertici delle istituzioni più vicine ai cittadini e in principio di territorialità, nel ruolo di presentazione al Presidente della Repubblica della istanza di cittadinanza, riducendo da 10 a 5 anni  il periodo di soggiorno legale in Italia necessario prima di presentare l’istanza. La seconda proposta di legge riguarda il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ha eleborato nel 2005 e mira a riconoscere il diritto di voto in città, province e regioni per le persone straniere in possesso di titolo di soggiorno da 5 anni per il suffragio universale nelle comunità locali. Perché l’integrazione si costruisce anche assumendosi la responsabilità sociale e politica della gestione della propria comunità.

Dal 1° ottobre è partita la raccolta di firme a sostegno delle due proposte di legge, ne occorrono 50mila, obiettivo da raggiungere entro la fine di febbraio 2012. Oltre cento città sono attive con altrettanti comitati e migliaia di volontari per raccogliere le firme e sensibilizzare tutti ad impegnarsi in questa campagna per i diritti di cittadinanza e per modificare una situazione che genera ingiustizie, limita la possibilità di piena integrazione e disattende il dettato dell’art. 3 della Costituzione, che stabilisce l’uguaglianza tra le persone e impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno raggiungimento. Auspicando un ampio coinvolgimento soprattutto da parte dei giovani, è importante ricordare le parole dello scrittore Andrea Camilleri, tra i primi ad aderire alla Campagna: “E’ urgente un Risorgimento di rinascita che, come 150 anni fa, è compito dei giovani italiani compiere, i quali mi auguro abbiano al loro fianco gli immigrati e i figli degli immigrati diventati cittadini italiani a tutti gli effetti”.

Oltre a firmare ufficialmente per sostenere le due proposte di legge presso i banchetti organizzati nelle diverse città, è possibile aderire al manifesto della Campagna collegandosi al sito: www.litaliasonoanchio.it

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