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Agli studenti. Papa: non smettete di sognare in grande per un mondo migliore

«Liberatevi dalla dipendenza del telefonino», Francesco incontrando studenti e docenti del Liceo Visconti di Roma. «Non sporcare l'amore, servono pudore e fedeltà» e « lottate contro il bullismo»

"Cari giovani studenti, non smettete di sognare in grande e di desiderare un mondo migliore per tutti. Non accontentatevi della mediocrità nelle relazioni tra di voi, nella cura dell'interiorità, nel progettare il vostro futuro, nell'impegno per un mondo più giusto e più bello". Così Papa Francesco si è rivolto agli studenti del liceo Visconti di Roma, ricevuti in udienza in occasione dell'Anno giubilare Aloisiano.

“Da quel Collegio sono usciti personaggi importanti che hanno contribuito al progresso della scienza e alla crescita della società – sottolinea ancora Francesco - favorendo un dialogo costruttivo tra fede e ragione. I valori del Vangelo, che hanno animato la cultura di generazioni e generazioni di italiani, possano ancora oggi illuminare le coscienze, le famiglie, le comunità, perché in ogni campo si operi nel rispetto dei valori morali e per il bene dell’uomo”.

Per il Papa “la scuola come tale è un bene di tutti e deve restare una fucina nella quale ci si educa all’inclusione, al rispetto delle diversità, alla collaborazione. È un laboratorio che anticipa ciò che dovrebbe essere nel futuro la collettività. E in questo gioca un ruolo importante l’esperienza religiosa, nella quale entra tutto ciò che è autenticamente umano”. Il rispetto delle diversità per collaborare, per favore non abbiate paura delle diversità, queste arricchiscono il paese, ci fanno guardare avanti", dice a braccio il Papa.

Francesco poi racconta: “Nello stesso edificio della vostra Scuola, si trova la monumentale Chiesa di S. Ignazio, al cui interno riposano le spoglie di S. Luigi Gonzaga, del quale è in corso un Anno Giubilare per i 450 anni della sua nascita. Lui frequentò da studente gli stessi ambienti che oggi voi frequentate. San Luigi è patrono della gioventù; per questo mi piace richiamare alcuni temi che ricavo dalla storia di questo grande Santo e che mi sembrano molto attuali”.

“C’è tanto bisogno di giovani che sappiano agire così, anteponendo il bene comune agli interessi personali!”, esclama il Papa. "Voi sapete cosa succede dentro di voi? Avete imparato l'introspezione sana? Cosa passa dentro di me? Più della scienza è la saggezza. Sarebbe bello che tra voi in gruppo facesse una bella riflessione su cosa è la coscienza, cosa succede a me nella coscienza e come crescono atteggiamenti buoni e no; liberatevi dalla dipendenza del telefonino, voi sicuramente avete sentito parlare delle dipendenze, come quella del chiasso. Questa del telefonino è una dipendenza molto sottile" aggiunge ancora il Papa a braccio.

"Vorrei aggiungere una cosa infine: Nel vostro Istituto non ci siano guerre o aggressioni. Tanto dolore mi fa vedere che in qualche scuola c'è il bullismo. Lottate contro questa aggressività, niente bullismo nel vostro Istituto".

A. Sac.

© Avvenire, sabato 13 aprile 2019