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Al Santuario di Fatima, in migliaia da tutto il mondo per implorare il dono della pace

Giustizia, sicurezza, fine delle violenze contro i cristiani, possibilità di un futuro di speranza, libertà. La parola pace si declina così e a invocarla sotto forme e lingue diverse sono i giovani che raggiungono in queste ore il Santuario. Solo nella giornata di lunedì 31 luglio, in 140 mila giovani hanno visitato Fatima, sostando in preghiera davanti alla Cappella delle Apparizioni. Sabato 5 agosto verrà qui anche Papa Francesco. E l’attesa è altissima

La parola pace è la parola più pronunciata dai giovani a Fatima. E’ il grande “sogno” della generazione Z. Attraversa tutti i Paesi del mondo. Da Hong Kong al Messico, fino all’Ucraina. Il Santuario dove la Madonna apparve ai tre pastorelli, si riempie in questi giorni di giovani, colori e bandiere. Solo lunedi 31 luglio alla Messa delle 11, 100mila pellegrini hanno partecipato alla celebrazione riempiendo la Basilica e l’immenso piazzale del Santuario. I gruppi più numerosi provengono da Stati Uniti, Italia, Spagna e Francia. Alla messa del pomeriggio i giovani erano in 40mila, provenienti per lo più dall’America Latina. E’ Carmo Rodeia, direttrice dell’ufficio comunicazioni del Santuario, a dare al Sir qualche cifra sulla presenza dei giovani a Fatima in questi giorni di Gmg. Sono cominciati ad arrivare qui dalla metà di luglio ma la loro presenza è cresciuta di numero giorno dopo giorno.

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I giovani arrivano a Fatima portando nelle loro braccia tutti i pesi e le oscurità dei paesi da cui arrivano ma anche i sogni e le speranze dei loro coetanei. Le storie si intrecciano come anche le crisi geopolitiche in atto in diversi punti del pianeta. Ma la parola pace è la stessa anche se si declina in forme e lingue diverse. Hugo viene da Hong Kong, la città dove i giovani hanno avuto il coraggio di sfidare le autorità e sfilare per le strade e nelle piazze invocando libertà e democrazia. Dalla diocesi sono arrivati a Lisbona in 400. “Vado a Fatima – dice – per chiedere alla Madonna pace e giustizia, la fine di tutte le guerre nel mondo ma soprattutto per chiedere un futuro di speranza per tutti i giovani della mia città”.  Nkechi Asogwa viene dalla Nigeria, paese ferito da continui attentati. “Nel mio Paese – racconta – viviamo un periodo di grandissima insicurezza soprattutto per azioni di violenza contro i cristiani. Il mio popolo soffre nella povertà. Sono qui per implorare un futuro migliore al Dio della pace”. Marta Holyss viene da Ivano-Frankivsk, dalla martoriata Ucraina. Subito dopo lo scoppio della guerra, è fuggita a Londra. Ha solo 12 anni ma ne dimostra molti di più. “Il mio sogno oggi è quello di poter tornare a casa perché lì, c’è tutta la mia famiglia. La guerra mi ha tolto tutto, però sento che ci sono tante persone che ci sostengono e ci aiutano e questo per noi è motivo di grande forza e coraggio”. Cosa chiedi alla Madonna di Fatima? “Libertà per il mio Paese”, risponde senza esitazione. Celina invece ha 30 anni e viene da Guadalajara, Messico. Il suo gruppo è rumoroso e attira l’attenzione di tanti. Si fa però seria quando le si chiede della situazione nel suo Paese. “Il narco traffico sta rovinando un’intera generazione. Sta generando un clima di violenza continua. Ogni giorno contiamo morti e desaparecidos. Dobbiamo tornare ad evangelizzare il mondo. Solo la fede può cambiare la storia”.

A Fatima i giovani trovano percorsi dedicati: programmi organizzati e visite gratuite, soprattutto proposte di preghiera. Due volte al giorno possono anche seguire due workshops sulla spiritualità di Fatima. “Un percorso – spiega Carmo Rodeira – pensato sul messaggio della Madonna di Fatima che è centrato sulla preghiera e la conversione. L’idea è quella di far entrare la preghiera nella vita dei giovani come la cosa più importante. Solo cuori riconciliati possono costruire la pace e cambiare il mondo”. Le attività resteranno aperte fino al 10 agosto.

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Si respira nel Santuario un clima di grandissima attesa per l’arrivo di Papa Francesco sabato 5 agosto. Entrerà con la papa mobile e percorrerà il lungo piazzale che lo poterà nella Cappella delle Apparizioni che è il vero cuore del Santuario. Fu la prima costruzione fatta nella Cova da Iria sul posto delle Apparizioni della Madonna. Il posto esatto è indicato da una colonna di marmo sulla quale è posta l’Immagine della Madonna. Lì – fa sapere Carmo Rodeia – il Santo Padre sosterrà in silenzio per tutto il tempo che vorrà. Poi, comincerà la recita del Rosario. Dopo il saluto del vescovo di Fatima, il Papa terrà un discorso. Nella cappellina, oltre a tutti i vescovi del Portogallo, saranno presenti 200 giovani malati e detenuti, “giovani – dice Carmo Rodeia – che non hanno potuto partecipare alla Gmg a Lisbona e avranno così l’occasione per salutare il Santo Padre”. La visita durerà circa 2 ore.

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La statua della Madonna custodita dentro la teca nella cappellina delle apparizioni sarà poi trasferita a Lisbona domenica 6 agosto per la messa di conclusione della Gmg. È la seconda volta che Papa Francesco visita il Santuario di Fatima. Lo fece nel 2017 in occasione del centenario delle Apparizioni della Beata Vergine Maria alla Cova da Iria. La direttrice delle comunicazioni ricorda che la tappa nel santuario è stata aggiunta al programma della Gmg perché Francesco vuole pregare in modo speciale Maria per la fine della guerra nel cuore dell’Europa e in diverse parti del mondo e ricorda, a questo proposito, il gesto compiuto da Francesco, nel segno di Fatima, a poco più di un mese dallo scoppio della guerra nella martoriata Ucraina, di chiedere la consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.

Maria Chiara Biagioni

© www.agensir.it, sabato 5 agosto 2023

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