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Battezzati e inviati Mese Missionario Straordinario

Sin dall’inizio del suo pontificato Papa Francesco ha manifestato un chiaro orientamento e impegno al fine di suscitare in tutta la Chiesa (ma forse ancor di più in quella europea e italiana) una rinnovata coscienza e azione missionaria, consapevole che «l’attività missionaria “rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la Chiesa”

«... accogliendo la proposta della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, indico un mese missionario straordinario nell’Ottobre 2019, al fine di risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentes e di riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale (...) affinché tutti i fedeli abbiano veramente a cuore l’annuncio del Vangelo e la conversione delle loro comunità in realtà missionarie ed evangelizzatrici …»[1].

Con queste parole, due anni fa, Papa Francesco comunicava la decisione di indire un mese missionario straordinario, in occasione del 1° centenario dalla promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud, di Papa Benedetto XV, sull’attività svolta dai missionari nel mondo.

Sin dall’inizio del suo pontificato Papa Francesco ha manifestato un chiaro orientamento e impegno al fine di suscitare in tutta la Chiesa (ma forse ancor di più in quella europea e italiana) una rinnovata coscienza e azione missionaria, consapevole che «l’attività missionaria “rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la Chiesa” e “la causa missionaria deve essere la prima”» e che «(...) l’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa» (EG 15).

Di qui, l'invito affinché «... tutte le comunità facciano in modo di porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno. Ora non ci serve una “semplice amministrazione”. Costituiamoci in tutte le regioni della terra in un “stato permanente di missione”» (EG 25).

L'ampiezza e la forza di queste indicazioni del Papa ci fanno capire come il significato di questo mese missionario vada ben al di là dell'organizzazione delle tradizionali iniziative - sempre belle e positive - che lo caratterizzano; si tratta, in realtà, di intraprendere un percorso - certamente impegnativo - di ripensamento dei tempi e dei modi in cui si sviluppa l'attività pastorale, alla luce del mandato originario che abbiamo ricevuto dal Signore Gesù: «19Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.» (Mt 28,19-20).

Cosa potrà rendere, dunque, questo mese missionario “straordinario”?

Qualche anno fa, al termine di un'attività di animazione missionaria con alcuni bambini del catechismo, chiesi: secondo voi, dunque, a cosa serve la missione? Una bambina, sorprendentemente, rispose così: "Secondo me serve a ricordarci che siamo cristiani!" ("...con la bocca dei bimbi e dei lattanti ...").

Le nostre comunità hanno una storia ricca di impegno, di tradizioni, di esperienze, che sono certamente un patrimonio per la nostra Chiesa. Questa ricchezza, tuttavia, può a volte essere vissuta come una sorta di "rendita di posizione", difficilmente conciliabile con le esigenze dell'evangelizzazione.

In questo tempo in cui si sognano, si pensano, si programmano i percorsi di un nuovo anno pastorale, sarebbe opportuno "osare" alcune scelte coraggiose decisamente orientate all'evangelizzazione nell'ambito della vita delle nostre comunità e del loro territorio ... forse non nella direzione di grandi cambiamenti immediatamente "visibili", ma di piccole e significative esperienze (per le quali formarsi adeguatamente) che possano essere un segno - e una pro-vocazione - per le nostre comunità.

Invochiamo con fiducia il dono dello Spirito, perché rimuova gli "ostacoli del cuore" che tante volte ci impediscono di riconoscerne la voce e le opportunità che ci presenta per crescere nell'essere testimoni della Buona Notizia di Gesù.

 

sac Alessandro Tanzi

Direttore Ufficio Missionario Diocesano

 

[1] Papa Francesco, Lettera in occasione del centenario della promulgazione della lettera apostolica “Maximum Illud”,

22-9-2017

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