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Chi sono le suore che il Papa ha chiamato "martiri del nostro tempo"

Erano quattro suore della congregazione delle Missionarie della Carità, fondate da Madre Teresa. Sono morte venerdì nello Yemen, nel corso di un attentato in cui sono morte almeno 16 persone

Stavano servendo la colazione alle 8.30 di mattina quando uomini  armati hanno fatto irruzione nella casa di cura per anziani in cui prestavano il loro servizio con altre due suore ad Aden nello Yemen. Sono morte così, mentre servivano gli ultimi in un Paese difficile, come sempre fanno per missione le Missionarie della Carità fondate in India nel 1948 da Madre Teresa di Calcutta e riconosciute come congregazione dal Vaticano nel 1965, che uniscono ai voti comuni agli altri ordini religiosi (povertà, castità e obbedienza) l'offerta di sé al servizio degli ultimi.

Si chiamavano Suor Annselna, (57 anni, India), suor Margarita (44 anni, Rwanda) Suor Reginette (32 anni, Rwanda)   e suor Judith (41 anni, Kenya). Delle loro vite nel caos che è seguito all'attentato sono arrivate poche notizie.  Stando a quanto riferito dalla portavoce delle Missionarie della carità alla testata indiana The Hindu, la casa di cura, istituita da Madre Teresa nel 1992, la cappella e le altre strutture in cui le suore uccise lavorano nello Yemen, sono andate distrutte e anche del sacerdote con cui collaboravano si sarebbero al momento perse le tracce.  Nell'attentato sono state uccise almeno 16 persone, la casa a quanto se ne sa assisteva un'ottantina di ospiti.

Della vita delle suore africane al momento non si conoscono particolari, una parte della storia di suor Annselna invece è stata ricostruita dal Telegraph India: al secolo Cecilia Minj, era l'ultima di sette figli di una famiglia contadina di Gumla a circa 200 km da Ranchi in India era entrata nelle Missionarie a 20 anni e  da allora lo scopo della sua vita era stato, secondo le testimonianze di chi l'ha conosciuta, servire i poveri, cosa che stava facendo quando l'hanno sorpresa i suoi assalitori. 

Secondo quanto riferito dall'Indian Express all'inizio avrebbe nascosto al padre l'intenzione di diventare suora, chiedendo soltanto di andare a Ranchi per studiare. Entrata nella congregazione on il nome di Suor Annselna è stata prima a Calcutta, poi negli Stati Uniti, in Iraq, a Roma, in Giordania e infine nello Yemen. A casa, per quanto se ne sa, era tornata l'ultima volta nell'estate del 2010 e aveva aiutato poveri anche lì.

Elisa Chiari

© Famiglia Cristiana, 6 marzo 2016

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