Cuba, riapre il Seminario dopo 50 anni
L’eccezionalità  dell’evento è stata illustrata da monsignor José Félix Perez,  segretario esecutivo della Conferenza episcopale cubana secondo cui «si è  trattato di un evento molto significativo perché questo è il primo  edificio di una certa ampiezza ad essere costruito dai tempi della  Rivoluzione», ovvero dal 1959 quando Fidel Castro prese il potere. Da lì  un periodo di sofferenza per la Chiesa: Castro espulse dal Paese un  centinaio di preti, altri sacerdoti – tra i quali il futuro cardinale  Ortega – vennero mandati nei campi di rieducazione e i beni  ecclesiastici furono confiscati. L’inaugurazione del Seminario –  «anticipata» nel 1998 dalla benedizione della prima pietra dell’istituto  da parte di Giovanni Paolo II durante il suo viaggio nell’isola (21-26  gennaio) – rappresenta, secondo diversi osservatori, un ulteriore segno  del miglioramento dei rapporti tra il governo cubano e la Chiesa  cattolica. Da qualche mese, ad esempio, è in corso la liberazione dal  carcere di 52 dissidenti proprio grazie alla mediazione della Conferenza  episcopale.
E in questa occasione così significativa Benedetto  XVI non ha mancato di far sentire la sua presenza con un messaggio  apposito, firmato dal segretario di Stato, il cardinale Tarcisio  Bertone. Nel testo il Pontefice si è augurato che «che questo solenne  evento possa essere un segno e uno stimolo per un rinnovato vigore in  favore di un’accurata preparazione umana, spirituale e accademica dei  futuri sacerdoti». Nel ringraziare per il loro «generoso contributo»  quanti hanno reso possibile tale iniziativa, tra i quali va annoverata  la Pontificia Commissione per l’America latina. Benedetto XVI invita i  seminaristi di Cuba ad «identificarsi ogni giorno di più con i  sentimenti di Cristo buon pastore» e ad essere al tempo stesso  «testimoni audaci» dell’amore di Cristo come «autentici discepoli e  missionari del Vangelo della salvezza».
Presenti all’evento  dell’apertura della nuova struttura ecclesiale vi erano numerose  delegazioni di vescovi da Stati Uniti (tra cui l’arcivescovo di Miami  Thomas Wenski), ma anche di Messico, Porto Rico, Italia e Bahamas. Tra  loro anche il presidente dei vescovi cubani, monsignor Dionisio Garcia,  il nunzio apostolico a L’Avana, monsignor Giovanni Angelo Becciu, e una  delegazione dei Cavalieri di Colombo, guidata dal responsabile  internazionale Carl Anderson.
Situato a circa 17 chilometri a sud  est di L’Avana, il Seminario, intitolato a San Carlo e a Sant’Ambrogio,  ospiterà un centinaio di seminaristi e aprirà i battenti il 14 gennaio.  Disposto su una superficie di quasi 22 ettari, la struttura – riferisce  Radio Vaticana – conta su otto fabbricati predisposti come sedi dei  corsi di teologia e filosofia oltre al rettorato, la biblioteca, l’aula  magna e la cappella. I lavori per costruirli erano iniziati nel 2006  grazie ad alcuni finanziamenti da alcune chiese locali straniere, tra le  quali la Conferenza episcopale italiana e quella statunitense. 
            