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Fine vita. Cristiani, ebrei e musulmani: mai eutanasia e suicidio assistito

Anche la libertà di coscienza per i medici nella Dichiarazione congiunta delle religioni monoteiste firmata oggi in Vaticano e consegnata a papa Francesco

Assoluta contrarietà a eutanasia e suicidio assistito (definiti «moralmente e intrinsecamente sbagliati», tanto che «dovrebbero essere vietati senza eccezioni»); libertà di coscienza per i medici, nessuno dei quali mai «dovrebbe essere costretto o sottoposto a pressioni» per partecipare anche in modo indiretto; incoraggiamento a «una qualificata e professionale presenza delle cure palliative, ovunque e per ciascuno»; diffusione di una cultura che non faccia mai perdere di vista il valore e la dignità della vita di tutti i pazienti, senza che nessuno di loro sia indotto a sentirsi un peso; coinvolgimento delle comunità ispirate da qualunque fede religiosa nelle grandi questioni della bioetica «relative al paziente in fase terminale»; sostegno «alla famiglia e ai cari dei pazienti che muoiono». Sono i punti centrali della «Dichiarazione congiunta delle religioni monoteiste abramitiche sulle problematiche del fine vita» firmata lunedì 28 ottobre in Vaticano e consegnata al Papa dai firmatari, tra i quali monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita.

ECCO IL TESTO DEL DOCUMENTO

Francesco Ognibene

© Avvenire, lunedì 28 ottobre 2019

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