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La campagna. 8xmille, una firma per migliaia di opere della carità

Prosegue la campagna di sensibilizzazione nelle parrocchie: dall'assistenza a minori e anziani alle mense gestite dalla Caritas, la mappa degli interventi lungo l'intera Penisola

 

Che cos’hanno in comune l’oratorio di Vigliano Biellese, la chiesa duecentesca di Sant’Apollinare a Monte Roberto (Ancona), le quattro scuole elementari pubbliche antisismiche riaperte all’indomani del terremoto a Fontecchio, Fossa, Ocre e Roio, nell’Aquilano? O ancora, c’è un filo rosso tra il piano di assistenza ai minori disabili, esteso anche ai loro genitori e insegnanti, avviato a San Marco Argentano (Cosenza), la mensa Caritas di Oristano, con servizio docce, abiti, centro ascolto e banco farmaceutico, insieme al progetto occupazionale «La fabbrica del lavoro » della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino?

La risposta è in una firma. Quella che ogni anno la Chiesa cattolica chiede ai fedeli di riconfermare liberamente. Domenica 14 maggio si è celebrata in tutte le 26mila parrocchie italiane la Giornata nazionale 8xmille. I sacerdoti e i volontari hanno parlato ai fedeli non solo dei rendiconti trasparenti da consultare per verificare l’utilizzo dei fondi. Non solo di come ricevere contributi per culto e pastorale, opere di carità, sostentamento dei sacerdoti, restauri per le chiese che hanno scandito momenti importanti della nostra vita, e che da secoli tramandano fede e cultura, o beni confiscati alle mafie, diventati case-famiglia per donne e minori in difficoltà, fino agli interventi di prossimità agli anziani, promossi da tante parrocchie italiane. Ma di come ogni fedele può partecipare, in spirito di corresponsabilità, ad alimentare il fiume della solidarietà al servizio della missione della Chiesa. E - ben più importante - di come far crescere la coscienza di ciascuno, spingendolo a domandarsi da dove vengono le risorse per annunciare il Vangelo in Parola e opere oggi in Italia, e decidere di fare sempre più consapevolmente la propria parte.

Con la firma 8xmille, per esempio, la più nota anche se non unica tra le forme di contribuzione. Il parroco potrà per questo organizzare contattando l’incaricato diocesano per il sovvenire - un evento formativo nella comunità, per far conoscere da vicino il sistema di sostegno economico alla Chiesa. Sarà il primo passo per partecipare al concorso «Tuttixtutti » (tuttixtutti.it) che ogni anno riconosce contributi fino a 15mila euro per un progetto sociale parrocchiale. In chiesa troveranno aiuto anche i pensionati titolari di modello CU (l’ex Cud), che non essendo più obbligati a consegnarlo, spesso rinunciano a destinare la quota Irpef. Verranno infine date indicazioni su dove trovare informazioni verificate sui rendiconti (sui siti 8xmille.it o chiediloaloro.it). Oltre ai dati 2016 e alla sequenza storica delle assegnazioni, il dettaglio geografico delle opere finanziate è sulla Mappa 8xmille (sugli stessi siti web oltre che su Sovvenire.it).

GUARDA LA MAPPA

Conta oltre 13mila opere geolocalizzate. Da scoprire per comune, diocesi, provincia, regione. O per tipologia: settimane bibliche, formazione dei catechisti, corsi anti- disoccupazione, empori Caritas dove famiglie in difficoltà hanno accesso alla spesa gratuita, doposcuola di qualità per contrastare l’abbandono degli studi tra i giovanissimi, fino alle fondazioni anti-usura e alla formazione occupazionale per costituirsi in cooperative. La Mappa è in continuo aggiornamento e dunque non tutte le realizzazioni sono già evidenziate. Ma restituisce l’idea di quanto l’8xmille meriti di essere conosciuto in profondità. Nelle centinaia di progetti, molti promossi dai sacerdoti, c’è l’Italia che non sta a guardare. E a partire dalle risorse messe in comune e redistribuite, tesse ogni giorno fiducia e futuro tra i più soli, investendo in misericordia.

Laura Delsere

© Avvenire, lunedì 15 maggio 2017

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