La Veglia di Pentecoste, presieduta dall'Arcivescovo in Cattedrale, la sera di sabato 18 maggio, ha coinvolto le aggregazioni e i movimenti laicali che animano la vita della nostra Chiesa diocesana.

Un coro di voci diverse, armonizzate dall'unico Spirito Santo, invocato, atteso e riconosciuto all'opera anche al di là dei consueti "recinti del sacro".

Molti i segni evocativi, dal grande braciere che ha introdotto la preghiera, nel quale un rappresentante di ogni gruppo ha posto alcuni grani di incenso, fino all'accensione delle candele, prima a simboleggiare i sette doni dello Spirito, poi a illuminare tutta l'assemblea, popolo di Dio e testimone di una rinnovata Pentecoste.

Spezzando la Parola e condividendo esperienze di vita, l'Arcivescovo, visibilmente commosso per l'abbraccio di una Cattedrale gremita e raccolta in profonda preghiera, nel mandato missionario ha invitato tutti - come amava dire don Tonino Bello - a "cresimare il mondo", ungendolo della presenza amorevole di Dio che cerca e ama ogni donna e ogni uomo.

Buona Pentecoste a tutti!