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Papa Francesco: la Pasqua è la festa più importante della fede

Stasera alle 20.30 la Veglia Pasquale in San Pietro presieduta da Francesco. Domani alle 10 la Messa del giorno di Pasqua seguita dalla Benedizione Urbi et Orbi alle 12.00

Il Papa presiederà questa sera alle 20.30 nella Basilica di San Pietro la Veglia Pasquale nella Notte Santa. Il rito inizia con la tradizionale benedizione del fuoco nuovo nell’atrio della Basilica, seguita dalla processione con il cero pasquale e l’Exsultet, il gioioso annunzio pasquale che canta il trionfo del Signore risorto sulla morte e sulle tenebre del mondo.

Il Papa durante la Veglia battezza 8 adulti

Nella Madre di tutte le Veglie, Francesco battezzerà 8 adulti, 3 donne e 5 uomini, tra i 28 e 52 anni. Sono 4 italiani, un albanese, un nigeriano, uno statunitense e una peruviana. Durante la celebrazione si pregherà in particolare per le famiglie, i poveri e i sofferenti, e perché i pastori abbiano sete di salvezza per ogni uomo.

Messa del giorno di Pasqua e Benedizione Urbi et Orbi

Domani il Papa presiederà la Messa del giorno di Pasqua alle 10.00 in Piazza San Pietro. Il Vangelo sarà proclamato sia in latino che in greco. Le preghiere dei fedeli chiederanno per il Papa e i vescovi di tutta la Chiesa il dono della franchezza evangelica e la passione apostolica; si pregherà perché i sacerdoti e i religiosi possano essere testimoni gioiosi delle realtà future; e ancora per la pace, la giustizia e la fraternità in tutto il mondo e perché siano sconfitte tutte le divisioni e i rancori. Alle 12.00, dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana, il Santo Padre leggerà il Messaggio Pasquale e impartirà la Benedizione Urbi et Orbi con la concessione dell’indulgenza plenaria nella forma stabilita dalla Chiesa.

Migliaia di fiori olandesi in Piazza San Pietro

Per l'occasione Piazza San Pietro sarà trasformata in un immenso giardino fiorito realizzato con quasi 50.000 fiori e piante giunti direttamente dall’Olanda. L’addobbo floreale è ricco di riferimenti simbolici. Novità di quest’anno è l’uso di quasi 1.000 rami di Cymbidium, un’orchidea particolarmente resistente e durevole, che simboleggia l’amicizia e l’amore puro. Nella simbologia cristiana le macchie sui petali dell’orchidea rappresentano il  sangue di Cristo. L’addobbo comprende centinaia di esemplari gialli, colore simbolo di luce e di gioia per la Resurrezione di Cristo. Per la decorazione dell’altare, invece, sono stati scelti fiori di Cymbidium verde, il colore della speranza, della forza, della calma e della pace. E’ il 32.mo anno consecutivo che il settore floricolo olandese cura la decorazione floreale di Piazza San Pietro in occasione della Pasqua.

Pasqua, la festa più importante della fede

Mercoledì scorso, durante l’udienza generale, Papa Francesco ha ricordato che la Pasqua è la festa più importante della nostra fede, “perché è la festa della nostra salvezza, la festa dell’amore di Dio per noi” che celebra “un grande unico mistero: la morte e la risurrezione del Signore Gesù” che ci rende nuove creature. L’annuncio “Cristo è risorto” – ha affermato il Papa – “è il centro della nostra fede e della nostra speranza”, che “continuamente evangelizza la Chiesa” che “a sua volta è inviata ad evangelizzare”. “Questa è la grandezza dell’amore di Gesù: dà la vita gratuitamente per farci santi, per rinnovarci, per perdonarci”. Un cristiano, “pur rimanendo peccatore, perché tutti lo siamo, - ha precisato Francesco - non può più essere corrotto, la giustificazione di Gesù ci salva dalla corruzione, siamo peccatori ma non corrotti; non può più vivere con la morte nell’anima e neanche essere causa di morte”. Ma “ci sono i cristiani finti” - ha osservato - che continuano a vivere una vita corrotta: “questi cristiani finti finiranno male”. Invece, grazie alla vita nuova che ci dona il Signore, “il prossimo, soprattutto il più piccolo e il più sofferente, diventa il volto concreto a cui donare l’amore che Gesù ha donato a noi. E il mondo - ha detto il Papa - diventa lo spazio della nostra nuova vita da risorti. Noi siamo risorti con Gesù” e grazie a Lui possiamo essere “strumenti di riscatto e di speranza, segni di vita e di risurrezione”.

© www.vaticannews.va, sabato 31 marzo 2018

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