Arcivescovo

S.E. Giuseppe

Satriano

IN AGENDA

Quasi 7 miliardi: clicca qui e conta

Lettera a un bambino che sta per nascere e portare il nostro pianeta a 7 miliardi di abitanti. Le risorse e le ingiustizie: non tutti"pesiamo" allo stesso modo sulla Terra.

popoflash_2138397.jpgCaro settemiliardesimo uomo,

il 31 ottobre è il tuo giorno. Anche se non sappiamo come ti chiami, ci dicono che con te la popolazione mondiale ha raggiunto quota 7 miliardi. Ogni ora siamo 10.000 in più. Quando sono nato io, nel 1974, eravamo 4 miliardi sulla Terra e le Nazioni Unite convocavano la Prima Conferenza mondiale sulla popolazione a Bucarest. Oggi siamo dunque quasi raddoppiati. È probabile che tu sia nato nella regione dell’Asia/Pacifico, una delle aree del mondo in cui il tasso di crescita demografica è più elevato. E dove la popolazione è più giovane.

L'Italia, invece, ha uno dei tassi di fecondità più bassi del mondo, pari a 1,2 figli per donna. Secondo le proiezioni Eurostat, nel 2040 avrà una popolazione composta per oltre il 30% da   ultrasessantacinquenni. Nel nostro Paese il numero di morti supera quello dei nati da quattro anni.

I più fertili tra i Paesi industrializzati sono, invece, Francia e Stati Uniti, grazie alla presenza maggiore di immigrati. Le Nazioni Unite hanno lanciato un allarme avvertendo che già adesso vi sono nel mondo 61 paesi che hanno crescita zero o crescita negativa e così nel 2050 il numero di ottantenni sul pianeta sarà quattro volte quello di oggi.

Inutile che venga a raccontare a te queste cose, è probabile che tu sia nato in un Paese come Cina o India, in crescita demografica ed economica. Anzi, ad essere pignoli una differenza c'è: tra 10 anni  l’India potrebbe diventare il paese più popoloso del mondo superando la Cina, dove la crescita demografica sta rallentando con l’aumentare del benessere economico.

Da una parte è probabile che tu sia molto più tecnologico di me, si dice “nativo digitale”, nato in un'epoca in cui le moderne tecnologie sono il pane quotidiano fin da piccoli. Dall'altra bisogna vedere in che parte del mondo sei nato. Un miliardo e mezzo di persone vive senza elettricità, l’80% delle quali nei Paesi meno sviluppati dell’Asia meridionale e dell’Africa sub-sahariana, mentre poco meno della metà dell’Umanità, 3 miliardi di persone, non ha accesso a servizi energetici moderni.

E l'acqua, vogliamo parlarne? Quella viene ancora prima dell'energia. 884 milioni di persone non hanno accesso all'acqua sicura mentre 2,6 miliardi di persone sono senza igiene di base. 1,5 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno per malattie connesse alla carenza di acqua pulita, più di quanti ne muoiano per Aids, malaria e morbillo, le tre cause più frequenti di morti infantili sommate insieme.

Un'altra mia curiosità è sapere se sei nato in città, come me, oppure in una zona rurale. Nel 2007 è avvenuto per la prima volta il sorpasso da parte della popolazione che vive nelle città, che possono essere megalopoli come Il Cairo e Città del Messico, oppure cittadine di media dimensione come Mantova, in Italia, o Trondheim, in Norvegia.

La crescita della popolazione continuerà all'infinito? Finora è stato così e pare che nel 2040 toccheremo i 9 miliardi, ma poi i demografi prevedono che inizieremo a diminuire per stabilizzarci proprio attorno ai 7 miliardi o poco più. Non è detto, le Nazioni Unite pubblicano oggi un rapporto in cui si afferma che alla fine del 2100 sul nostro pianeta ci saranno quindici miliardi di esseri umani: la popolazione mondiale, dunque, raddoppierà in meno di un secolo.

Quante risorse naturali ci sono sulla Terra? Abbastanza per tutti ma solo se diminuiamo le ingiustizie. Tu sei appena nato e credi giustamente che questa parola non abbia senso. Eppure ognuno di noi consuma come 22 abitanti del Malawi, non “pesiamo” tutti allo stesso modo sugli equilibri planetari.

Gabriele Salari
 
© Famiglia Cristiana, 29 ottobre 2011
Prossimi eventi