Sinodo per l'Italia, la proposta della Cei consegnata al Papa
La Chiesa italiana «deve incominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi». L’indicazione era arrivata da papa Francesco a fine gennaio ricevendo i partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio catechistico della Cei. Sabato 27 febbraio la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha consegnato al Pontefice una proposta per dare un primo impulso al percorso sinodale nella Penisola. Il testo è stato presentato a Bergoglio nell’udienza alla quale hanno partecipato il cardinale presidente, Gualtiero Bassetti, il segretario generale il vescovo Stefano Russo e i tre vice-presidenti Franco Giulio Brambilla, Mario Meini e Antonino Raspanti. «Abbiamo preso lo spunto dall’invito del Papa e abbiamo preparato una bozza che abbiamo sottoposto al Santo Padre per cominciare già a offrire un incipit a questo movimento sinodale», spiega al termine del colloquio il cardinale Bassetti in un’intervista a Vatican News. Secondo il presidente della Cei, il Pontefice sollecita un «Sinodo “dal basso” per potere poi individuare quelle che sono le priorità».
Tre sono per Bassetti gli «elementi» di cui occorre tenere conto nell’intero processo. «Il primo è rifarsi all’Evangelii gaudium laddove il Papa esorta a una conversione pastorale», sottolinea il cardinale ai media vaticani. Lo aveva già evidenziato nei giorni scorsi in una conversazione con Toscana Oggi, il settimanale delle diocesi toscane, dove il porporato aveva ricordato che nel Convegno ecclesiale nazionale di Firenze nel 2015 «Francesco ci invitò ad avviare in “modo sinodale” un approfondimento dell’Evangelii gaudium in ogni comunità e parrocchia. Per i laici significa che questo è il momento di assumersi quella corresponsabilità nella vita della Chiesa che è stata evocata per tanti anni. Occorre dar vita in ogni diocesi a un cammino insieme, sinodale appunto, in cui la comunità ecclesiale non solo si metta in movimento ma si guardi nello “specchio” delle Beatitudini e le metta in pratica concretamente». Il secondo fattore che scandirà l’itinerario sarà «la fraternità solidale, che naturalmente si esprima nei fatti. Una prossimità che i cristiani devono vivere», afferma il cardinale a Vatican News. E il terzo aspetto da considerare è «un’accentuata formazione ecclesiale». Quindi Bassetti chiarisce: «Questo mi sembra che sia il terreno su cui ci si debba muovere, le aree principali di questo impegno sinodale».