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Testimoni di Dio

L'annuncio del Vangelo «coinvolge tutti, tutto e sempre» e, al giorno d'oggi, «non possiamo rimanere tranquilli al pensiero che, dopo duemila anni, ci sono ancora popoli che non conoscono Cristo», mentre «l’imperante relativismo» sta facendo crescere il numero di coloro che pensano e vivono «come se Dio non esistesse».

gmm-2011--locandina--small.jpgÈ il monito che Benedetto XVI rivolge a «tutti i battezzati» per ricordare l'«andate e annunciate» di Gesù, in occasione della Giornata missionaria mondiale, che sarà celebrata il prossimo 23 ottobre.

Nel suo messaggio, il Papa, citando il Beato Giovanni Paolo II, ha ribadito l’urgenza e l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo «con lo stesso slancio dei cristiani della prima ora».

È un invito che risuona ogni anno nella celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale e per tutto il mese dell’ottobre missionario ma che rischia di essere relegato solo a quei momenti, a quel mese, a quella Giornata. Per questo il Papa ricorda che «è importante che sia i singoli battezzati e sia le comunità ecclesiali siano interessati non in modo sporadico e saltuario alla  missione, ma in modo costante, come forma della vita cristiana. La stessa Giornata Missionaria non è un momento isolato nel corso dell’anno, ma è una preziosa occasione per fermarsi a riflettere se e
come rispondiamo alla vocazione missionaria; una risposta essenziale per la vita della Chiesa».

Allora è giusto celebrare le giornate, gli anni, i mesi. Purché inneschino processi permanenti di revisione e d'impegno. È giusto parlare di mese missionario. Purché la parola mese non sia concepita come un isolante termico che incastra nell'angustia di trenta giorni una dimensione radicale e totalizzante della vita della Chiesa.

Don Tonino Bello, voce profetica dei nostri giorni, aveva ben colto il senso del Mese Missionario di ottobre: un tempo di riflessione sui temi della missione che possa incidere sulle scelte della vita di ogni giorno, sempre aperte alle esigenze della missio ad gentes.

Commentando la lettera del Papa, le Pontificie Opere Missionarie affermano che «la testimonianza è elemento fondante dell’identità del cristiano: Battesimo, Cresima ed Eucaristia lo costituiscono capace di “annunciare la morte del Signore, proclamare la sua risurrezione, finché egli venga”. I missionari e le missionarie a loro volta non possono che essere e sentirsi testimoni di Dio tra i popoli e le culture, confrontandosi spesso con volti di Dio incarnati in altre e diverse espressioni religiose.

Testimoni di Dio è la proposta per l’Ottobre Missionario e la Giornata Missionaria Mondiale 2011.

L’enfasi non è solo sul dovere di essere testimoni: senza una personale esperienza di fede e di preghiera, senza una ricezione grata della Buona Notizia e senza la disponibilità ad accogliere misericordia e perdono, non c’è testimonianza. Si è testimoni sì, ma di Dio. Il Dio riconosciuto nella figura di Gesù, segno della misericordia da lui avvertita nell’indignazione per le fragilità, le miserie, le ingiustizie degli uomini, e distribuita a piene mani nelle strade e nei villaggi della sua terra fino al momento supremo della Croce».

La forza e la consapevolezza di essere Testimoni, ricorda il Papa, «viene continuamente ravvivato dalla celebrazione della liturgia, specialmente  dell’Eucaristia, che si conclude sempre riecheggiando il mandato di Gesù risorto agli Apostoli:  “Andate…” (Mt 28,19). La liturgia è sempre una chiamata ‘dal mondo’ e un nuovo invio ‘nel  mondo’ per testimoniare ciò che si è sperimentato: la potenza salvifica della Parola di Dio, la  potenza salvifica del Mistero Pasquale di Cristo. Tutti coloro che hanno incontrato il Signore risorto  hanno sentito il bisogno di darne l’annuncio ad altri, come fecero i due discepoli di Emmaus. Essi,  dopo aver riconosciuto il Signore nello spezzare il pane, «partirono senza indugio e fecero ritorno a  Gerusalemme dove trovarono riuniti gli Undici» e riferirono ciò che era accaduto loro lungo la strada (Lc 24,33-34)».

Con l’impegno di dare sempre «testimonianza viva di Gesù morto e risorto, incontrato e creduto nella Chiesa», la «Giornata Missionaria ravvivi in ciascuno il desiderio e la gioia di “andare” incontro all’umanità portando a tutti Cristo».

 

Si ricorda che:

-          Il Mese Missionario di ottobre intende educarci alla solidarietà spirituale, condividendo le fatiche attraverso momenti di preghiera quotidiana, da vivere personalmente, in famiglia e nella comunità parrocchiale, grazie anche al supporto di sussidi di animazione e materiale missionario (distribuito alle parrocchie dall'Ufficio Missionario i giorni 19-21 settembre scorsi) predisposto dalle Pontificie Opere Missionarie per dare un senso al Mese di ottobre e alla celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale.

-          L’Ottobre Missionario prevede un cammino di animazione articolato in cinque settimane, ciascuna delle quali propone un tema su cui riflettere.

• Prima settimana: Contemplazione, fonte della testimonianza missionaria
• Seconda settimana:
Vocazione, motivo essenziale dell’impegno missionario
• Terza settimana:
Responsabilità, atteggiamento interiore per vivere la missione
• Quarta settimana:
Carità, cuore della missionarietà
• Quinta settimana:
Ringraziamento, gratitudine verso Dio per il dono della missione.

-          La Giornata Missionaria Mondiale intende educarci alla solidarietà economica, condividendo le necessità materiali delle giovani Chiese, attraverso la raccolta di offerte che confluiscono nel Fondo Universale di Solidarietà tra le Chiese, gestito dalle Pontificie Opere Missionarie. Vengono così sostenuti con le offerte della Giornata,  progetti per consolidare la Chiesa mediante l'aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia.

-          A tal proposito va ricordato che «nessun altro scopo può essere aggiunto alla celebrazione di tale Giornata, né le offerte da essa provenienti possono essere stornate per altre richieste ed esigenze, sia pure di carattere missionario […] Gli Istituti missionari e le altre istituzioni si asterranno dalla propaganda con la raccolta di offerte in proprio favore, un mese prima della Giornata Mondiale e un mese dopo […] Le offerte raccolte per le PP.OO.MM.  devono essere trasmesse integralmente  all'Ufficio Economato della Curia, entro il 15 dicembre per motivi di imputazione ai giusti conti». (Norme per il coordinamento delle attività e per l’animazione missionaria delle diocesi del 27/3/1974 - Cap. III)

-          La Veglia diocesana di preghiera sarà celebrata sabato 22 Ottobre, alle ore 20.00, presso la Parrocchia S. Maria delle Vittorie, in Bari, presieduta dall'Arcivescovo Mons. Francesco Cacucci.

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