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Venerdì Santo, Croce e riscatto

Oggi la Chiesa celebra la passione e morte di Gesù Cristo. Questa sera, al Colosseo, la prima Via Crucis di papa Francesco. La Sindone: l'Uomo dei dolori.

In continuità con papa Benedetto XVI

 

C’è un’ideale continuità tra Benedetto XVI che aveva affidato le meditazioni della via Crucis a due giovani libanesi, guidati dal patriarca maronita Bèchara Boutros Rai e papa Bergoglio, molto vicino ai cattolici di rito orientale tanto da essere, da primate argentino, anche punto di riferimento per chi, di tradizione orientale, non avesse un ordinario del luogo. Benedetto XVI aveva affidato le meditazioni della via Crucis subito dopo il suo viaggio in Libano per sottolineare la particolare vicinanza e preoccupazione della Santa sede per quel Paese. “Proprio per questo”, ha sottolineato padre Lombardi, le meditazioni risentono molto sia della tradizione dei Padri e delle liturgie orientali, sia dell’Esortazione ‘Ecclesia in Medio Oriente’”.

Per papa Francesco, la prima via Crucis al Colosseo si preannuncia dunque ricca di emozioni. Oltre che per le meditazioni anche per la scelta delle persone che porteranno la croce lungo le stazioni. Dopo l’avvio, con il cardinale Agostino Vallini, si alterneranno disabili , barellieri, rappresentanti delle famiglie italiane e indiane, religiosi provenienti dalla Terra Santa, dall’Africa, in particolare dalla Nigeria, e dal Medio Oriente, dalla Cina. Ci saranno i giovani brasiliani in ideale collegamento con la prossima Gmg. Le voci narranti saranno quelle dell’attrice Lina Sastri e del giornalista di Radio Vaticana Orazio Coclite. Il Papa, come è ormai consuetudine, attenderà sotto un gazebo appositamente montato, l’arrivo della Croce prima di pronunciare le sue parole.

Ma il Venerdì Santo comincia già nel pomeriggio,alle 17, con la celebrazione, in San Pietro, della Passione del Signore. “All'inizio della celebrazione”, ha spiegato padre Federico Lombardi, “ci sarà un momento molto intenso perché il Papa si prostrerà alcuni minuti davanti all'altare pregando in silenzio in segno di adorazione e di richiesta di perdono e di penitenza”. L’omelia, come di consueto, sarà tenuta dal predicatore della casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa che spiegherà il significato dell’essere gratuitamente giustificati per mezzo della fede e del sangue di Gesù. Papa Francesco, come già avvenuto in altre occasioni, siederà di fronte alla statua di San Pietro nella navata centrale della basilica. “Poi anche durante la lettura del Passio, il Papa e tutti che si inginocchiano al momento della morte di Gesù”, ha aggiunto padre Lombardi segnalando anche questo come un momento particolarmente significativo della celebrazione.

Annachiara Valle
© Famiglia Cristiana, 29 marzo 2013

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