Arcidiocesi di Bari-Bitonto

Madonna di Pompei

parrocchia in Bari - Carbonara

80° anniversario della Parrocchia. 9 marzo 1941-2021

Ricordare la nascita della comunità parrocchiale “Madonna di Pompei” non è solo una ricorrenza fine a se stessa, ma un mezzo attraverso cui, guardando al passato e alla sua storia, la comunità stessa possa vivere meglio il presente nel cammino spirituale e darsi uno slancio verso il futuro, con speranza, fede e, soprattutto, nella carità.

Carissimi,

Celebrare l’80° anniversario della parrocchia è un evento che ci invita a ringraziare il Signore per le meraviglie che ha operato tra noi.

Un grazie particolare sgorga dal nostro cuore a tutti i sacerdoti parroci che hanno guidato questa comunità come pastori fedeli e attenti, specialmente quelli che sono ora nella Gloria di Dio. Dal cielo certamente benedicono ciascuno di noi.

Che cosa è la parrocchia? Pur non essendo di istituzione divina, come dice S. Agostino, è una struttura attraverso la quale “L’Architetto divino edifica incessantemente fra noi la città permanente”, la Chiesa. San Giovanni Paolo II ha ribadito che “la parrocchia resta un punto capitale di riferimento per il popolo cristiano, ed anche per i non praticanti” (CT 67). I Vescovi italiani hanno riaffermato che “La parrocchia costituisce, di fatto ancora oggi, la prima e insostituibile forma di comunità ecclesiale” (CC 42).

La parrocchia deve essere sempre immagine della Chiesa universale, che si stringe attorno e in comunione col suo Vescovo, vivendo in mezzo alle case di un determinato territorio, dove abitano i suoi figli e le sue figlie. La parrocchia è comunità sempre in crescita, che si costruisce e si rinnova continuamente. Non è mai un fatto compiuto, ma un continuo laboratorio. Rinnovare la parrocchia significa, come affermava San   Giovanni XXIII, farla diventare sempre più “l’antica fontana del villaggio alla quale tutti vanno a dissetarsi”.

La parrocchia è una cellula vitale della Chiesa, che rende presente il suo capo, Cristo e che vive la comunione ecclesiale non come frutto di progetti e sforzi soltanto umani, ma come dono della Trinità. Vivere la comunione è dare un’anima alla parrocchia. È indispensabile camminare insieme, senza isolarsi nelle proprie convinzioni, senza lentezze, ma con coraggio e determinazione nell’unica pastorale parrocchiale, nel contesto dell’unica pastorale diocesana.

In parrocchia è possibile imparare a vivere la santità battesimale imitando Gesù nell’accoglienza, nell’ascolto della Parola, nella partecipazione attiva alla vita liturgica e sacramentale, nella preghiera comunitaria, nella pratica del comandamento dell’amore, nella famiglia, nell’impegno sociale. Tutti i parrocchiani devono sentirsi missionari nel territorio parrocchiale. Se siamo discepoli, non possiamo non diventare apostoli, ossia mandati ad annunciare la Bella Notizia.

Avevamo tanti progetti, ma questo momento difficile che stiamo attraversando a causa della pandemia, ci impedisce di esternare la nostra gioia, ma non ci impedirà di dire “grazie” al Signore “per tutto il cammino che ci ha fatto percorrere” e per altri cammini che vorrà donarci.

Anche noi, allora, vogliamo vivere questo ottantesimo all’interno di una rinnovata consapevolezza del nostro essere Chiesa: “Cristo non ha più mani, voi siete le mani di Cristo. Cristo non ha più piedi, voi siete i piedi di Cristo. Cristo non ha più corpo, voi siete il corpo di Cristo”. Siamo noi il suo corpo, pietre vive dell’edificio spirituale che è la Chiesa. La Chiesa, corpo di Cristo disteso nel tempo e nella storia, animata e vivificata dallo Spirito Santo, è chiamata, insieme con il suo Signore e Maestro, a manifestare il meraviglioso disegno del Padre pensato da tutta l’eternità: trasformare questa “valle di lacrime” nel giardino di Dio e questa terra nella casa di Dio e degli uomini. Per costruire questa casa, tutti noi siamo le pietre vive. E’ una casa che, in questa porzione di chiesa che è la nostra parrocchia, ha oggi 80 anni di vita. Il fatto ci riempie di orgoglio e ci stimola a proseguire, ciascuno con le proprie responsabilità, nella strada intrapresa. Che questa ricorrenza ci aiuti, mentre ringraziamo Dio per il cammino percorso, a proseguire con entusiasmo e gioia la strada che abbiamo davanti. Auguri a tutti noi di vero cuore!

Maria Santissima, Regina del Santo Rosario, aiuti e illumini ancora la nostra comunità a vivere il tempo che verrà con rinnovata fiducia e convinta speranza.

don Carlo, parroco

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