Arcidiocesi di Bari-Bitonto

Madonna di Pompei

parrocchia in Bari - Carbonara

Messaggio alla Comunità parrocchiale circa la riapertura alle Celebrazioni con il Popolo

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

come sapete dal 18 maggio sarà possibile celebrare l’Eucaristia con il Popolo di Dio.

Preferisco utilizzare questa espressione piuttosto che dire “riapriamo le chiese”, perché in realtà le chiese non sono mai state chiuse. Anzitutto con la S. Messa giornaliera garantita da tutti i pastori e il più delle volte trasmessa in streaming sui canali “social”. Questa ha garantito comunque una qual certa comunione e vicinanza, seppur a distanza. Ma ancora di più con le numerose iniziative di solidarietà messe in opera da tutte le parrocchie. Mai come in questo periodo sono stati distribuiti – e lo sono ancora – un numero elevato di generi alimentari per le famiglie bisognose mettendo a dura prova le esigue risorse di ogni comunità parrocchiale ma che hanno trovato la lodevole collaborazione di tanti Enti, Fondazioni, Movimenti Ecclesiali, Confraternite, Volontari e della Caritas Nazionale e Diocesana in primis. La carità “concreta” ci ha dato l’opportunità di incontrarci con le membra sofferenti del Cristo e ci ha permesso di vivere il comandamento dell’amore vicendevole, ricevuto in testamento dal Signore.

Ora, a piccoli passi, perché l’emergenza non è affatto terminata, riprendiamo ad incontrarci “fisicamente”, seppur con delle opportune limitazioni e regole.

Voglio allora mettervi al corrente di come affronteremo tutto questo.

  • Anzitutto lunedì 18 maggio, si provvederà ad una “sanificazione” generale della chiesa e dei locali parrocchiali. Perché la igienizzazione possa risultare efficace, i locali sanificati hanno bisogno di circa ventiquattr’ore prima di essere aperti. Per questo ci è sembrato opportuno utilizzare il lunedì per questa operazione.
  • Dal 19 maggio, allora, sarà possibile entrare in chiesa. Troverete all’ingresso un cartello illustrativo con le regole da seguire e un dispenser per l’erogazione del gel disinfettante. Si entra perciò solo attraverso il portone centrale. Le porte di ingresso del bussolone saranno aperte in modo tale da non toccare pomelli o maniglie. Le acquasantiere sono svuotate. Si entra con mascherine e guanti.
  • Non è consentito l’ingresso in chiesa a persone con una temperatura corporea superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive al Covid-19 nei giorni precedenti.
  • Troverete all’ingresso dei volontari che vi accompagneranno in chiesa. I posti a sedere sono limitati al numero necessario per garantire la “distanza di sicurezza” richiesta. Dalle nostre rilevazioni, possiamo garantire un numero massimo di posti per 35 persone. Per questo motivo è opportuno venire per tempo in chiesa e occupare i posti non “a casaccio” o dove ci pare, ma iniziando dai primi banchi fino a quelli in fondo, onde evitare di poter creare movimenti inopportuni tra le file. Non sarà consentito sostare in piedi in fondo alla chiesa. Con pazienza e collaborazione attenetevi alle indicazioni dei volontari.
  • Non troverete nessun supporto cartaceo sui banchi, vale a dire foglietti dei canti o della liturgia, così come non ci sarà un coro che accompagna la liturgia con il canto. Gli animatori musicali dovranno eseguire canti di facile esecuzione e memorizzazione, possibilmente tratti da quelli di tradizione popolare.
  • Non ci sarà la processione offertoriale e la questua. Troverete un punto di raccolta delle offerte dove poter lasciare il vostro obolo.
  • Non è ancora previsto lo scambio della pace e tutti i gesti che presuppongono un contatto fisico.
  • La Comunione Sacramentale sarà ricevuta obbligatoriamente nella mano. Chi rifiuta questo metodo non potrà riceverla. Il sacerdote, il diacono o il ministro saranno muniti di guanti e mascherina. I fedeli che si accostano alla Comunione saranno guidati in ordine dai volontari, in modo tale da garantire una distanza di circa 1,5 metri tra le persone. Sarà opportuno, con la necessaria pazienza, iniziare dalle prime file e a scalare fino alle ultime.
  • Alla fine della celebrazione, sarete invitati a lasciare la chiesa passando dalla sagrestia, sempre guidati dai volontari. In nessun modo è permessa la sosta in chiesa o sul sagrato che possa creare assembramento. Uscendo non toccherete nulla: maniglie, porte, oggetti sacri, statue.
  • Alla fine di ogni celebrazione i locali saranno fatti arieggiare e igienizzati con oppositi detergenti disinfettanti.

Penso che la parola chiave di questa delicata fase sia la “pazienza”. Occorre pazienza per poter realizzare tutto questo in assoluta sicurezza. Ogni forma di egoismo, di polemica e di insofferenza nuoce non solo a noi stessi ma anche e soprattutto al prossimo. Ricordiamoci che molti anziani frequentano le nostre chiese. Per loro e per tutti agiamo con responsabilità.

Ed insieme preghiamo ed affidiamoci alla misericordia di Dio perché con il suo aiuto e la sua protezione, ma anche con il nostro responsabile comportamento, tutto questo possa terminare quanto prima.

Sicuri della vostra comprensione e collaborazione, vi salutiamo e vi benediciamo

Don Carlo, parroco

Liberato, diacono

Dalla Diocesi

Notizie

Eventi