Essere single: una via possibile alla santità?
Presso la Parrocchia Madonna di Pompei in Bari-Carbonara, da fine ottobre è iniziato un percorso di riflessione sulla vocazione di battezzati nella condizione esistenziale di single. Gli incontri si susseguono con cadenza mensile, dopo la messa vespertina del sabato.
Il prossimo incontro, sabato 22 dicembre alle ore 20.00, prevederà la visione di un film, un confronto sui temi trattati, per rimanere poi a cena insieme. Un’opportunità per conoscere nuove persone, per arricchirsi spiritualmente reciprocamente, nella scoperta di nuove strade di cammino verso la santità.
Don Antonio Rizzoli, su Famiglia Cristiana, in due recenti articoli, il primo del 16 novembre, il secondo del 6 dicembre, ha aperto il confronto sul tema, rispondendo ad alcuni lettori:
http://www.famigliacristiana.it/articolo/i-single-una-categoria-che-ai-pastori-non-interessa.aspx
http://www.famigliacristiana.it/articolo/essere-single-puo-anche-essere-strada-per-la-santita.aspx
Ecco l’intervento di una delle lettrici:
“Noi [single] non abbiamo una persona a cui affidare la nostra vita, tutta. Noi non rientriamo la sera dalla nostra famiglia. Se siamo fortunati abbiamo qualche pezzo di quella d’origine e molto spesso questi pezzi sono i genitori anziani con i loro problemi. Il tempo. Ma chi ve l’ha detto che noi single abbiamo più tempo di chi vive in coppia? Le assicuro che è una leggenda …”
Anche il recente Sinodo del Vescovi ha riflettuto sul tema, poiché la condizione di single oramai caratterizza la vita di tanti cristiani:
«Il Sinodo ha riflettuto sulla condizione delle persone che vivono da “single”, riconoscendo che con questo termine si possono indicare situazioni di vita molto diverse tra loro. Tale situazione può dipendere da molte ragioni, volontarie o involontarie, e da fattori culturali, religiosi, sociali. Essa può dunque esprimere una gamma di percorsi molto ampia. La Chiesa riconosce che tale condizione, assunta in una logica di fede e di dono, può divenire una delle molte strade attraverso cui si attua la grazia del Battesimo e si cammina verso quella santità a cui tutti siamo chiamati» (cfr. n. 90).
La risposta, quindi, alla domanda posta è affermativa, purché in tale condizione di vita si riscopra la dimensione vocazionale.
Per informazioni: liberato.decaro@ic.cnr.it