Arcivescovo

S.E. Giuseppe

Satriano

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Messaggio dell'Arcivescovo per la morte di Papa Francesco a tutti i fedeli

Carissimi,

siamo stati tutti raggiunti questa mattina dalla notizia della personale Pasqua di Papa Francesco al Padre. Pur nel dolore per questo distacco, che tutti speravamo non così imminente, prevale in noi la gioia e la gratitudine per il dono che Papa Francesco è stato per la Chiesa e il mondo intero. 

 

Il suo pontificato, disseminato di segni eloquenti e profetici, ha visto anche Bari e la nostra comunità ecclesiale godere della sua paterna attenzione. Siamo tra i pochi che hanno potuto ricevere per ben due volte la visita del Santo Padre, nel 2018 e nel 2020, occasioni nelle quali Papa Francesco ci ha aiutato a comprendere meglio la nostra missione ecumenica e rilanciarla verso più ampi orizzonti di dialogo con le Chiese cristiane del Medio Oriente. Non possiamo dimenticare che il Vescovo di Roma ha dichiarato che “potremmo chiamare Bari la capitale dell’unità, dell’unità della Chiesa” e a questo suo mandato ci impegniamo a restare fedeli.

 

Esprimo gratitudine al Signore per il dono del Santo Padre nella nostra vita di Chiesa e, a livello personale, il cuore trabocca di riconoscenza perché, nel suo pontificato, mi è stato fatto dono dell’episcopato che mi ha portato prima a Rossano-Cariati e poi qui a Bari tra voi. I diversi incontri avuti con papa Francesco mi hanno permesso di trasmettergli il nostro cammino di Chiesa, ricco di luce e di slanci legati all’impegno di ciascuno di voi. In quelle occasioni, con la sua voce determinata e fresca, mi ha sempre trasmesso l’invito ad andare avanti con fede e coraggio.

 

Mi spiace molto essere lontano da tutti voi in queste ore, trovandomi a Istanbul. Adesso, insieme al Vicario Apostolico di Istanbul S.E. mons. Massimiliano Palinuro e all'Arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. mons. Maurizio Aloise, eleviamo una comune preghiera al Signore per l'anima del nostro amato pontefice. Domani, uniti al Patriarca ecumenico Bartolomeo I, vivremo un breve momento di preghiera comune.

 

Invito tutte le comunità della diocesi, parrocchiali e religiose, a portare davanti al Signore il suor ricordo nella preghiera dei fedeli delle celebrazioni di questa sera e a prolungare la preghiera con una adorazione personale e silenziosa per il bene di tutta la Chiesa.

 

Questa l’intenzione proposta, come segno di comunione e di affidamento alla misericordia del Signore.

 

Per Papa Francesco,

che il Signore ha chiamato a sé dopo averci indicato con la vita la via del Vangelo:

il Padre lo accolga nella sua pace, e il suo esempio – nel credere con gioia, servire con semplicità, camminare con tutti – risvegli nella Chiesa il coraggio di rinnovarsi, di parlare al cuore del mondo e di non temere strade nuove. E tu, Signore, resta accanto alla tua Chiesa.

Preghiamo.

 

Al termine della celebrazione eucaristica, dopo l’orazione post communio, si chiede di esporre il Santissimo Sacramento con l’ostensorio e di prolungare la preghiera dinanzi all’Eucaristia per un ulteriore tempo, in silenzio, come segno di comunione ecclesiale e di affidamento al Signore in questo tempo di passaggio. Nelle ore successive saranno fornite ulteriori indicazioni liturgiche per accompagnare, nella preghiera, i giorni a venire. 

 

Giuseppe Satriano

Arcivescovo

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