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San Nicola il Taumaturgo Ieri e oggi

Bari e San Pietroburgo uniti nel nome di San Nicola

I Centri interculturali “Ponte ad Oriente” di Bari e “Kitežhgrad” di San Pietroburgo presentano la mostra virtuale delle opere artistiche dei bambini di San Pietroburgo dal titolo San Nicola il Taumaturgo Ieri e oggi. La mostra virtuale nasce da un incontro accaduto nel maggio del 2018 in occasione di una mostra precedente, San Nicola dei Russi e dei Baresi, che il Centro Etnico Culturale “Kitežhgrad” aveva presentato presso la Scuola primaria statale del Convitto Nazionale “D. Cirillo” di Bari. Da quel momento, la conoscenza reciproca ci ha condotto ad un’amicizia sempre più sorprendente.

Incontrare la realtà di "Kitežhgrad" ci ha introdotti a un’esperienza felice e privilegiata che ha permesso di intensificare la relazione con un luogo di lavoro creativo, di silenzio operoso, di studio e di concentrazione in cui i bambini sono messi a contatto con la bellezza e con la tradizione artistica della loro terra, provocati altresì a rappresentare i contenuti di quella storia attraverso le loro capacità e peculiarità espressive. Bambini di 6-8 anni e persino adolescenti di 16 anni si sono immedesimati con le vicende di bisognosi, di condannati a morte, di affamati, di perseguitati, di pescatori assaliti dalla tempesta e hanno avuto la grazia di avvertire in san Nicola, il Taumaturgo della tradizione ortodossa e cattolica, l’amico che intercede e ottiene da Dio la salvezza.

L’esperienza educativa che questi bambini hanno espresso attraverso i loro talenti e il costante confronto tra loro è stata dunque il luogo e l’occasione di uno sguardo appassionato al significato originario della realtà. Il tempo svelerà l’eventuale maturazione delle loro capacità ma, per il momento, è grandioso osservarli al lavoro in un luogo di armonia e di pace. Intorno a questi bambini altre esperienze educative si sono aggregate: l’associazione Raduga, la Casa di Pulcinella, la Casetta di Mary Poppins, educatori, critici d’arte, teologi, semplici genitori.

Ad uno sguardo più attento, però, non può mancare il pensiero che sia stato proprio san Nicola a convocare e a radunare un pezzo di popolo per rendere gloria a Dio attraverso i Suoi doni e le Sue creature.

La nuova mostra è ispirata al 30° anniversario del centro etnico culturale di “Kitežhgrad”, della casa della creatività Izmailovskij, che prende il nome da una città immaginaria sulle rive del lago Svetlojar, nell’Oblast di Nižnij Novgorod in Russia. La città di Kitež è uno dei simboli di alta spiritualità del folclore russo. Solo chi è puro nello spirito e forte nella fede, una persona con un’anima libera, non contaminata, può ascoltare il suono delle campane di questa città sottomarina descritta in un’antica leggenda russa.

Il Centro “Kitežhgrad” è nato a San Pietroburgo nel 1990 grazie alla iniziativa di un gruppo di volontari affascinati dal programma di un’educazione spirituale attuata, nel tempo, attraverso lo sviluppo di metodi educativi che coinvolgono bambini dai cinque ai sedici anni, con percorsi differenziati per fasce di età.

Nel 1991 il Centro “Kitežhgrad” ottiene un riconoscimento tangibile del valore dell’opera educativa intrapresa grazie alla medaglia conferita da Giovanni Paolo II. Nel centro lavorano dieci pedagogisti che, alternando le lezioni nei musei di San Pietroburgo con momenti ludici e giochi a quiz, e grazie anche alla teatralizzazione di alcuni argomenti del programma, consentono all’insegnante di arricchire il mondo spirituale del bambino, sviluppando le sue doti creative e dando ad ogni allievo la capacità di socializzare.

Le attività si articolano in un Progetto di “teatro vivo”, in corso dal 2003, che coinvolge bambini sia con particolari doti artistiche sia con problemi di salute, attraverso percorsi differenziati per fasce di età, attraverso un programma di recupero a carattere inclusivo. I bambini, perciò, giocano, cantano, costruiscono, fantasticano sotto la direzione del Centro affidata ad Avakian Karen Rubenovic.

Per assaporare la bontà della realtà di San Pietroburgo sarà possibile partecipare all’incontro martedì 25 maggio 2021, ore 16, in collegamento via zoom richiedendo il link di accesso all’evento, inviando una email a ponteoriente.bari@gmail.com.

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