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«Beato te, amato Papa Giovanni Paolo II, perché hai creduto!»

Ai fedeli di Roma e ai pellegrini provenienti dal mondo intero, «giunga il mio più cordiale benvenuto nel giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II». Lo ha scritto Papa Benedetto XVI in un messaggio pubblicato in prima pagina sull'Osservatore Romano.

Krimor__Papa-Giovanni-Paolo-II_g.jpg«Questa festa della fede – si legge nel messaggio –, sia una preziosa occasione per aprire le porte a Cristo e un forte invito a vivere, con la generosità del nuovo beato, il vangelo dell'amore. Giunga a tutti la mia benedizione».

LA VEGLIA E LA "NOTTE BIANCA" DI PREGHIERA
È iniziata alle 20 di sabato sera, al Circo Massimo, la veglia tra ricordo, preghiera e testimonianze, chiusa dal collegamento con il Palazzo Apostolico da dove Benedetto XVI impartisce la sua benedizionei. Quindi, nella notte, il lento confluire dei pellegrini verso piazza San Pietro, dove l'accesso è consentito dalle 4.30 del mattino. Domenica mattina alle 10 l’inizio della cerimonia liturgica che passerà alla storia come la più partecipata di ogni tempo, quella che sancisce la beatificazione di Giovanni Paolo II, Papa dal 16 ottobre del 1978 al 2 aprile del 2005, al termine del processo più veloce di sempre.

La Veglia è divisa in due parti. La prima parte è una celebrazione della memoria: attraverso le immagini saranno riproposti parole e gesti di Giovanni Paolo II. Seguono le testimonianze di alcuni dei suoi stretti collaboratori – il cardinale Stanislaw Dziwisz e Joaquin Navarro Valls –, di suor Marie Simon-Pierre Normand, guarita dal morbo di Parkinson, grazia riconosciuta come miracolosa e attribuita all’intercessione del nuovo beato, e di un gruppo di giovani.

La seconda parte, invece, è incentrata sulla recita dei misteri luminosi del Rosario, in collegamento con i santuari di Lagniewniki, a Cracovia, di Kawekamo, in Tanzania, di Notre Dame du Lebanon, in Libano, di Nuestra Signora de Guadalupe, in Messico, e di Fátima, in Portogallo.

La preghiera è preceduta da un intervento del cardinale vicario Agostino Vallini, che ha ricordato come a sei anni dalla morte, "è particolarmente viva nella Chiesa e nel mondo la memoria" di Giovanni Paolo II, della cui vita "raccogliamo anzitutto la testimonianza di fede: una fede convinta e forte, libera da paure e compromessi, coerente fino all’ultimo respiro, forgiata dalle prove, dalla fatica e dalla malattia, il cui influsso benefico si è diffuso in tutta la Chiesa , anzi in tutto il mondo; una testimonianza accolta dappertutto, nei suoi viaggi apostolici, da milioni di uomini e donne di tutte le razze e le culture". Il ricordo di papa Wojtyla, ha detto ancora il Vallini, "non deve significare per noi un ritorno al passato, ma facendo tesoro della sua eredità umana e spirituale, sia una spinta a guardare avanti"

Al termine in collegamento dal Palazzo Apostolico, Benedetto XVI recita la preghiera finale e impartisce la benedizione.

Tra la fine della veglia e l’inizio dell’accesso a piazza San Pietro, Roma vive per la prima volta una «notte bianca» di preghiera. Dal termine del Rosario, infatti, a partire dalle 23 è possibile continuare a pregare fino all’alba della domenica in otto chiese del centro (Sant’Anastasia, San Bartolomeo all’isola, Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona, San Marco al Campidoglio, Santissimo Nome di Gesù all’Argentina, Santa Maria in Vallicella, Sant’Andrea della Valle e San Giovanni dei Fiorentini). Animatori di questa notte sono i giovani romani, che accolgono i pellegrini invitandoli a entrare in chiesa, a pregare e, se vorranno, a confessarsi.

La Messa di beatificazione di domenica mattina, alla quale prendono parte 87 delegazioni ufficiali, è trasmessa in mondovisione. Vista la straordinarietà dell’evento, il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali. la Radio Vaticana, il Ctv e l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato hanno realizzato un importante progetto di comunicazione sui social network. L’iniziativa, chiamata «Sentinelle digitali», ha creato gruppi di fedeli, giovani e meno giovani, che, specialmente su Facebook e Twitter, portano nel «mondo digitale» la testimonianza e l’insegnamento del beato. Su Twitter e YouTube sarà inoltre possibile seguire la diretta delle celebrazioni.

87 DELEGAZIONI UFFICIALI
Sono 87 le delegazioni ufficiali alla cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II. Lo ha reso noto padre Fedrico Lombardi, portavoce della Santa Sede. Ci saranno i membri di 5 case reali regnanti e altri 16 capi di Stato, tra cui il presidente Giorgio Napolitano.  Il rito sarà seguito da 1300 televisioni, 250 radio e 700 testate giornalistiche: 230 i fotografi accreditati.

LA BARA ACCANTO A SAN PIETRO
Una cerimonia semplice, dal carattere privato, ma anche ricca di emozioni. L’ha raccontata così padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, quella svoltasi venerdì mattina nelle Grotte Vaticane in occasione dell’apertura della tomba di Giovanni Paolo II per l’estrazione della teca che contiene il corpo del Pontefice. Infatti la teca, composta da tre bare (legno, piombo e legno), al termine della cerimonia di beatificazione sarà esposta all’omaggio dei fedeli, davanti all’altare centrale della Basilica di San Pietro.
E la preghiera e il raccoglimento sono stati i fili conduttori di questa operazione, sin dalla rimozione della lapide tombale, che è stata conservata integra e, ha annunciato ancora padre Lombardi «sarà trasportata a Cracovia per essere poi collocata in una nuova chiesa che sarà dedicata al futuro beato». Dopo le operazioni di apertura della tomba, infatti, la teca è stata collocata sopra un carrello e vi è stato un momento di preghiera guidato dal cardinale Angelo Comastri che ha intonato il canto delle litanie. Alla breve cerimonia, oltre a Comastri, erano presenti, tra gli altri, i cardinali Tarcisio Bertone, Giovanni Lajolo, Stanislaw Dziwisz (che ha baciato la teca in segno di affetto per il Papa, di cui è stato segretario personale), gli arcivescovi Fernando Filoni, Carlo Maria Viagnò, Piero Marini e Zygmunt Zimowski, suor Tobiana Lucyna Sobótka con le consorelle addette all’appartamento papale di Giovanni Paolo II, il commendator Angelo Gugel, insieme ai rappresentati del Capitolo di San Pietro, della Fabbrica di San Pietro, della Gendarmeria e della Guardia Svizzera. Durante il canto delle litanie la teca con il corpo di Giovanni Paolo II è stata portata davanti alla tomba di San Pietro e qui il segretario di Stato vaticano, il cardinale Bertone ha recitato una breve preghiera conclusiva. E lì, appunto, la teca resterà per tutta la giornata di oggi, mentre le Grotte Vaticane resteranno chiuse al pubblico. Esaurito l’omaggio dei fedeli che inizierà domani, la teca troverà una nuova collocazione all’interno della Cappella di San Sebastiano a destra della navata centrale della Basilica di San Pietro.

ROMA MOBILITATA PER L'ACCOGLIENZA
Oltre duemila operatori della protezione civile, circa 3.700 agenti della polizia municipale. E ancora: centinaia di volontari per l’assistenza ai disabili e agli anziani, 14 posti medici avanzati, 87 ambulanze e 120 squadre di barellieri. Sarà attivo da venerdì 30 aprile a lunedì 2 maggio il piano straordinario di accoglienza messo in campo dalla Capitale in vista della beatificazione di papa Giovanni Paolo II. Per l’occasione infatti sono stati coinvolti polizia municipale, protezione civile, il servizio di emergenza sociale, l’Ama, l’Ares. Punto focale del piano, oltre agli interventi di viabilità con il potenziamento del servizio pubblico e di vigilanza del traffico, sarà l’assistenza ai pellegrini disabili e agli anziani. Nella capitale, infatti, saranno presenti 3 unità di strada, con operatori specializzati. Per mettersi in contatto basterà chiamare il numero verde 800.440.022. Le persone con problemi di disabilità, invece, potranno ricevere assistenza e accompagnamento chiamando l’800.440.022. In campo anche l’Unitalsi, con un servizio di assistenza e trasporto di disabili e ammalati (numero verde 800.062.026). Niente panico, poi, in caso di malessere. L’Ares 118 ha infatti predisposto un ospedale da campo in piazza Risorgimento, 14 posti medici avanzati, 87 ambulanze, 120 squadre di barellieri, 2 centri di coordinamento, 2 eliambulanze. Attivo un numero verde sanitario: 800.118.800. Per i pellegrini che arriveranno a Roma da tutto il mondo, è stato poi pensata una vera e propria rete informativa: oltre ai 10 punti turistici già presenti nella capitale, ne sono stati previsti altri 25 con operatori specializzati multilingue, dal Circo Massimo, alle stazioni della metropolitana, fino al porto di Civitavecchia. Ai fedeli saranno distribuite la mappa Charta Roma con le informazioni sulla città e sulla beatificazione e le guide "Roma Archeologica" e "Le Piazze di Roma". In alcune stazioni della metropolitana, nei musei, e nei Punti informativi turistici, saranno attivi inoltre totem multimediali e multilingue con contenuti informativi su servizi ed eventi. In ogni caso, altre informazioni sulla città si potranno avere contattando lo 060606 (attivo 24 ore su 24). Tutti gli aggiornamenti e le notizie utili sulla città in vista della beatificazione sono comunque disponibili sul sito allestito per l’occasione dal Comune di Roma Capitale: http://www.beatusjp2.comune.roma.it. Ricorre alla interattività anche l’Opera romana pellegrinaggi attraverso il sito www.jpiibeatus.org dal quale è possibile acquistare lo Special JPII Pass, che permette di usufruire di vari servizi: dal trasporto pubblico urbano, all’Open bus Roma Cristiana, a Kit informativi, assistenza sanitaria e alle celebrazioni, visite con audio-guida al carcere Mamertino e alla basilica di San Giovanni in Laterano. Tutti i pellegrini potranno comunque seguire le celebrazioni anche attraverso i numerosi maxischermi installati in numerose piazze della capitale, in prossimità di piazza San Pietro, e in alcuni dei principali punti di arrivo dei pellegrini. La notte del 30 aprile, a conclusione della veglia al Circo Massimo (che avrà inizio alle 20), i fedeli potranno poi proseguire la veglia di preghiera in otto chiese della capitale. La "notte bianca delle fede" avrà luogo infatti nelle chiese del centro storico che sono dislocate lungo il percorso che conduce a San Pietro: San’Anastasia (vicino il Circo Massimo), San Bartolomeo (Isola Tiberina), San Marco al Campidoglio (Piazza Venezia), Chiesa del Gesù (Piazza del Gesù), Sant’Andrea della Valle (Piazza Vidoni – Corso Vittorio Emanuele), Sant’Agnese in Agone (Piazza Navona), Santa Maria in Vallicella (Via del Governo Vecchio – Corso Vittorio Emanuele), San Giovanni Battista dei Fiorentini (Via Acciaioli, vicino San Pietro). Per l’occasione  resteranno aperte fino al mattino del 1 maggio.

© Avvenire, 30 aprile 2011

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