
Bari "finestra sull'Oriente"
Sabato 7 luglio, il papa si farà pellegrino sulla tomba di San Nicola, per "una giornata di riflessione e preghiera sulla situazione drammatica del Medio Oriente che affligge tanti fratelli e sorelle nella fede". Il commovente annuncio non ha colto di sorpresa noi devoti del Santo. Il cuore ci diceva che prima o poi Francesco sarebbe venuto a Bari.
La scelta di Bari, "finestra sull'Oriente", è in linea con le sollecitazioni ecumeniche dei suoi predecessori. Il 29 maggio 2005, Benedetto XVI aveva dichiarato sulla spianata Marisabella: "Proprio qui, a Bari, felice Bari, città che custodisce le ossa di San Nicola, terra di incontro e di dialogo con i fratelli cristiani dell’Oriente, vorrei ribadire la mia volontà di assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo". Il 26 febbraio 1984, San Giovanni Paolo II durante il suo discorso ecumenico in Basilica aveva affermato: "Prima di ogni altra cosa il vescovo di Mira, conosciuto oggi come San Nicola di Bari, risveglia in noi la nostalgia per l’unione".
Lavorare e preghiera per l'unità dei cristiani, ecco l'impegno primario di chi si fa pellegrino a Bari. Per questa ragione papa Francesco non verrà da solo; renderà omaggio al Santo Vescovo di Mira insieme con "i capi di Chiese e comunità cristiane di quella regione". Insieme con loro si metterà in ascolto e trasformerà in preghiera l’appello di San Nicola all'unità della Chiesa.
è la comunione fraterna tra i cristiani la vera forza motrice della pace nel mondo. In attesa di papa Francesco e dei fratelli del Medio Oriente, viviamo con coraggio la nostra fede; preghiamo e invochiamo sin da ora la potente intercessione di San Nicola affinché il Signore doni fiducia, speranza, pace ai cristiani che soffrono in Medio Oriente e al mondo intero.
Rettore Basilica San Nicola