Comunicazione e misericordia: incontro fecondo
 La scelta di quest’anno, spiegano dal Pontificio Consiglio delle  comunicazioni sociali, è stata chiaramente determinata dalla  celebrazione del Giubileo straordinario della Misericordia e, senza  dubbio, il Santo Padre ha voluto che la Giornata Mondiale delle  Comunicazioni Sociali offrisse una occasione propizia per riflettere  sulle sinergie profonde tra comunicazione e misericordia.
La scelta di quest’anno, spiegano dal Pontificio Consiglio delle  comunicazioni sociali, è stata chiaramente determinata dalla  celebrazione del Giubileo straordinario della Misericordia e, senza  dubbio, il Santo Padre ha voluto che la Giornata Mondiale delle  Comunicazioni Sociali offrisse una occasione propizia per riflettere  sulle sinergie profonde tra comunicazione e misericordia.
 Nella Bolla di Indizione dell’Anno Giubilare, al numero 12, il Papa afferma che “La  Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore  pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la  mente di ogni persona” e, allo stesso numero, il Papa aggiunge: “Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasmettere misericordia per  penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per  ritornare al Padre”.
 Sembra opportuno ricordare, a questo proposito, che ci situiamo nel  contesto di una comunicazione che è momento costitutivo di una  promozione della cultura dell’incontro.
 Il Papa in questa occasione fa riferimento al linguaggio e ai gesti  della Chiesa, ma nella prospettiva indicata ogni uomo e donna di oggi,  nella propria comunicazione, nell’andare all’incontro dell’altro o  dell’altra, devono essere animati da una profonda dimensione di  accoglienza, di disponibilità, di perdono.
 Il tema evidenzia che una buona comunicazione può aprire uno spazio per  il dialogo, per la comprensione reciproca e la riconciliazione,  permettendo che in tal modo fioriscano incontri umani fecondi. In un  momento in cui la nostra attenzione è spesso rivolta alla natura  polarizzata e giudicante di molti commenti sui social network, il tema  vuole concentrarsi sul potere delle parole e dei gesti per superare le  incomprensioni, per guarire le memorie, per costruire la pace e  l’armonia.
 Ancora una volta, Papa Francesco, aiuta a riscoprire che al cuore della  comunicazione vi è soprattutto una profonda dimensione umana.  Comunicazione che non è solo un’attuale o aggiornata tecnologia, ma una  profonda relazione interpersonale.
 La Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l’unica giornata mondiale stabilita dal Concilio Vaticano II (“Inter Mirifica”,  1963), viene celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovi  del mondo, la domenica che precede la Pentecoste  (nel 2016,  l’8  maggio).
 Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale delle  comunicazioni sociali viene tradizionalmente pubblicato in occasione  della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24  gennaio).
© www.chiesacattolica.it, 29 settembre 2015
 
            