Concistoro. Il Papa ai neocardinali: siate persone di perdono e riconciliazione
Come Gesù inviò i 12 apostoli nella pianura, dove la folla aspettava tormentata, così i nuovi cardinali sono chiamati ad andare nella pianure della vita, dove ci sono le divisioni, le inimicizie, l'indifferenza, la violenza. Per essere misericordiosi come il Padre, che non ha nemici ma solo figli perché ci ama di un amore paterno-materno, viscerale. È questa l'esortazione rivolta da papa Francesco ai 17 nuovi cardinali creati nel Concistoro di stamani, il terzo del pontificato di Bergoglio.
Alla cerimonia, cominciata alle 11 nella basilica di San Pietro in Vaticano, erano presenti 16 dei 17 cardinali di nuova creazione. "L'oblato di Maria Sebastian Kopto Khoarai è rimasto in Lesotho a causa delle non buone condizioni di salute, riceverà la porpora dal nunzio apostolico Wells", ha spiegato il portavoce della Santa Sede, Greg Burke.
Chi sono i 17 nuovi cardinali
I 13 nuovi cardinali elettori (in caso di Conclave), secondo l'ordine in cui il Papa ne ha annunciato i nomi lo scorso 9 ottobre, sono: Mario Zenari, italiano, che il Papa ha annunciato resterà "nunzio nella martoriata Siria"; Dieudonne Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, nella Repubblica centrafricana; Carlo Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid in Spagna; Sergio da Rocha, arcivescovo di Brasilia in Brasile; Blase Cupich, arcivescovo di Chicago negli Stati Uniti; Patrick D'Rozario, arcivescovo di Dhaka in Bangladesh; Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo di Merida, in Venezuela; Jozef De Kesel, arcivescovo di Maline-Bruxelles, in Belgio; Maurice Piat, arcivescovo di Port Louis nell'Isola Mauritius; Kevin Farrell, prefetto del dicastero per i laici, famiglia e vita; Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Tlalnepantla in Messico; John Ribat, arcivescovo di Port Moresby, in Papua Nuova Guinea; Joseph William Tobin, arcivescovo di Indianapolis negli Stati Uniti. I 4 neo cardinali non elettori (per motivi di età) sono: Anthony Soter Fernandez, arcivescovo emerito di Kuala Lumpur (Malaysia); Renato Corti, vescovo emerito di Novara; Sebstian Koto Khorai, vescovo emerito di Mohalès Hoek (Lesotho); Ernest Simoni, prete dell'arcidiocesi di Scutari (Albania).
L'omelia di papa Francesco: amate i vostri nemici
L'omelia di Francesco ha preso le mosse dall'ascolto del brano del Vangelo secondo Luca in cui Gesù esorta gli apostoli ad amare i propri nemici: "A chi ti percuote sulla guancia offri anche l’altra, da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue non chiederle indietro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso".
Il discorso della pianura
Questo passo del Vangelo, ha ricordato Francesco, molti lo hanno definito "il discorso della pianura". La chiamata dei 12 apostoli è seguita da questo mettersi in cammino verso la pianura dirigendosi al cuore della folla tormentata. “In questo modo il Signore rivela a loro e a noi che la vera vetta si raggiunge nella pianura”. Ossia nella quotidianità della vita, con le sue sofferenze e le sue indifferenze.
I 4 imperativi, solo in apparenza semplici
Gesù ha detto: "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso". Un invito, ha osservato il Papa, accompagnato da 4 imperativi, esortazioni. "Sono 4 azioni che daranno forma e carne" al cammino del discepolo. Ecco le 4 tappe: amate, fate il bene, benedite, pregate. "Penso che su questi aspetti tutti possiamo concordare e che ci risultino ragionevoli". "Il problema sorge quando Gesù ci presenta i destinatari di queste azioni. Amate i vostri nemici. Fate il bene a quelli che vi odiano. Benedite quelli che vi maledicono. Pregate per quelli che vi trattano male". "Non sono azioni che vengono spontanee", aggiunge il Papa. "Il nostro atteggiamento primario istintivo è squalificare" queste persone, persino "demonizzarle per avere una santa giustificazione per togliercele di torno". "Gesù ci dice: amalo, fagli del bene, benedicilo e prega per lui". Ci troviamo di fronte a "una delle caratteristiche più proprie del messaggio di Gesù: da lì viene l’annuncio della Buona Notizia. Il nemico è uno che devo amare".
Dio non ha nemici, solo figli
"Nel cuore di Dio non ci sono nemici, Dio ha solo figli" ribadisce Francesco. "Noi costruiamo muri e classifichiamo le persone. Dio ha figli e non per toglierseli di torno. L’amore di Dio è viscerale, materno-paterno, che non lascia nell’abbandono anche quando hanno sbagliato". "Dio non aspetta ad amarci quando saremo buoni e perfetti. Ci ama perché ci ha dato lo statuto di figli. Ci ha amato anche quando eravamo suoi nemici". L’amore incondizionato del Padre verso tutti è motivo di conversione per il nostro povero cuore. "Nessuna mano sporca può impedire che Dio ponga in quella mano la vita che desidera regalarci".
La nostra epoca polarizza ed esclude
Nelle nostre società, torna a denunciare Francesco, la polarizzazione e l'esclusione finiscono per essere spesso l'unico modo per risolvere i conflitti. A chi sta accanto a noi, "migrante, rifugiato, viene dato lo status di nemico per colore, lingua, condizione sociale, perché ha un’altra fede" o pensa in maniera diversa. "Questa logica si installa nel nostro modo di vivere, di agire, di procedere. Tutto e tutti cominciano ad avere sapore di inimicizia". Le indifferenze si trasformano in sintomi di ostilità e violenza "che si imprime nella carne di molti che non hanno voce perché il loro grido si è ridotto al silenzio a causa di questa patologia dell’indifferenza". E in questo modo cresce l’inimicizia tra i popoli. E tra le persone.
Venite da tutto il mondo, siate segno di riconciliazione
In questo collegio cardinalizio, ha osservato il Papa, "proveniamo da posti lontanti della terra", con lingue e modi di pensare diversi. Eppure "nulla di tutto questo ci rende nemici, anzi è una delle più grandi ricchezze". "Gesù continua a inviarci nella pianura dei nostri popoli", insiste Francesco, "a spendere la nostra vita sostenendo la speranza della nostra gente come segno di riconciliazione". "Caro fratello neocardinale, il cammino verso il cielo inizia nella pianura, nella quotidianità della vita spezzata e condivisa, spesa e donata. Nel dono quotidiano e silenzioso di ciò che siamo". L'esortazione è dunque a cercare "nelle pianure della vita, insieme al popolo di Dio, di trasformarci in persone capaci di perdono e riconciliazione". "Caro fratello neocardinale, oggi ti si chiede di custodire nel tuo cuore quell’invito a essere misericordioso come il Padre". Se qualcosa ci deve inquietare, ha concluso Francesco, è che nostri fratelli vivano senza un’amicizia, senza una comunità che li accoglie, senza un orizzonte di senso di vita.
Dopo la cerimonia l'incontro con Benedetto XVI
Al termine dell'omelia ha avuto luogo il rito della creazione dei nuovi cardinali. Il Papa, pronunciando la formula latina, ha consegnato a ciascuno la berretta rossa e l'anello cardinalizio, indicandogli il titolo della parrocchia romana a lui assegnato. Ogni cardinale di nuova creazione riceve infatti il titolo di una chiesa di Roma, perché i cardinali devono essere incardinati nella diocesi del Papa. Dopo la consegna tutti i nuovi porporati si sono abbracciati.
Finita la cerimonia, il Papa e i nuovi cardinali si sono recati con due pulmini al Monastero Mater Ecclesiae per salutare il Papa emerito Benedetto XVI, che non era presente al Concistoro.
Il video integrale del Concistoro
Vaticano. Il Concistoro: tutto quello che c'è da sapere
Papa Francesco presiede il Concistoro: che cos'è, chi sono i cardinali, come cambia la geografia del Sacro Collegio
Papa Francesco presiede il Concistoro sabato 19 novembre, vigilia della chiusura dell’Anno Santo dedicato alla misericordia (Libretto della celebrazione). È la terza volta (dopo il 22 febbraio 2014 e il 14 febbraio 2015) che il Papa convoca il Concistoro per la creazione di 17 nuovi cardinali: 13 tra loro hanno meno di 80 anni e di conseguenza in questo momento sarebbero degli elettori in caso di Conclave per l’elezione di un nuovo Pontefice.
Come in ogni Concistoro indetto da Francesco per la creazione di cardinali la priorità sono state le periferie geografiche, nell'intento di dare maggiore rappresentatività alle Chiese lontane dall'Europa e rimarcare il carattere universale del cattolicesimo. Vediamo alcuni dettagli che riguardano il Concistoro che si celebra nella Basilica di San Pietro sabato 19 novembre a partire dalle 11.
Cos’è il Concistoro?
Sono due le classi di Concistoro previste dal codice di diritto canonico: il concistoro ordinario e quello straordinario. Il Concistoro straordinario si celebra in casi particolari, e vengono convocati per il Concistoro straordinario tutti i cardinali. Quello ordinario invece si celebra quando il Papa ha necessità di consultare i porporati su qualche questione importante ma ordinaria o per compiere atti di solennità: il 19 novembre è la vigilia della chiusura dell'Anno santo dedicato alla misericordia e il Concistoro è stato convocato per la creazione di 13 nuovi cardinali elettori e 4 cardinali non elettori. Al Concistoro pubblico prendono parte almeno i cardinali che sono a Roma; e sono ammessi, oltre ai cardinali, anche altri ecclesiastici e laici.
Qual è nella Chiesa la funzione dei cardinali?
A questa domanda risponde il Codice di diritto canonico: il compito dei cardinali è quello di collaborare e consigliare il Papa nel governo della Chiesa universale. È il Papa stesso a nominare e creare i cardinali che compongono il Sacro collegio, o Collegio cardinalizio.
In particolare, nel 2013 Papa Francesco per essere consigliato nel governo della Chiesa e nello studio del progetto di revisione della Costituzione apostolica “Pastor bonus” che regola la struttura e il funzionamento della Curia Romana ha istituito un Consiglio dei cardinali, il cosiddetto C9. La loro prima riunione risale a ottobre 2013.
Che differenza c'è tra i cardinali elettori e i non elettori?
Il Collegio cardinalizio dopo il 19 novembre sarà formato da 228 porporati. I cardinali elettori possono essere un numero massimo di 120, secondo quanto disposto da Paolo VI e sono coloro che avendo meno di 80 anni hanno diritto a prendere parte in caso di Conclave all'elezione di un nuovo Pontefice. I non elettori fanno comunque parte del Sacro Collegio, ma una volta compiuto gli 80 anni di età non dispongono più del diritto al voto in Conclave.
Come cambia la geografia del Collegio cardinalizio dopo il Concistoro del 19 novembre?
Il Collegio cardinalizio, formato dai cardinali elettori, vale a dire coloro che avendo meno di 80 anni hanno diritto a prendere parte al Conclave per eleggere un nuovo Pontefice, raggiunge quota 121 elettori, uno più del tetto fissato da Paolo VI, ma entro il 19 novembre usciranno dal novero dei votanti i cardinali Jaime Lucas Ortega y Alamino (arcivescovo emerito dell’Avana, nato il 18 ottobre 1936), Nicolás de Jesús López Rodríguez (emerito di Santo Domingo, nato il 31 ottobre 1936) ed Ennio Antonelli (presidente emerito del Pontificio consiglio per la famiglia 18 novembre 1936). 54 sono i cardinali elettori dall’Europa, 17 dall’America settentrionale (tra i nuovi cardinali gli statunitensi sono ben 3 su 13), 13 dall'America meridionale, 14 dall'Asia e 15 dall'Africa.
Quali sono i Paesi che per la prima volta nella loro storia avranno un cardinale?
Fanno il loro ingresso nel Collegio cardinalizio i rappresentanti di 4 nazioni: Bangladesh, Isole Mauritius, Repubblica Centrafricana e Papua Nuova Guinea. Tra i cardinali non elettori ci sono anche Malaysia e Lesotho.
Può essere creato cardinale un ecclesiastico?
Sì, anche un semplice sacerdote può essere creato cardinale. In questo Concistoro è il caso di don Ernest Simoni, anziano sacerdote albanese (ha 88 anni) sopravvissuto alla durissima persecuzione del regime comunista di Enver Hoxha che Papa Francesco ha nominato cardinale.
Chi è il cardinale più giovane del Collegio cardinalizio?
L’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, che peraltro è accompagnato nel Concistoro dall’Imam e dal Pastore evangelico della capitale della Repubblica Centrafricana, con i suoi 49 anni è il più giovane appartenente al Sacro Collegio.
Chi è il cardinale più anziano del Sacro Collegio?
L'arcivescovo emerito di Manizales (Colombia) José de Jesús Pimiento Rodríguez ha 97 anni ed è il più anziano appartenente al Collegio cardinalizio. Ha ricevuto la porpora il 28 febbraio 2015 nella Cattedrale primaziale di Bogotá, nel corso di una cerimonia presieduta dal nunzio apostolico in Colombia, Ettore Balestrero. È stato il cardinale Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Bogotá, a imporgli la berretta cardinalizia e a consegnargli l'anello cardinalizio.
Concistoro. Ecco chi sono i nuovi cardinali
Sono 17 i nuovi cardinali creati da Papa Francesco. Sabato 19 novembre si terrà il Concistoro, alla vigilia della conclusione del Giubileo della Misericordia.
Il 9 ottobre all'Angelus Papa Francesco ha annunciato la creazione di 13 nuovi cardinali elettori e 4 cardinali non elettori in un Concistoro che si terrà sabato 19 novembre, alla vigilia della conclusione del Giubileo della Misericordia.
Domenica 20 novembre i neocardinali concelebrano la Messa con il Papa Francesco in piazza San Pietro, dopo la chiusura della Porta Santa.
Ecco chi sono i nuovi cardinali
Mario Zenari (Italia), Arcivescovo titolare di Zuglio, Nunzio Apostolico in Siria
È nato a Villafranca (Verona) il 5 gennaio 1946. E’ stato ordinato sacerdote il 5 luglio 1970, e incardinato nella diocesi di Verona. E’ laureato in Diritto Canonico. Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1980, ha prestato successivamente la propria opera presso le Rappresentanze Pontificie in Senegal, Liberia, Colombia, Germania, Romania. Il 25 marzo 1993 è stato nominato Consigliere di Nunziatura. Il 7 febbraio 1994 è stato nominato Rappresentante Permanente della Santa Sede presso l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (A.I.E.A.) e presso l’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (O.S.C.E.), e Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (O.N.U.D.I.) e presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Vienna. Il 12 luglio 1999 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha nominato Nunzio Apostolico in Costa d’Avorio ed in Niger, elevandolo in pari tempo alla sede titolare di Zuglio, con dignità di Arcivescovo. Pochi giorni dopo, il 24 luglio, è stato nominato Nunzio anche in Burkina Faso. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 25 settembre dello stesso anno. Il 10 maggio 2004 è stato nominato Nunzio Apostolico in Sri Lanka. Il 30 dicembre 2008 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Nunzio Apostolico in Siria.
Dieudonné Nzapalainga, C.S.Sp., Arcivescovo di Bangui (Repubblica Centrafricana)
È nato il 14 marzo 1967 a Mbomou, nella diocesi di Bangassou (Repubblica Centrafricana). Dopo la scuola primaria, è entrato nel Seminario Minore Saint Louis di Bangassou e poi in quello Maggiore di Filosofia Saints Apôtres di Otélé, in Camerun, prima di continuare gli studi presso il Seminario Maggiore Spiritano Daniel Brottier, a Libreville, in Gabon. Ha emesso i primi voti nella Congregazione dei Padri Spiritani l’8 settembre 1993 e i voti perpetui il 6 settembre 1997. È stato ordinato sacerdote il 9 agosto 1998. Negli anni successivi ha conseguito la licenza in Teologia al Centre Sèvres dei PP. Gesuiti, in Francia, ma è stato poi richiamato nella Repubblica Centrafricana dal suo Istituto per svolgere le funzioni di Superiore Regionale. Mentre era in Francia, dal 1998 al 2005, è stato Cappellano degli orfani della Fondation d’Auteuil e Vicario parrocchiale a St Jerôme (Marseille); rientrato in Centroafrica è stato Superiore Regionale dei Padri Spiritani e Parroco a Bangui dal 2005 al 2009; negli anni 2008-2009 è stato Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori del Centroafrica. Dal 2009 è stato Amministratore Apostolico di Bangui, e il 14 maggio 2012 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Bangui. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 22 luglio dello stesso anno. Dal luglio 2013 è Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Centrafricana e in tale veste ha partecipato alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia ottobre 2014. Nel novembre del 2015 ha accolto nella sua diocesi Papa Francesco che proprio a Bangui ha aperto la prima Porta Santa dell’Anno della Misericordia. Impegnato in prima persona per il processo di pace nel Paese, nel 2013 ha partecipato, con il Presidente del Consiglio islamico e il Presidente dell’Alleanza Evangelica a Bangui, alla fondazione della Piattaforma interreligiosa per la pace del Centrafrica. Primo Cardinale del Centrafrica.
Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di Madrid (Spagna)
Carlos Osoro Sierra è nato a Castañeda, provincia e diocesi di Santander, il 16 maggio 1945. Dopo aver studiato Magistero presso la Escuela Normal ed aver esercitato la docenza per un anno a Santander, è entrato nel seminario per le vocazioni adulte Colegio Mayor El Salvador di Salamanca, ove ha frequentato i corsi di Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università di quella città, ottenendo la Licenza nelle due discipline. Ha, inoltre, ottenuto, sempre presso l’Università Complutense, il Diploma in Enseñanza de Adultos. È stato ordinato presbitero il 29 luglio 1973 in Santander, rimanendo incardinato in tale diocesi. Dopo l’ordinazione presbiterale è stato membro dell’équipe sacerdotale nella parrocchia dell’Assunzione a Torrelavega per la pastorale giovanile, Direttore della Casa de los muchachos e Professore della Escuela Universitaria de Formación del Profesorado ‘Sagrados Corazones’ (1973-1975); Segretario Generale per la Pastorale della diocesi, Delegato Episcopale per le vocazioni e Seminari e per l’apostolato dei laici e Vicario per la Pastorale (1975-1996); Vicario Generale della diocesi (1976-1994); Rettore del Seminario diocesano (1977-1996); Presidente del Capitolo della Cattedrale (1994-1996), Direttore del Centro Asociado del Instituto Internacional de Teología a Distancia e Direttore dell’Instituto Superior de Ciencias Religiosas San Agustín (1996). Il 27 dicembre 1996 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo di Orense. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 22 febbraio successivo. Il 7 gennaio 2002 è stato promosso alla sede Metropolitana di Oviedo. Dal settembre 2006 al settembre 2007 è stato anche Amministratore Apostolico della diocesi di Santander. L’8 gennaio 2009 è stato trasferito da Benedetto XVI alla sede Metropolitana di Valencia. Il 28 agosto 2014 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Madrid. Dal marzo 2014 è Vicepresidente della Conferenza Episcopale Spagnola, in seno alla quale in precedenza è stato Presidente della Commissione per il Clero (1999-2005) e Presidente della Commissione episcopale per l’Apostolato e Membro del Comitato Esecutivo (2005-2011). Ha preso parte alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo (ottobre 2015).
Sérgio da Rocha, Arcivescovo di Brasília (Brasile)
Sérgio da Rocha è nato a Dobrada, diocesi di Jaboticabal, nello Stato di São Paulo, il 21 ottobre 1959. Ha frequentato i corsi di Filosofia presso il Seminario diocesano di São Carlos e quelli di Teologia all'Istituto Teologico di Campinas. Ha ottenuto la Licenza in Teologia Morale presso la Facoltà Teologica "Nossa Senhora da Assunção", a São Paulo, e il Dottorato nella medesima disciplina presso l'Accademia Alfonsiana di Roma. È stato ordinato sacerdote il 14 dicembre 1984 a Matão, diocesi di São Carlos. Come sacerdote ha esercitato i seguenti ministeri: Parroco a Água Vermelha e Coordinatore della Pastorale della Gioventù di São Carlos (1985-1986); Professore di Filosofia nel Seminario diocesano e Direttore spirituale della Casa di Teologia a Campinas (1986-1987 e 1991); Rettore del Seminario di Filosofia di São Carlos (1987-1988 e 1990); Coordinatore diocesano della Pastorale Vocazionale (1987 e 1989); Vicario parrocchiale della Cattedrale di São Carlos (1988-1989); Vicario parrocchiale della parrocchia Nossa Senhora de Fátima a São Carlos (1990); Coordinatore diocesano della Pastorale e Rettore della Cappella São Judas Tadeu a São Carlos (1991); Professore di Teologia Morale alla PUC di Campinas e Rettore del Seminario diocesano di Teologia (1997-2001); Membro dell'équipe di formazione dei Diaconi permanenti; Membro del Consiglio presbiterale e del Collegio dei Consultori. Il 13 giugno 2001 è stato eletto Vescovo titolare di Alba e nominato Ausiliare di Fortaleza. Ha ricevuto la consacrazione episcopale l'11 agosto successivo. Nominato Vescovo Coadiutore di Teresina il 31 gennaio 2007, ne è diventato Arcivescovo il 3 settembre 2008. Il 15 giugno 2011 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Brasília. Dall’aprile 2015 è Presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, nella quale in precedenza aveva ricoperto numerosi incarichi, tra i quali Membro della Commissione Episcopale di Dottrina; Membro della Commissione Episcopale del "Mutirão de Superação da Miséria e da Fome"; Segretario del Regionale ed incaricato della Gioventù e della Pastorale Vocazionale del Regionale Nordeste 1; Membro del Consiglio Permanente e della Commissione di Dottrina; Presidente del Regionale Nordeste 1. È stato anche Presidente del Dipartimento Vocazioni e Ministeri del CELAM – Consiglio Episcopale Latinoamericano. Ha preso parte al Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2015 sulla famiglia.Mons. Blase J. Cupich, Arcivescovo di Chicago (U.S.A.)Mons. Blase J. Cupich è nato a Omaha (Nebraska) il 19 marzo 1949. Dopo aver frequentato le consuete scuole primaria e secondaria, ha frequentato il "College of Saint Thomas" a Saint Paul (Minnesota), dove ha ottenuto il Baccalaureato in filosofia nel 1971. Dal 1971 al 1975 è stato alunno del Pontificio Collegio Americano del Nord a Roma ed ha studiato teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Più tardi ha ottenuto la Licenza (1979) e il Dottorato (1987) in Teologia Sacramentale presso l’Università Cattolica d’America a Washington, D.C.E' stato ordinato sacerdote il 16 agosto 1975 per l’arcidiocesi di Omaha. Dopo l’ordinazione presbiterale ha svolto i seguenti incarichi: Vice-parroco della "Saint Margaret Mary Parish" ed Insegnante presso la "Paul VI High School" a Omaha (1975-1978); Direttore dell’Ufficio Liturgico arcidiocesano (1978-1981); Collaboratore locale presso la Nunziatura Apostolica a Washington, D.C. (1981-1987); Parroco della "Saint Mary Parish" a Bellevue (1987-1989); Presidente/Rettore del "Pontifical College Josephinum" a Columbus (Ohio) (1989-1997); Parroco della "Saint Robert Bellarmine Parish" a Omaha (1997-1998). Nominato Vescovo di Rapid City (South Dakota) il 7 luglio 1998, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 21 settembre successivo. Il 30 giugno 2010 è stato nominato da Benedetto XVI Vescovo di Spokane (Washington) ed ha preso possesso canonico della diocesi il 3 settembre successivo. Il 20 settembre 2014 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Chicago, dove ha fatto il suo ingresso il 18 novembre dello stesso anno. Nell’ottobre 2015 ha partecipato, per nomina pontificia, alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. È stato Presidente del USCCB Committee for the Protection of Children and Young People (2008-2011) e del National Catholic Educational Association Board (from 2006-2008), ed è Membro di numerosi Comitati della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli USA. È membro della Congregazione per i Vescovi.
Patrick D’Rozario, C.S.C., Arcivescovo di Dhaka (Bangladesh)
Patrick D’Rozario, C.S.C., è nato il 1° ottobre 1943 a Padrishibpur, in diocesi di Chittagong. Appartiene alla Congregazione della Santa Croce. È stato ordinato sacerdote l’8 ottobre 1972. Eletto primo Vescovo di Rajshahi il 21 maggio 1990, ha provveduto ad organizzare la nuova diocesi.Il 3 febbraio 1995 è stato trasferito alla sede di Chittagong, la seconda più importante del Paese. Il 25 novembre 2010 è stato nominato da Papa Benedetto XVI Vescovo Coadiutore di Dhaka, succedendo per coadiutoria nella Sede Metropolitana il 22 ottobre 2011. Dal dicembre 2011 è Presidente della Conferenza Episcopale del Bangladesh, e in tale veste ha partecipato alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia nel mese di ottobre 2014. Primo Cardinale del Bangladesh.
Baltazar Enrique Porras Cardozo, Arcivescovo di Mérida (Venezuela)
Baltazar Enrique Porras Cardozo è nato il 10 ottobre 1944 a Caracas (Venezuela). Dopo gli studi di Filosofia nel Seminario Interdiocesano di Caracas, è stato inviato alla Pontificia Università di Salamanca, in Spagna, dove ha conseguito la licenza in Teologia, nel 1966. In seguito (1977), nell’Istituto Superiore di Pastorale della medesima Università ha conseguito il dottorato in Teologia Pastorale. Ordinato sacerdote il 30 luglio 1967, è stato Vicario Cooperatore, Parroco, Assistente diocesano dei Cursillos, professore nel Seminario e in altri Istituti pubblici e privati; Direttore del Colegio Ntra.Sra. del Rosario e professor del IUT de los Llanos. A Caracas è stato Vicerettore del Seminario Interdiocesano e Direttore degli Studi (1978-1979); ha ricoperto anche l’incarico di Rettore del Seminario San José del Hatillo, dal 1979 al 1983. Eletto Vescovo titolare di Lamdia e Ausiliare di Mérida il 30 luglio del 1983, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 17 settembre dello stesso anno. Il 30 ottobre del 1991 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Mérida. Ha preso possesso della diocesi il 5 dicembre successivo. Dal marzo 1998 al giugno 1999 è stato anche Amministratore Apostolico sede vacante della diocesi di San Cristóbal. Ha ricoperto numerosi incarichi nella Conferenza Episcopale Venezuelana, della quale è stato Presidente per due mandati consecutivi dal 1999 al 2006, dopo esserne stato a lungo Vice Presidente. Primo Vice-Presidente del CELAM dal 2007 al 2011, è tuttora Membro del Consiglio Speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi (dal 1997).
Jozef De Kesel, Arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio)
Maurice Piat, Arcivescovo di Port-Louis (Isola Maurizio)
Mons. Maurice Piat è nato a Moka, diocesi di Port-Luis, il 19 luglio 1941. Dopo gli studi secondari al Collège du Saint-Esprit, Quatre-Bornes, Ile Maurice, è entrato nel noviziato della Congregazione dello Spirito Santo in Irlanda, dove ha fatto la professione religiosa l’8 settembre 1962. Ottenuto il diploma di B.A. dell’University College, Dublin, è stato ammesso al Pontificio Seminario Francese a Roma ed ha proseguito gli studi in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, conclusi con la licenza in teologia nel 1972. stato ordinato sacerdote il 2 agosto 1970. A conclusione degli studi di teologia, nel 1972 ha trascorso tre mesi di ministero a Bangalore in India. Rientrato in Patria, è stato nominato professore e catechista al Collège du Saint-Esprit, Quatre-Bornes. Fino al 1982 è stato anche responsabile degli aspiranti seminaristi al Foyer Monseigneur-Murphy, Vacoas. Dal 1977 al 1979 ha soggiornato a Parigi per un corso all’Institut pour la Formation des Educateurs du Clerg . Fatto ritorno in Maurizio, è stato anche vicario domenicale nella parrocchia Saint-François-d’Assise a Pamplemousses, (1979-1985), quindi parroco della parrocchia Cœur-Immaculé-de-Marie a Rivière-du-Rempart (1986). Dal 1981 è stato inoltre responsabile del progetto pastorale diocesano per le comunità ecclesiali di base, e successivamente Vicario episcopale per la formazione e il coordinamento della pastorale diocesana. In quegli anni ha contribuito alla creazione di un Centro di formazione a Thabor, BeauBassin. Il 21 gennaio 1991 è stato nominato Coadiutore dell’allora Vescovo di Port-Louis, il Cardinal Jean-Margéot, ed ha ricevuto la consacrazione episcopale il 19 maggio dello stesso anno. Il 15 marzo del 1993 è succeduto per coadiutoria nel governo della diocesi di Port-Louis. È stato Presidente della Conferenza Episcopale dell’Oceano Indiano (C.E.D.O.I.) dal 1996 al 2002 e ancora dal 2013 al settembre di quest’anno (2016). Dal 2000 è stato membro del Comitato Permanente del Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar (S.C.E.A.M.). Nell’ottobre del 2015 ha partecipato al Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia.
Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (USA)
Kevin Joseph Farrell è nato il 2 settembre 1947 a Dublino (Irlanda). Dopo aver completato le scuole primaria e secondaria, ha frequentato l'Università di Salamanca in Spagna, e poi la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Ha ottenuto la licenza in filosofia ed in teologia all'Università di San Tommaso a Roma. In seguito ha compiuto un Master's Degree in Business administration all'Università di Notre Dame (U.S.A.). Entrato nella Congregazione dei Legionari di Cristo nel 1966, è stato ordinato sacerdote il 24 dicembre 1978. Dopo l'ordinazione sacerdotale è stato Cappellano all’Università di Monterrey in Messico, Professore degli studi Economici, Amministratore Generale con la responsabilità per seminari e scuole dei Legionari di Cristo in Italia, Spagna ed Irlanda. Dal 1983 ha esercitato il ministero pastorale nella parrocchia di Saint Bartholomew a Bethesda in Washington. Nel 1984 si è incardinato nell’arcidiocesi di Washington, dove ha ricoperto i seguenti incarichi: vice-parroco nella parrocchia di Saint Thomas the Apostle (1984-1985); Direttore del Centro Cattolico Spagnolo (1986); Direttore Esecutivo Reggente delle Organizzazioni Caritative Cattoliche (1987-1988); Segretario per gli Affari Finanziari (1989-2001); Parroco della Annunciation Parish (2000-2002). Nominato Vescovo titolare di Rusuccuru e Ausiliare di Washington il 28 dicembre 2001, ha ricevuto la consacrazione episcopale l’11 febbraio successivo. Dal 2001 ha svolto gli uffici di Vicario Generale per l'Amministrazione e Moderatore della Curia. Il 6 marzo 2007 è stato promosso Vescovo di Dallas. Il 15 agosto 2016 Papa Francesco lo ha chiamato a collaborare nella Curia Romana, nominandolo Prefetto del nuovo Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo di Tlalnepantla (Messico)
Carlos Aguiar Retes è nato il 9 gennaio 1950 a Tepic. È stato alunno del Seminario di Tepic, e ha proseguito gli studi nel Seminario di Montezuma (USA) e di Tula. Successivamente ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e il Dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. È stato ordinato sacerdote il 22 aprile 1973. Come sacerdote è stato Vicario parrocchiale, Rettore del Seminario di Tepic e contemporaneamente Presidente dell’Organizzazione dei Seminari Messicani (OSMEX) e Membro del Consiglio Direttivo dei Seminari Latinoamericani. È stato poi Rettore della Residenza Juan XXIII per sacerdoti della Pontificia Università di Messico e Professore di Sacra Scrittura nella medesima Università. Il 28 maggio 1997 è stato nominato Vescovo di Texcoco e ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 29 giugno successivo. Il 5 febbraio 2009 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Tlalnepantla. Dal 2006 al 2012 è stato Presidente della Conferenza Episcopale del Messico, dopo esserne stato Segretario generale dal 2004 al 2006. Ha ricoperto diversi incarichi nel CELAM (Consiglio Episcopale LatinoAmericano): Segretario Generale dal 2000 al 2003; Primo Vice-Presidente dal 2003 al 2007 e infine Presidente dal 2011 al 2015. Nell’ottobre 2014 e poi anche nell’ottobre 2015 Papa Francesco lo ha chiamato a partecipare alle due rispettive Assemblee del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia.
John Ribat, M.S.C., Arcivescovo di Port Moresby (Papua Nuova Guinea)
John Ribat, M.S.C., è nato il 9 febbraio 1957 in Volavolo, arcidiocesi di Rabaul. Dopo aver frequentato la scuola elementare di Naveo e Volavolo, è passato alla "Malabunga Government High School" di Rabaul. Completata la scuola superiore al Seminario Minore "St Peter Chanel" di Ulapia, è entrato nei Missionari del Sacro Cuore, dove ha emesso la prima professione il 2 febbraio 1979. Ha studiato Filosofia e Teologia al "Holy Spirit eminary" di Bomana, ed è stato ordinato sacerdote il 1° dicembre 1985. Dopo l'ordinazione sacerdotale e fino al 1991 ha prestato servizio pastorale in diverse parrocchie della diocesi di Bereina; ha seguito quindi un corso di formazione al Centro SAIDI di Manila e dal 1992 al 1996 è stato Maestro dei Novizi. Nel 1997 è stato Parroco e dal 1998 al 2000 Maestro dei Novizi a Suva, nelle Isole Figi. Il 30 ottobre 2000 è stato eletto alla sede titolare vescovile di Macriana minore e nominato Ausiliare della diocesi di Bereina (Papua Nuova Guinea). Ha ricevuto l’ordinazione episcopale l’11 febbraio del 2001. Un anno dopo, il 12 febbraio 2002, è stato nominato Vescovo di Bereina. Il 16 aprile 2007 Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Coadiutore di Port Moresby e il 26 marzo 2008 è diventato Arcivescovo della Sede Metropolitana. È stato Presidente della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone dal 2011 al 2014. Dal 2014 è Presidente della Federazione delle Conferenze dei Vescovi Cattolici di Oceania (FCBCO). Primo Cardinale di Papua Nuova Guinea
Joseph William Tobin, C.SS.R., Arcivescovo di Indianapolis (U.S.A.)
Joseph William Tobin, C.SS.R., è nato a Detroit (Michigan), nell’omonima arcidiocesi, il 3 maggio 1952. Entrato nella Congregazione del Santissimo Redentore, ha emesso la Professione temporanea il 5 agosto 1972 e quella solenne il 21 agosto 1976. Nel 1975 ha ottenuto il Baccalaureato in Filosofia presso l’Holy Redeemer College a Waterford (Wisconsin); nel 1977 ilMaster of Religious Education e nel 1979 il Master of Divinity (Teologia Pastorale) presso il Mount Saint Alphonsus Major Seminary ad Esopus (New York). Ordinato sacerdote il 1° giugno 1978, è stato Vicario parrocchiale (1979-1984) e, poi, Parroco (1984-1990) della Holy Redeemer Parish a Detroit; Vicario Episcopale nell’arcidiocesi di Detroit (1980-1986); Parroco della Saint Alphonsus Parish a Chicago (1990-1991). Nel 1991 è stato eletto Consultore Generale dei Padri Redentoristi ed il 9 settembre 1997 Superiore Generale. È stato riconfermato in tale incarico il 26 settembre 2003. Nello stesso anno è diventato Vice-Presidente dell’Unione dei Superiori Generali. Inoltre, è stato Membro del Consiglio per i Rapporti tra la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e le Unioni Internazionali dei Superiori e delle Superiore Generali (2001-2009). Nominato Segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica il 2 agosto 2010 ed elevato in pari tempo alla sede titolare di Obba con dignità di Arcivescovo, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 9 ottobre successivo. Il 18 ottobre 2012 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo di Indianapolis.
Anthony Soter Fernandez, Arcivescovo Emerito di Kuala Lumpur (Malaysia)
Anthony Soter Fernandez è nato il 22 aprile 1932 a Sungai Patani, in diocesi di Penang, da una famiglia di origine indiana. È stato ordinato sacerdote il 10 dicembre 1966. Il 29 settembre 1977 è stato nominato Vescovo di Penang ed ha ricevuto la consacrazione episcopale il 17 febbraio del 1978. Il 2 luglio 1993 è stato promosso Arcivescovo Metropolita di Kuala Lumpur e il 10 novembre dello stesso anno ha preso possesso della diocesi, che ha guidato fino al 15 aprile 2003. Da tale data risiede nel seminario maggiore di Penand, dove si dedica alla formazione dei sacerdoti come Direttore spirituale. È stato Presidente della Conferenza Episcopale di Malaysia-Singapore-Brunei per due mandati, dal 1987 al 1990 e ancora dal 2000 al 2003. Primo Cardinale in Malaysia.
Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara (Italia)
Renato Corti è nato a Galbiate, provincia di Como e diocesi di Milano, il 1° marzo 1936. Dopo la scuola elementare è passato ai seminari milanesi, completando progressivamente la sua formazione. Ordinato sacerdote il 28 giugno 1959 da Mons. Montini (futuro Paolo VI), è stato cooperatore parrocchiale all’oratorio di Caronno Pertusella, dal 1959 al 1967. È passato quindi al collegio arcivescovile di Gorla come direttore spirituale. Nel 1969 si è trasferito a Saronno con lo stesso incarico e poi come rettore del biennio del corso teologico, dal 1977 al novembre del 1980, quando fu scelto dall’arcivescovo Martini come Vicario Generale. Eletto alla Sede titolare vescovile di Zallata e nominato Ausiliare di Milano il 30 aprile 1981, ha ricevuto l’ordinazione il 6 giugno dello stesso anno. Accanto alle incombenze diocesane ha ricoperto l’incarico di presidente della commissione CEI per il clero. Nominato vescovo di Novara il 19 dicembre 1990, ha fatto l’ingresso solenne il 3 marzo 1991. È stato Pastore della diocesi di Novara fino al 24 novembre 2011, quando il Papa ne ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti di età. Per un decennio e fino al 2005 è stato vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Nel febbraio 2005 ha predicato gli esercizi spirituali alla Curia vaticana, gli ultimi ai quali ha partecipato Papa Giovanni Paolo II. Nel 2015 Papa Francesco gli ha affidato il compito di scrivere le meditazioni per la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo.
Sebastian Koto Khoarai, O.M.I, Vescovo Emerito di Mohale’s Hoek (Lesotho)
Sebastian Koto Khoarai, O.M.I, è nato a Koaling, in diocesi di Leribe, l’11 settembre 1929. Entrato negli Oblati di Maria Immacolata, è stato ordinato sacerdote il 21 dicembre 1956. Elevato all’episcopato il 10 novembre 1977 come ordinario di Mohale’s Hoek, è stato consacrato il 2 aprile 1978. Nel maggio 2006 ha presentato le dimissioni per raggiuti limiti di età, ma è rimasto Amministratore Apostolico della diocesi fino al febbraio 2014. Dal 1982 al 1987 è stato Presidente della Conferenza Episcopale del Lesotho. Primo Cardinale del Lesotho.
Reverendo Ernest Simoni, Presbitero dell’Arcidiocesi di Shkodrë-Pult (Scutari – Albania)
Il reverendo Ernest Simoni è nato il 18 ottobre 1928 a Troshani, un villaggio a pochi chilometri da Scutari, in una famiglia profondamente religiosa. All’età di dieci anni entrò nel collegio dei francescani a Troshani, iniziando il percorso di studi per la formazione al sacerdozio. Nel 1948, nel pieno delle persecuzioni messe in atto dal regime comunista di Enver Hoxha, anche il convento dei francescani venne saccheggiato e trasformato in luogo di tortura per i prigionieri. I frati vennero tutti fucilati, e i novizi espulsi. Aveva vent’anni e fu quindi inviato dal regime a insegnare in uno sperduto villaggio sulle montagne, e qui il suo lavoro di maestro divenne anche e soprattutto un’opera missionaria ed evangelizzatrice. Dopo due anni di durissimo servizio militare (1953-55), concluse clandestinamente gli studi in teologia e il 7 aprile 1956 fu ordinato sacerdote a Scutari. In obbedienza al Vescovo, si incardinò in diocesi, anche se nel cuore rimase profondamente francescano. Il 24 dicembre 1963, dopo la Messa di Natale, fu arrestato e portato nel carcere di Scutari, in cella d’isolamento. Condannato a morte, la pena fu commutata in 25 anni di lavori forzati. In prigione divenne padre spirituale dei carcerati e loro punto di riferimento. Il 22 maggio 1973 venne nuovamente condannato a morte come presunto istigatore di una rivolta, ma per la testimonianza a suo favore dei carcerieri la condanna non fu eseguita. La sua permanenza in carcere e ai lavori forzati durò in tutto 18 anni, dodici dei quali in miniera. Dopo la liberazione nel 1981, fu comunque considerato “nemico del popolo” e obbligato a lavorare nelle fogne di Scutari. Esercitò il ministero del sacerdozio clandestinamente, fino alla caduta del regime nel 1990. Da allora ha continuato a servire come umile sacerdote, in tanti villaggi, prodigandosi a riconciliare molte persone in vendetta e a portare la sua testimonianza. Testimonianza che commosse profondamente anche Papa Francesco in visita a Tirana il 21 settembre 2014.