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Francesco: preghiamo per il popolo ucraino, Krajewski mi ha riferito cose terribili

All’udienza generale il Papa ha di nuovo rivolto il proprio pensiero al martoriato Paese dell’Europa dell’Est, riferendo di aver ascoltato stamattina un resoconto drammatico da parte dell'elemosiniere pontificio

Dopo la catechesi dell'udienza generale, le parole del Papa si intrecciano ancora una volta con le laceranti e profonde ferite del popolo ucraino. “Un pensiero alla martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto, quel povero popolo così crudelmente provato". La voce di Francesco si fa sommessa e su quel tono soggiunge: "Questa mattina ho potuto parlare con il cardinale Krajewski che era di rientro dall’Ucraina e mi ha raccontato cose terribili. Pensiamo all’Ucraina e preghiamo per questo popolo martoriato”.

Un cardinale in missione sul fronte di guerra

Il cardinale Konrad Krajewski, prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità e inviato più volte dal Pontefice in Ucraina, in occasione dell'ultima misisone nel teatro di guerra è stato coinvolto lo scorso 17 settembre in una sparatoria fortunatamente senza conseguenze. L’elemosiniere pontificio ha continuato a portare aiuti, viveri, rosari e la benedizione di Francesco perché nessuno si senta solo. Il cardinale Krajewski nei giorni scorsi si è anche recato a Izyum, dove ha pregato davanti ai tanti corpi sepolti nelle fosse comuni.  “Io - ha affermato il porporato a Vatican News - dicevo la coroncina della Misericordia in continuazione, siamo stati almeno tre ore. Non potevo fare altro”.

La farsa dei referendum nei territori occupati

Sul terreno il popolo ucraino continua a vedere i drammi della guerra. Si sono conclusi, intanto, i tre giorni della consultazione referendaria voluta dalla Russia - e rigettata come una farsa dalla maggioranza della comunità internazionale - per procedere all'annessione dei territori occupati. L'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha detto che i risultati delle consultazioni nei territori occupati dai russi sono stati "falsificati" e che sono state "illegali". "Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina in un contesto di violazioni sistematiche dei diritti umani", ha scritto Borrell su Twitter.

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

© www.vaticannews.va, mercoledì 28 settembre 2022