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Il Papa al Divino Amore: preghiamo insieme per la pace in Siria

E’ l’invito che ha rivolto Papa Francesco alle migliaia di fedeli che lo hanno accolto all’arrivo al Santuario mariano del Divino Amore. “Vi chiedo di seguire la preghiera da qui. Preghiamo insieme”. Poi ha salutato uno ad uno con i fedeli lungo il cammino verso il Santuario antico. Ripetuto l’appello pasquale per la Siria e recitati i misteri dolorosi del Santo Rosario

Migliaia di romani hanno accolto Papa Francesco nel piazzale davanti alla Torre del Primo Miracolo del Santuario della Madonna del Divino Amore, alcuni minuti prima delle 17. Il Papa ha scelto di iniziare quest’anno il mese mariano con un pellegrinaggio al santuario più amato dai romani. Prima di entrare nel Santuario antico per la recita del Rosario, Francesco ha salutato i fedeli presenti nel piazzale.

Vi ringrazio dell’accoglienza - ha detto -  Tanto festivi voi! Grazie tante! E vi chiedo di seguire la preghiera da qui. Preghiamo insieme. Ci vediamo dopo. Ma preghiamo, eh? Grazie dell’accoglienza!.

Quindi il Papa ha percorso il centinaio di metri che lo separava dall’ingresso del Santuario salutando i fedeli dietro le transenne. Nel santuario si è raccolto davanti all’immagine della Madonna del Miracolo, mentre una lettrice ripeteva il suo appello per la pace nell’ ”amata Siria”, pronunciato a Pasqua, nel tradizionale messaggio “Urbi et orbi”, dalla Loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro.

Dopo ave invocato “Frutti di pace, di riconciliazione e di speranza per il mondo intero”, Francesco aveva aggiunto: “A cominciare dall’amata Siria la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede la fine”. A quindi aveva rivolto un appello

alla coscienza di tutti i responsabili politici e militari, affinché si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso, si rispetti il dramma umanitario e si provveda ad agevolare l’arrivo di aiuti a cui questi nostri fratelli e sorelle hanno urgente bisogno, assicurando nel contempo le condizioni adeguate per il ritorno di quanti sono sfollati.

Insieme al centinaio di fedeli che avevano trovato posto nel Santuario antico, e alle decine di migliaia racconti il preghiera all’esterno, il Pontefice ha quindi recitato i cinque misteri dolorosi del Santo Rosario, da “Gesù che suda sangue e soffre al Getsèmani” a “La crocifissione e morte di Gesù”.

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

© www.vaticannews.va, martedì 1 maggio 2018

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