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Il Papa annuncia una giornata di preghiera per il Medio Oriente

Papa Francesco si recherà in Puglia il 7 luglio per una «giornata di riflessione e di preghiera sulla situazione drammatica del Medio Oriente»

Bari: una finestra sull’Oriente. La città accoglierà papa Francesco il prossimo 7 luglio per «una giornata di riflessione e preghiera sulla situazione drammatica del Medio Oriente», come ha comunicato dalla Sala stampa del Vaticano il 25 aprile. Il papa intende conferire a questo incontro per la pace un carattere ecumenico, invitando i capi delle Chiese orientali della regione: dall’Egitto all’Iraq, passando per il Libano, la Siria, la Terra Santa (Israele, Palestina, Giordania e Cipro), senza dimenticare lo Yemen, dove prosegue il conflitto. Il papa invita fin d’ora a preparare questo evento con la preghiera.

In Francia, l’Œuvre d’Orient, un’associazione cattolica che da oltre 160 anni sostiene i cristiani d’Oriente, ha proposto a tutte le parrocchie del Paese di pregare per la pace con i cristiani d’Oriente. «Non ha senso credere che si possa risolvere certi problemi solo con la violenza – ha affermato mons. Pascal Gollnisch, che è responsabile in Francia per i fedeli di rito orientale –. La domanda di pace riunisce la missione dei cristiani, cui Cristo ha chiesto di essere operatori di pace, e il desiderio delle popolazioni locali». Mons. Gollnisch fa questa constatazione: «I cristiani nel Medio Oriente non sono più una forza in senso politico, una forza economica o militare. Questo significa che la forza dei cristiani è il Vangelo, essere operatori di pace, occuparsi dei poveri, dei malati e dei piccoli».

A questo slancio spirituale si è unito mons. Ignazio Giuseppe III Younan, patriarca della Chiesa siriaca cattolica, condividendo una preghiera che susciti «la speranza di una pace giusta e duratura in grado di salvare i nostri Paesi mediorientali che hanno tanto sofferto a causa di guerre distruttrici e crisi economiche soffocanti». L’arcivescovo greco-melchita di Aleppo, Clément Jeanbart, ha scritto a questo scopo un testo intitolato Preghiera di un cristiano siriano: “Signore, resta con noi”.

È significativa la scelta di Bari per questo evento ecumenico: san Nicola, che fu vescovo di Myra in Asia Minore, fra III e IV secolo, e le cui reliquie sono custodite nella città pugliese, è uno dei santi più amati tra i cristiani ortodossi.

Christophe Lafontaine

© www.terrasanta.net, giovedì 26 aprile 2018