
Il Papa firma il "patto" con giovani: "Una nuova economia non è utopia"
Trasformare l’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni. E’ questa la chiamata che papa Francesco rivolge ai giovani economisti riuniti al teatro Lirick di Assisi per l’incontro internazionale di The Economy of Francesco. Dopo un’attesa lunga tre anni, a causa della pandemia, la riunione è stata soprattutto un momento di festa, in primis per lo stesso Pontefice. Sceso dall’elicottero in sedia a rotelle intorno alle 9.30, Francesco si è alzato per poter salutare in piedi la delegazione di bambini delle scuole cittadini, schierata ad accoglierlo.
Con loro il Papa si è fermato a lungo, prima di ricevere il benvenuto del comitato di accoglienza e del vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, Domenico Sorrentino. Poi l’entrata nel Teatro dove lo aspettavano i mille ragazzi e ragazze arrivati da oltre 120 Paesi. Sul palco, una rappresentanza di trenta di loro, tra cui otto testimoni che hanno raccontato le loro storie. Poi, il discorso del Papa pronunciato in italiano e infarcito da numerose aggiunte a braccio. Prima fra tutte: “Fate chiasso, non lasciateci tranquilli”. L’incontro si conclude con la firma del Patto, ovvero dell’assunzione degli impegni da parte dei giovani, sottoscritto dal Pontefice.