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La nostra arte al servizio di Dio

Frammenti di Luce è il progetto con cui suor Cristina Alfano, soprano lirico, don Maurizio Lieggi, organista e compositore, e don Mario Castellano, liturgista, portano il Vangelo anche ai non credenti

l dono della fede e di una splendida voce riverberano nella vita di una giovane suora francescana alcantarina. Suor Cristina Alfano è “anche” un soprano lirico e collabora con il maestro don Marco Frisina. È a Roma che suor Cristina, nel 2002, ha l’intuizione di un nuovo progetto creativo che risponda alla necessità di cercare vie nuove nell’annuncio del Vangelo e del messaggio cristiano, percorrendo proprio la via dell’arte. Le vie del Signore portano poi suor Cristina a Bari, dove incontra don Maurizio Lieggi, organista e compositore, e il liturgista don Mario Castellano. Nel 2006 consolidano e uniscono le esperienze personali intraprendendo un cammino che li porterà a dar vita alla fondazione Frammenti di Luce.

Seguendo Papa Wojtyla

FRAMMENTI_DI_LUCE_vito2.jpg

«Vivete pienamente la vostra dedizione a Dio, per non lasciar mancare a questo mondo un raggio della divina bellezza che illumini il cammino dell’esistenza umana»: l’appello di san Giovanni Paolo II rivolto ai consacrati «è stato accolto come una chiamata e una sfida all’impegno nel mondo contemporaneo a testimoniare la bellezza di Cristo, non solo nelle intenzioni ma anche nella forma, in maniera competente e professionale », dice suor Alfano. «L’amore per il Vangelo e le nostre competenze professionali, artistiche e musicali sono state messe al servizio dello stesso progetto con passione e con gioia, in un’esperienza che coniuga la vita di fede con l’esperienza artistica».

Unico grande obiettivo è evangelizzare attraverso i mezzi e le espressioni dell’arte, «nella consapevolezza della forza stessa dell’arte come mezzo efficace per raccontare il mistero di Dio, strumento potente per entrare nelle corde dell’anima di ogni uomo e parlargli di lui e farlo innamorare di Cristo», dice ancora la religiosa.

Per chi sta "sulla soglia"

Don Maurizio Lieggi raccoglie il testimone: «Il progetto si propone di attrarre non solo i credenti, ma anche chi vive sulla “soglia” dell’esperienza della fede. E quale via migliore se non quella della bellezza? La scelta di fondo di Frammenti di Luce è percorrere la via della bellezza (via pulchritudinis), un valore universalmente riconosciuto, capace di toccare le corde più profonde di ogni uomo per poter annunciare con rinnovato slancio il mistero salvifico di Gesù Cristo».

«Quella di Frammenti di Luce è un’esperienza di vita, di comunione e d’incontro tra persone ma, prima di tutto, con Dio», riprende il sacerdote. «Un’esperienza immersa nella preghiera e che alla preghiera vuole condurre». Oltre alle produzioni live con musicisti e danzatori, la fondazione è impegnata nella realizzazione di dischi musicali liturgici.

L’arte è un grande strumento della fede «quando è pienamente immersa nel mistero di Cristo», conferma don Mario Castellano. «L’arte è
strumento quando è animata dallo Spirito Santo e si fa espressione della comunione che parte da Cristo e s’irradia nel rapporto con gli altri; quando diventa espressione dell’essere Chiesa, corpo di Cristo; quando non cerca semplicemente la perfezione estetica, ma quell’immersione profonda nella luce di Dio diventando così riflesso di questa luce».

FRAMMENTI_DI_LUCE_vito3.jpgI Concerti-Meditazione

Un’arte, quindi, che non vuole affermare se stessa, ma vuole parlare di qualcun Altro. Interviene suor Alfano: «L’espressione privilegiata per dire tutto ciò è quello che noi chiamiamo “concerto-meditazione”, un trionfo di musiche, immagini e danza che diventa spazio e tempo in cui l’arte parla, attrae, conduce e fa fare esperienza del mistero annunciato, che assume il volto e il nome di Gesù Cristo che dà il senso a tutto».

È sempre più urgente lo scambio tra fede e cultura, invito che raccogliamo dalle parole di don Castellano: «Promuovere il valore della bellezza non è solo una questione di fede, ma diventa un processo educativo e formativo, quindi una questione culturale. L’uomo ha bisogno di bellezza. Ci si sta abituando troppo a ciò che è brutto e abbruttisce l’uomo. Parliamo di una cultura che impegna la vita e non coinvolge solo la dimensione cognitiva».

La fondazione Frammenti di Luce è animata dalla consapevolezza che il patrimonio artistico, specie quello ispirato dalla fede cristiana, sia un formidabile strumento per rilanciare il messaggio universale della bellezza e della bontà. Riprende don Castellano: «La via della bellezza diventa la via per rimettere al centro l’uomo nel suo ruolo di vero protagonista, responsabile, collaboratore e artefice del bene per rendere il mondo più bello».

FRAMMENTI_DI_LUCE_vito4.jpgDisporre l'incontro

L’entusiasmo dei tre amici si coglie ancora dalle parole di don Lieggi: «La bellezza parla direttamente al cuore, eleva interiormente alla stupore e alla meraviglia, apre il cuore alla gratitudine; difficilmente lascia indifferenti. La via della bellezza può saziare la fame e la sete di verità, suscitare la scoperta del bello e del buono che ogni uomo porta in sé. Può aprire la strada della ricerca di Dio, disporre il cuore e la mente all’incontro con Cristo lasciandosi interpellare e interrogare dalle proposte del Vangelo».

«L’arte per noi non è solo un linguaggio. L’arte svela qualcosa che va oltre l’apparenza e la forma della materia», riprende il sacerdote. «Le opere pittoriche e le forme musicali che utilizziamo non si limitano a raffigurare un evento, ma schiudono a chi guarda e ascolta un messaggio più profondo, che porta all’essenza delle cose».

L’arte, nel progetto Frammenti di Luce, assume questo valore universale perché è impregnata di «respiro ecclesiale che ci fa sentire parte di una comunità di salvati dall’amore di Cristo», chiude don Lieggi. «L’arte diventa espressione della nostra fede e della fede della Chiesa».

[A breve due nuovi cd prossimamente la fondazione Frammenti di Luce distribuirà due nuovi cd musicali liturgici e realizzerà “concerti-meditazione” in varie città d’Italia. Il prossimo luglio verrà organizzato un corso intitolato La via della bellezza. Diocesi e parrocchie possono richiedere un “concerto-meditazione” o un corso di formazione contattando i recapiti che si trovano su www.frammentidiluce.org]

Vito Amodio

© Credere, domenica 19 febbraio 2017

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