Lampedusa, strage sconvolgente Il Papa leva la voce: è una vergogna
 Un altro sbarco tragico, dopo quello di Scicli di lunedì, con i suoi 13  morti: questa mattina un barcone con 500 migranti a bordo è naufragato  al largo di Lampedusa, nei pressi dell'Isola dei Conigli. Il bilancio  per ora è di 94 corpi recuperati, ma i sommozzatori sono ancora al  lavoro.
Un altro sbarco tragico, dopo quello di Scicli di lunedì, con i suoi 13  morti: questa mattina un barcone con 500 migranti a bordo è naufragato  al largo di Lampedusa, nei pressi dell'Isola dei Conigli. Il bilancio  per ora è di 94 corpi recuperati, ma i sommozzatori sono ancora al  lavoro. 
Tra i corpi recuperati c'è anche quello di una donna  incinta e di due bambini. Ora i poveri resti sono allineati sul molo  Favarolo, ma saranno trasferiti nell'hangar dell'aeroporto. La decisione  è stata presa perché il numero delle vittime sembra destinato a  crescere. "Abbiamo deciso di trasferire le salme delle vittime del  naufragio nell'hangar dell'aeroporto - ha spiegato Pietro Bartolo,  responsabile del Poliambulatorio dell'isola - perché nella camera  mortuaria non c'è più spazio. Siamo in piena emergenza non solo nel  centro di prima accoglienza, dove cerchiamo di ospitare i migranti che  stanno arrivando, ma anche nel cimitero, dove non riusciamo più a  seppellire i morti".
Secondo le testimonianze di alcuni  superstiti, nella notte a bordo erano state incendiate delle coperte per  farsi notare da alcuni motopescherecci, perché non c'era campo e i  telefonini erano fuori uso. Il fuoco però sarebbe sfuggito al controllo,  provocando il panico tra i passeggeri. La nave a quel punto si è  rovesciata; il relitto è stato individuato davanti alla costa dell'Isola  dei Conigli. Il natante è quasi completamente affondato ed è stato  avvistato dai piloti di un ATR42 della Guardia costiera. Dal mare  affiora una piccola parte dello scafo.
Già 150 profughi sono  stati recuperati in mare e portati sulla terraferma; sono eritrei,  somali e ghanesi. Mancano all'appello tra le 150 e le 250 persone. Nella  zona di mare coinvolta sono subito accorsi natanti da diporto e decine  di peschereggi lampedusani per aiutare le motovedette della Capitaneria  di porto a soccorrere gli immigrati in mare. Una vera e propria catena  umana per aiutare gli stranieri.
Uno scafista sarebbe stato  arrestato. La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta; dalle  primissime testimonianze, i migranti naufragati sarebbero partiti dalla  Libia circa 12 ore prima della tragedia. 
In nottata era  approdata un'altra "carretta" con 463 extracomunitari, in maggioranza  siriana. I profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima  accoglienza che ieri ospitava oltre 700 persone.
Il Papa: preghiamo Dio per le vittime
"Preghiamo Dio per le vittime del tragico naufragio a largo di Lampedusa". Lo chiede Papa Francesco dal
suo  account su Twitter.  "Non posso non ricordare con grande dolore le  numerose vittime dell'ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo  di Lampedusa. Mi viene la parola vergogna: è una vergogna". Lo ha detto  Papa Francesco a conclusione del discorso celebrativo per i 50 anni  dell'Enciclica "Pacem in Terris". "Uniamo gli sforzi perché non si  ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può  aiutare a prevenirle". Papa Francesco ha aggiunto questa invocazione  alla sua preghiera "per chi ha perso la vita, uomini, donne, bambini,  per i familiari delle vittime e per tutti i profughi", pronunciata a  conclusione della commemorazione dell'Enciclica "Pacem in terris"
Il pianto del sindaco: è un orrore
"È  un orrore, è un orrore", non riesce a dire altro Giusy Nicolini,  sindaco di Lampedusa. Al telefono scoppia a piangere mentre, sul molo,  assiste all'arrivo delle barche cariche di cadaveri. "Non finiscono mai  di portare
e scaricare morti" dice tra i singhiozzi. Nicolini si  aggira smarrita tra la fila di corpi che si allunga sempre di più. Con  un filo di voce aggiunge: "Venite a vedere. È una scena impressionante".
Letta: tragedia immane, subito sopralluogo
Il  premier Enrico Letta, appena appresa la notizia della tragedia degli  immigrati a Lampedusa, ha incontrato il ministro dell'Interno e vice  premier, Angelino Alfano, con il quale ha concordato che lo stesso  Alfano andrà al più presto possibile a Lampedusa a nome di tutto  governo. "E' una tragedia immane, ci sarà subito un sopralluogo  sull'isola", ha detto. Alfano ha annullato la conferenza stampa dei  ministri Pdl e d è partito per l'isola.
Boldrini: tragedia tremenda
Laura  Boldrini ha annunciato l'intenzione di andare a Lampedusa nelle  prossime ore. Apprese le prime notizie sulla strage di migranti, la  presidente della Camera ha telefonato al sindaco di Lampedusa, Giusy  Nicolini, per esprimerle la sua vicinanza. "La dimensione di questa  nuova tragedia è tremenda. Ma i motivi chespingono queste persone a  mettersi in viaggio sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni,  violazioni dei diritti umani", ha dichiarato Boldrini. 
Ue: aiuteremo
"Le  istituzioni Ue esprimono la loro tristezza per quanto avvenuto a  Lampedusa. È una vera tragedia che ha coinvolto anche bambini. L'Ue deve  vedere cosa fare per aiutare", così il commissario Ue Johannes Hahn in  apertura del midday briefing.
© Avvenire, 3 ottobre 2013
 
            