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L'Avvento 2020 e l'opportunità digitale

La pandemia sta imponendo una mobilitazione di energie nelle Chiese perché il tempo forte che ci prepara al Natale sia quest'anno vissuto ancora di più come un'occasione di crescita umana e spirituale

L'isolamento e le paure cui ci sta costringendo l'epidemia da coronavirus non possono ridurci a una condizione di passività. Un po' ovunque nel mondo diocesi, movimenti, ordini religiosi hanno messo in moto la propria creatività per per creare e rafforzare il senso di comunità orante sfruttando, in particolare, le tecnologie digitali.

Le piattaforme online e l'accompagnamento in rete

Si moltiplicano i ritiri e gli strumenti online per aiutare lo spirito: è, per esempio, il caso del tradizionale calendario dell'Avvento irlandese che si arricchisce di preghiere, video, parole di Papa Francesco tratte dall’esortazione apostolica Christus vivit, gesti e suggerimenti per rendere il Natale più sostenibile e per prendersi cura della casa comune. Segnalazioni di libri, musica ed eventi in diocesi e parrocchie, con indicazioni per farsi prossimo alle famiglie più bisognose.

Una serie di video, la cui realizzazione è stata promossa dalla Conferenza episcopale del Canada e disponibili on line ogni settimana, potranno aiutare i fedeli cattolici a prepararsi alla celebrazione della nascita di Gesù. Si propone un “Viaggio attraverso l'Avvento”, con riflessioni sul Vangelo per ogni domenica di questo tempo forte e sul vero significato del Natale. L’auspicio dei presuli è che sia un canale di conforto e di profonda preparazione per tutti.

La Conferenza episcopale spagnola ha predisposto una nuova app per pregare la Liturgia delle Ore, mentre dalla Svizzera su www.lumierequandmeme.ch è partita una iniziativa ecumenica che offre spunti per vivere diversamente l’Avvento e il periodo natalizio, in tre ambiti: “Celebrare comunque - In connessione comunque - Solidarietà comunque”. Oltre a testi meditativi e a gesti concreti, si presentano progetti solidali da sostenere o legati alla pandemia in Svizzera e all’estero.

Su avent.retraitedanslaville.org i domenicani di Lille propongono un "Avvento in città", un percorso di accompagnamento con riflessioni, canti dell’Avvento e quattro meditazioni di altrettanti relatori di alto profilo. Un modo per prepararsi perché "il Natale non sia una banale gioia ma un evento spirituale per la nostra vita". I temi approfonditi: la pace nelle famiglie e nelle comunità cristiane; l'azione dello Spirito per la pace tra i popoli; Gesù come Principe della Pace nella vita di ogni uomo. Monsignor David Macaire, domenicano, arcivescovo di Fort-de-France, nella Martinica, inoltre, ogni settimana illustrerà un metodo concreto per diventare artigiani di pace.

Le sofferenze procurate dalla pandemia, che sta mettendo in ginocchio l'India, sono al centro del “Communio India Sunday”, l’annuale appuntamento celebrato dalle 132 diocesi latine indiane nella prima domenica di Avvento. "Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34). è il tema scelto quest’anno. I fedeli saranno invitati a pregare e aiutare le missioni, soprattutto nelle aree rurali.

Un Avvento più sobrio e solidale

Il Consiglio delle Chiese svedesi, per esempio, ha chiesto di poter continuare a prendersi cura dei senzatetto (circa 33mila in Svezia) e dei piu' emarginati, nonostante le restrizioni anti-Covid. "C'e' bisogno di poter accogliere molte persone che si trovano in situazioni difficili – spiegano - di rendere disponibili locali in modo che le persone possano riscaldarsi o mangiare un pranzo al sacco al chiuso".

In Repubblica Ceca, anche quest'anno – sebbene in modalità diversa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia - le parrocchie di Olomouc sono state coinvolte nella produzione delle ghirlande dell'Avvento, che saranno poi vendute durante la prima domenica a favore alla casa per bambini Verbist Care Center, orfanotrofio di Ulan Bator, in Mongolia. "A causa del Coronavirus, l'orfanotrofio ha perso parte dei suoi finanziamenti perché alcuni provenienti dall'estero quest’anno non sono arrivati. Pertanto, abbiamo utilizzato i soldi della raccolta principalmente per acquistare scorte di cibo durevole", spiega Simon, il direttore dell'orfanotrofio. Nella capitale della Mongolia, dove l'inverno dura fino a otto mesi e le temperature raggiungono i meno 40 gradi, diverse centinaia di bambini vivono ancora per strada. La missione è dunque quella di garantire i diritti umani fondamentali degli orfani, dei bambini abbandonati o maltrattati.

In Algarve, in Portogallo, tra le iniziative di carità suggerite in questo tempo di attesa, c'è la realizzazione, in famiglia, di “un breve video a tema natalizio da inviare agli anziani che trascorrono il Natale” lontani dai loro cari o da soli, oppure la raccolta di generi alimentari di prima necessità e di kit igienici da destinare alle persone più bisognose. Potrebbe essere utile accompagnare l'allestimento con la lettura di alcuni brani della Lettera apostolica di Papa Francesco Admirabile signum, dedicata proprio al significato e al valore del presepe.

In carcere

"Nelle carceri, a causa della paura dei contagi, molte attività sono state rallentate. I detenuti vivono ancora di più la loro solitudine e l’abbandono”, sottolinea don Grimaldi, ispettore generale dei cappellani delle carceri d’Italia, che esorta i suoi omologhi e gli operatori di questo ambito a "non vivere le limitazioni imposte dalla pandemia come frustrazioni che paralizzano l’agire, ma come stimolo per trasformare la marginalità in opportunità". Insistendo sul fatto che questo tempo burrascoso, di crisi sanitaria, sociale ed economica, ci ha fatto scoprire ancor di più i nostri limiti e le nostre debolezze, facendoci comprendere che noi non siamo i padroni del tempo, invita a vivere questo periodo d’incertezze con la vigilanza del cuore per essere sentinelle di speranza.

Con i più giovani

Il Messaggero dei Ragazzi, la rivista mensile per i più giovani dell’editrice Messaggero di Sant'Antonio di Padova, propone #AccadeSoloSeCiCredi, l’Avvento social per ragazzi e ragazze dai 9 ai 14 anni. Sul portale meraweb.it i preadolescenti potranno seguire ogni giorno sul proprio telefonino, o su quello dei propri genitori, messaggi, riflessioni, attività per prepararsi al Natale. Il direttore responsabile del periodico, fra Fabio Scarsato, nei panni di fra Simplicio, dialogherà in chat con i giovanissimi per “camminare” con loro verso la grotta di Betlemme. A fare da filo rosso è una originalissima e provocatoria versione della storia di Babbo Natale, che ribalta tutte le tradizioni. Non sarà il rassicurante nonno che porta i regali ai bambini, ma uno spregiudicato signore che passa la sua vita cercando di arricchirsi, finché si ritrova senza più nulla; da lì, l'idea di partire, in cerca di fortuna e anonimato, per un paesino della Palestina: Betlemme. 

Antonella Palermo – Città del Vaticano

© www.vaticannews.va, sabato 28 novembre 2020

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