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Matrimonio. «Serve grande coraggio a sposarsi, la Chiesa sia vicina»

Papa Francesco inaugura l'Anno giudiziario al Tribunale della Rota Romana: «La preparazione come antidoto a celebrazioni «nulle o inconsistenti»

"Occorre grande coraggio a sposarsi nel tempo in cui viviamo. E quanti hanno la forza e la gioia di compiere questo passo importante devono sentire accanto a loro l'affetto e la vicinanza concreta della Chiesa". Così Papa Francesco all'udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano con i prelati uditori, gli officiali, gli avvocati e i collaboratori del Tribunale della Rota Romana, in occasione della solenne inaugurazione dell'Anno giudiziario.

La preparazione al matrimonio «oggi più che mai, - osserva il Pontefice - si presenta come una vera e propria occasione di evangelizzazione degli adulti e, spesso, dei cosiddetti lontani. Sono, infatti, numerosi i giovani per i quali l'approssimarsi delle nozze costituisce l'occasione per incontrare di nuovo la fede da molto tempo relegata ai margini della loro vita; essi, per altro, si trovano in un momento particolare, caratterizzato spesso anche dalla disponibilità a rivedere e a cambiare l'orientamento dell'esistenza. Può essere, quindi, un tempo favorevole per rinnovare il proprio incontro con la persona di Gesù Cristo, con il messaggio del Vangelo e con la dottrina della Chiesa".

"La preparazione al matrimonio diventi parte integrante di tutta la procedura sacramentale del matrimonio, come antidoto che impedisca il moltiplicarsi di celebrazioni matrimoniali nulle o inconsistenti", è l'esortazione di Bergoglio che invita sacerdoti e laici a non perdere mai "lo slancio e il coraggio di adoperarsi per la bellezza delle famiglie cristiane, nonostante le insidie rovinose della cultura dominante dell'effimero e del provvisorio".

© Avvenire, sabato 21 gennaio 2017