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"Noi pregheremo per il mondo intero, affinché san Nicola attiri la misericordia divina e conservi la fede di Cristo"

Discorso di sua santità il Patriarca Kirill ricevendo le reliquie di san Nicola Taumaturgo nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Domenica 21 maggio 2017

Reverendissimi arcivescovi e vescovi! Reverendissimo arcivescovo della città di Bari, Francesco. Stimati membri della delegazione della Chiesa cattolica romana, che avete accompagnato le reliquie di san Nicola nella città primaziale di Mosca! Cari padri, fratelli e sorelle!

   Saluto tutti voi presenti a questo grande evento. A molti avvenimenti gli uomini sono inclini ad attribuire l’epiteto “storico”, ma il tempo passa e di questo cosiddetto avvenimento storico non rimane nulla, né nei fatti né nella memoria delle persone. Ma l’evento che in questo momento sta avvenendo sotto i nostri occhi e con la nostra partecipazione, è realmente un evento storico, denso di molti significati. Forse, noi non possiamo cogliere tutti questi significati, ma certamente questo evento storico si rifletterà sulla vita della nostra patria, sulla vita del nostro popolo, sulla vita della nostra Chiesa.

  Le reliquie del santo e taumaturgo Nicola sono giunte a noi da Bari la vigilia del 22 maggio (9 maggio secondo il vecchio calendario), quando la nostra Chiesa celebra la Traslazione delle reliquie da Mira di Licia, città dell’Asia Minore, a Bari. Questo avvenne 930 anni fa. Allora i cittadini di Mira come in generale i cristiani in Oriente ebbero a soffrire che le reliquie dalla città di san Nicola finissero nel lontano Occidente.

   Ecco perché in Oriente questo giorno non veniva mai celebrato, ma in modo sorprendente, cominciando col XVI secolo o, forse, qualche tempo prima, appena i primi pellegrini russi cominciarono a recarsi a Bari, la festa della Traslazione da Mira di Licia a Bari divenne una delle più importanti nel calendario della Chiesa russo ortodossa. Perché avvenne questo? Perché la coscienza religiosa del nostro popolo aveva percepito una semplice verità storica: Se le reliquie fossero rimaste nella casa di san Nicola a Mira di Licia, di esse non sarebbe rimasto nulla.

   La Traslazione delle reliquie in Occidente, nella città di Bari nella penisola appenninica, fu accolta dai russi come una manifestazione della provvidenza divina. A partire da quel momento un numero sempre maggiore di pellegrini russi, coprendo una distanza immensa per quei tempi, raggiungevano Bari per venerare i resti stillanti manna del santo e taumaturgo Nicola.

   E questo avvenne perché dal punto di vista della devozione popolare il santo e taumaturgo Nicola è stato ed è ancora oggi il Santo numero uno nella Russia. Praticamente in tutte le case degli ortodossi, così nel passato come nel presente, ci sono immancabilmente tre icone: il Salvatore, la Madre di Dio e il santo e taumaturgo Nicola.

   Su che cosa si fonda una tale devozione per San Nicola nel nostro popolo ? Ogni devozione religiosa si collega a qualche grande fenomeno – con la risposta che l’uomo di fede riceve quando rivolge la sua supplica al cielo. Nella coscienza del nostro popolo, nella sua memoria storica è impressa una moltitudine di miracoli, di fatti prodigiosi, che si sono avverati nella vita personale e sociale grazie alle preghiere rivolte al santo e taumaturgo Nicola.

   Ecco perché la comunità russa dei fedeli è una comunità piena di profondo amore verso san Nicola Taumaturgo. Ecco perché nella nostra coscienza esso è percepito come un santo russo, benché egli non fu mai nella Russia e non è legato al nostro paese né per nazionalità né per cultura. Ma noi lo sentiamo come santo russo, perché ha attraversato in nostra compagnia la tragica e sanguinosa storia del nostro popolo.  Forse nei momenti più difficili di questa storia la nostra preghiera a San Nicola fu particolarmente intensa, tanto che proprio a questa preghiera noi attribuiamo la liberazione della nostra Patria da tante catastrofi della storia.

   Noi crediamo che anche oggi il santo e taumaturgo Nicola è con noi e, nonostante le immani persecuzioni del XX secolo, a lui nuovamente vengono innalzate fervide preghiere sulla terra russa.  E coloro che ne hanno la possibilità fanno di tutto per visitare la città di Bari, per pregare presso la tomba di san Nicola. Ma questa è solo una piccola parte a poter realizzare un simile sogno; ecco perché nel nostro popolo fedele sempre si nutre la speranza che arriverà il momento in cui venerare le sante reliquie stillanti manna sarà possibile qui, in terra russa, affinché la comunità credente che ama san Nicola possa inginocchiarsi dinanzi a lui e dinanzi a lui elevare la sua preghiera.

   Diverse circostanze hanno impedito che questo avvenimento avesse luogo prima di adesso. Noi crediamo che il Signore ci mostra in modo visibile i segni della sua presenza, della sua misericordia, della sua grazia quando questi sono più necessari a coloro che si rivolgono a lui con la preghiera. Oggi noi abbiamo bisogno della presenza di san Nicola, il santo taumaturgo, affinché non soltanto nel nostro popolo si preservi la fede, ma anche affinché le grandi immutabili verità divine non siano estromesse dalla vita dell’uomo contemporaneo.

   Per questo dinanzi alle reliquie del santo Vescovo noi dovremo pregare non soltanto per noi e non soltanto per i nostri paesi, uniti alla Chiesa russo ortodossa in una famiglia ortodossa. Noi pregheremo per il mondo intero, affinché san Nicola attiri la misericordia divina e conservi la fede di Cristo nei nostri contemporanei.

    Probabilmente questo evento straordinario non avrebbe mai visto la luce se non ci fosse stato il mio incontro con sua santità il papa di Roma Francesco. Noi ci incontrammo a l’Havana in quel tempo particolare in cui i cristiani del Medio Oriente stavano attraversando e, purtroppo, ancora oggi attraversano momenti drammatici, tempi in cui si intraprendono tentativi di eliminare la loro presenza nei luoghi ai quali il cristianesimo è legato nel corso di tutta la sua storia, da dove prese origine.

   Mossi dalla preoccupazione di fermare l’eliminazione dei cristiani in questa regione, come le persecuzioni negli altri paesi, sua Santità il papa Francesco ed io prendemmo la comune decisione  di incontrarci di persona e fare un appello a tutti di prestare attenzione alla tragedia del cristianesimo contemporaneo - e non soltanto in Medio Oriente, ma anche nei paesi che orgogliosamente si autodefiniscono civilizzati, ma dove le persone si sono staccate dalle radici cristiane della loro cultura e della loro civiltà. Il Signore ci ha fatto realizzare quell’incontro, durante il quale fu presa la decisione sul trasferimento delle reliquie di san Nicola taumaturgo nella città primaziale di Mosca e a San Pietroburgo.

   Vogliamo esprimere un cordiale ringraziamento a sua santità Francesco, come pure a tutti coloro che hanno portato a compimento la volontà del loro primo gerarca ed innanzitutto a Voi, reverendissimo padre Francesco, arcivescovo di Bari. Parole di speciale gratitudine rivolgo ai frati della santa comunità che porta la responsabilità della custodia delle reliquie di san Nicola a Bari, alle autorità civili, agli studiosi e a tutti coloro che con i loro sforzi hanno realizzato la decisione presa dal Papa e dal Patriarca nell’incontro dell’Havana.

   Siamo convinti che san Nicola, venerato dall’Oriente e dall’Occidente, sia ora in preghiera dinanzi a Dio per tutti noi. Oggi noi siamo ancora divisi nella misura in cui i problemi teologici trasmessi dall’antichità non ci danno la possibilità di ricostituire l’unità. Ciò nondimeno, come hanno previsto molti santi uomini, se il Signore vorrà riunire tutti i cristiani, ciò avverrà non per i loro sforzi, non in virtù di passi ecclesiastico diplomatici quali che siano, non per qualche accordo teologico, ma solo se lo Spirito Santo riunirà tutti coloro che professano il nome di Cristo. E siamo convinti che san Nicola, che ascolta le preghiere dei cristiani d’Oriente e d’Occidente, starà anche lui dinanzi al Signore a pregarlo di ricomporre l’unità della Chiesa.

   Vorrei esprimere qui la speranza che la permanenza delle reliquie del santo e taumaturgo Nicola aiuti molti nostri contemporanei a percepire la sua presenza nella loro vita. Io pregherò in modo speciale per i nostri giovani che oggi sono sottoposti alla pressione di idee false e pericolose sul piano emotivo e psicologico. Oggi è necessaria una speciale concentrazione del pensiero, una speciale forza della fede, una particolare forza delle convinzioni cristiane, per mantenersi fedeli figli della Chiesa e, per coloro che ancora non sono tali, mostrare la bellezza spirituale della vita della comunità cristiana. E sono convinto che san Nicola aiuterà molti a trovare la propria strada verso Dio. Che per le sue preghiere il Signore preservi il nostro popolo e la nostra Chiesa, e aiuti i cristiani dell’Oriente e dell’Occidente ad attraversare le difficili vie della storia. Amen.

Христос Воскресе! Christus resurrexit! Cristo è risorto.

S.S. Patriarca Kirill

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