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Non solo un tetto per la notte

Il Dormitorio “don Vito Diana” è una struttura attiva già da cinque anni, situata quasi nel centro della città di Bari. La Casa per Donne con figli, “Maria di Nazareth”, è nata tre anni fa e accoglie madri con minori, italiani e immigrati.

Il Dormitorio “don Vito Diana” è una struttura attiva già da cinque anni. Situata quasi nel centro della città di Bari è stata desiderata dalla Chiesa locale all’indomani del Congresso eucaristico nazionale del 2005. Accoglie 44 persone senza fissa dimora, di sesso maschile, per un periodo temporaneo in vista di un miglior inserimento e/o reinserimento nella società. La struttura gestita direttamente dalla Caritas diocesana accoglie sia italiani che immigrati. Risponde alla richiesta di un primo momento di accoglienza in un’ottica di promozione umana e sociale. Si propone, infatti, di attivare ogni forma concreta di reinserimento relazionale e lavorativo attraverso un percorso di accoglienza e di comprensione di ogni singola storia che pur avendo dei tratti comuni con altre storie rimane unica e sacra. Ci accompagna la certezza che non è sufficiente offrire un tetto per la notte. Attraverso consulenze mediche-psicologiche e legali e grazie alla collaborazione di un buon numero di volontari provenienti perlopiù dalle parrocchie si accompagna questo tempo tutto particolare della vita dei nostri ospiti rispettando e promuovendo la loro dignità in vista di un nuovo approccio alla vita quotidiana. Alla porta della struttura bussano molti. Spesso non c’è posto. Oggi il più giovane ha 19 anni, il più grande 73. Molti gli italiani. Dietro ciascuno di loro c’è  anche una famiglia di origine per diversi motivi lontana o allontanata o in procinto di essere abbracciata nuovamente.  Va aumentando anche il numero di mariti e padri separati/divorziati con una doppia storia ferita: alle preoccupazioni riguardanti il passato si aggiunge l’enorme difficoltà di far crescere serenamente la propria famiglia, specie i figli. Oggi più che mai la crisi appesantisce tutto questo. E’ in questa direzione che la nostra Diocesi sta pensando a un’Oasi per questi padri, un luogo che possa rivelarsi un segno di particolare vicinanza della Chiesa e, dunque, di Dio.

La Casa per Donne con figli, “Maria di Nazareth”, è nata tre anni fa e accoglie grazie alla speciale collaborazione di suor Giovanna e suor Noemi, suore Domenicane di san Sisto, madri con minori, italiani e immigrati. Talvolta i problemi alloggiativi altre volte le difficoltà di carattere sociale, il mancato sostegno familiare, o le difficoltà legate ad una serena convivenza col proprio partner fanno sì che 15 donne con figli possano trovare un tempo particolare di accoglienza e di sostegno. Viene formulato per ciascuna donna un progetto ad hoc anche grazie alla collaborazione di una equipe e in stretta collaborazione con i servizi medico-sociali del territorio. Il Centro offre attività di socializzazione e di presa in carico di responsabilità con progetti socio-educativi, orientamento socio-lavorativo, accompagnamento e sostegno psico-medico-sociale e attività varia di consulenza. La Casa si trova in un piano della Parrocchia Sant’Alberto di Bari-Palese. Grazie alla disponibilità del Parroco e della comunità e delle caritas parrocchiali circostanti come di tanti amici e benefattori viene assicurata alle madri e ai figli una sistemazione semplice ma sempre serena e dignitosa in vista di un miglior reinserimento nella vita quotidiana. I piccoli possono frequentare gratuitamente la scuola gestita da una parrocchia vicina. Si vive di Provvidenza. E questa provvidenza ha il sapore di una fede che è trasformata in abbraccio e premura verso i prediletti di Dio, i più piccoli. L’ultimo arrivato? Il piccolo Mosè. Dall’Eritrea. Vivo per miracolo mentre la mamma cercava di arrivare sulle nostre coste.

 

Don Vito Piccinonna

Direttore Caritas Diocesana

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