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Papa Francesco: il chiacchiericcio distrugge la pace data dallo Spirito

Papa Francesco prosegue la catechesi del mercoledì sul sacramento della Cresima e ricorda a tutti che i doni dello Spirito Santo non ci sono stati dati per tenerli nel "magazzino dell'anima", ma per farli fruttificare e che non bisogna "spellare" gli altri distruggendo così la pace

Non distruggere con il chiacchiericcio l’opera dello Spirito Santo. Papa Francesco continua la catechesi sul sacramento della Confermazione e torna sul concetto di dono. Come per noi lo Spirito Santo è dono – tanto che quando veniamo unti con il crisma viene usata la formula «ricevi in dono lo Spirito Santo – così noi dobbiamo essere un dono per gli altri. Doni che vanno spesi, non tenuti per sé. «Quel dono», dice Francesco, «entra in noi e fa fruttificare perché noi possiamo darlo agli altri: ricevere per dare, mai ricevere e avere le cose dentro, come se l’anima fosse un magazzino». E se «il vescovo è il ministro originario della Confermazione», spiega il Papa, dobbiamo però ricordare che la Chiesa siamo tutti noi. «Qualcuno pensa che la Chiesa ha dei padroni, Papa vescovi e preti, e poi gli operai, che sono gli altri: no, la Chiesa siamo tutti e tutti abbiamo la responsabilità di santificarci, di avere cura gli uni degli  altri, la Chiesa siamo tutti, ognuno ha il suo lavoro nella Chiesa ma Chiesa siamo tutti».

Francesco sottolinea anche che il rito della Confermazione si conclude con le parole del vescovo a ogni cresimato:  «La pace sia con te». Queste parole impegnano i confermati a «lavorare per tessere la comunione dentro e fuori la Chiesa, con entusiasmo e senza farsi paralizzare da resistenze. Ricevere la pace impegna a lavorare per migliorare la concordia in parrocchia, favorendo l’intesa con gli altri, includendo e non scartando o emarginando. Ricevere la pace impegna ancora a cooperare con chi è diverso da noi, coscienti che la comunità cristiana si edifica mediante ricchezze differenti e complementari».

Il Papa prega perché «lo Spirito Santo conceda a tutti noi il coraggio apostolico di comunicare il Vangelo, con le opere e le parole, a quanti incontriamo sulla nostra strada». Dobbiamo usare, insiste papa Francesco, «parole buone, quelle che edificano, non quelle  delle chiacchiere che distruggono, quando uscite dalla chiesa per favore pensate che la pace ricevuta è per darla agli altri, non  per distruggerla col chiacchiericcio».

E ancora Francesco spiega che «la cerimonia della cresima, significa carità fra noi, pace. Ma
poi cosa succede? Usciamo e incominciamo a sparlare degli altri, a ’spellare’ gli altri, incominciamo le chiacchiere e le  chiacchiere sono guerre e questo non va: se noi abbiamo ricevuto
il segno della pace con il segno dello Spirito santo, dobbiamo essere uomini e donne di pace, non andando a distruggere la pace. Povero Spirito santo! Che lavoro che ha con noi con il
chiacchiericcio... che non è opera dello Spirito santo per il bene della Chiesa, ma distrugge quello che fa Dio. Per favore,  smettiamola di chiacchierare».

Annachiara Valle

© www.famigliacristiana.it, mercoledì 6 giugno 2018

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