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Parte oggi da Roma la Via Lucis. In treno fra santi e senza dimora

Un tour ferroviario che attraversa l’Italia per tremila chilometri divisi in 14 tappe Il fine, intercettare i bisognosi che vivono attorno alle stazioni e meditare su testimoni di fede

«Mi ha incuriosito questo percorso che mi permetterà di incontrare i poveri e con il Signore che s’incarna in loro». Con questa motivazione la ventunenne torinese Benedetta Adorno, studentessa di medicina che a ottobre inizierà il tirocinio in ospedale, ha deciso di partecipare all’edizione 2022 della Via Lucis, un cammino itinerante di tremila chilometri in 14 tappe da raggiungere in treno, che parte oggi da Roma per concludersi il 3 settembre proprio nel capoluogo piemontese.

Fra i 27 iscritti dai 18 ai 35 anni che hanno aderito all’iniziativa anche una giornalista di origini argentine e due Suore di Carità di Nostra Signore del Buono e Perpetuo Soccorso, congregazione fondata nel 1850 nelle Isole Mauritius e oggi presente in 14 Paesi in Europa, Asia, Africa e America Latina. Suor Nilda, argentina, parteciperà con suor Yohana Olla, 33 anni, originaria dell’Indonesia, entrata nell’istituto diciannovenne, che racconta: «È bello che i laici e i giovani facciano questo servizio di carità in un pellegrinaggio spirituale che prevede momenti con gli ultimi, in cui c’è la presenza di Gesù: preghiera e lavoro devono andare insieme, perché amiamo Dio attraverso i fratelli e le sorelle che incontriamo. Mi sento felice di poter partecipare ».

Infatti il percorso, organizzato dall’associazio-ne di volontariato Tucum in collaborazione con Terra e Missione e con il Festival della Missione, è mirato a intercettare le persone senza dimora che vivono nelle stazioni ferroviarie di 14 città per vivere insieme a loro un momento di preghiera e di servizio. Ogni tappa prevede alle ore 15 uno spazio di testimonianza, alle 18 un laboratorio di prossimità presso la stazione e alle 21 – presso istituti missionari o parrocchie – un momento di adorazione eucaristica con la presentazione di un giovane testimone della fede che papa Francesco definisce «un santo della porta accanto», luce nel cammino di vita cristiana, vissuto o passato dalla regione in cui si troveranno i partecipanti. Il beato milanese Carlo Acutis (1991-2006), fra i 14 testimoni di una chiamata alla santità rivolta a tutti, forse li definirebbe “influencer di Dio”: il primo al centro della meditazione e della preghiera sarà David Buggi (1999-2017), diciassettenne romano che ha offerto le sue sofferenze per la salvezza dei giovani. A Napoli focus su Carlotta Nobile (1988-2013), violinista beneventana che ha vissuto con un’intensità straordinaria. A Taranto spazio a Pierangelo Capuzzimati (1990-2008), diciassettenne che ha affrontato la malattia come occasione per sentire Gesù «come un vero amico». A Bari riflettori su Santa Scorese (1968-1991), vittima di femminicidio.

Seguiranno il venerabile Matteo Farina (1990-2009), il servo di Dio e scout Mario Giuseppe Restivo (1963-1982), Marianna Boccolini (1992-2010). A Ravenna la riflessione verterà sulla beata Sandra Sabattini (1961-1984), discepola di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il missionario comboniano padre Ezechiele Ramin (1953-1985), ucciso in Amazzonia per l’impegno a fianco dei contadini, sarà ricordato a Padova, mentre a Parma verrà proposta la figura di Sarah Calvano (1973-1992), avolese nota per le pagine del suo diario, Il Magnificat di Sarah. A Piacenza sguardi fissi su Giulia Gabrieli (1997-2011), a Genova sulla storia di Marco Gallo (1994-2011), di Casarza Ligure. Infine Maria Orsola Bussone (1954-1970) verrà commemorata a Torino dal Movimento dei Focolari, a cui aveva aderito.

Laura Badaracchi

Avvenire, sabato 20 agosto 2022